Prompt
dato da Rori per il WAOFP: Simon/Raphael:
"Smettila di seguirmi" .
Spero
non sia andata fuori traccia, duh. E anche per l'OOC. È la
prima volta che scrivo di loro due.
Piccolo
spazio:
la
ragazza che mi ha dato il prompt ha un account EFP, ed è
Little
Redbird. Ora, non sono solita a fare pubblicità, ma, dei,
le sue fanfiction sono una cosa straordinaria, quindi, fate i bravi,
leggete questa mia os
e
poi andate a spulciarvi le sue, di os, perché sono troppo
belle (e
mi hanno fatto amare ancora di più questa coppia). È
fantastica, davvero.
Nient'altro,
scusatemi per questo piccolo spazio! Vi lascio alla lettura u.u
P
O K E R F A C E
Madre
de Dios!
Dovette
trattenersi a forza per non girarsi verso quello che lo stava
seguendo da più di mezz'ora, senza uscire allo
scoperto-qualcuno doveva avergli pur detto che loro erano vampiri,
vero?
Il
fatto era, il nuovo arrivato aveva preso questa strana abitudine di
seguirlo ovunque, nascondendosi ogni volta che si girava per
schioccargli un'occhiataccia che, se gli sguardi avessero potuto
uccidere, lo avrebbe polverizzato sul colpo.
Quando
sentì un rumore di metallo colpito-il secchio dell'immondizia
da poco superato-e un gemito, si chiese per la millesima volta perché
non lo avesse ancora ucciso.
Sfruttando
il vantaggio, accelerò il passo, arrivando in pochi secondi
alla svolta. Si appoggiò al muro, osservando con fare annoiato
il ragazzo.
Simon,
così si chiamava. Aveva da subito pensato che gli avrebbe dato
tanti problemi-ma non credeva che fossero quel
tipo di problema. Insomma, non
poteva averlo preso per qualcuno che avrebbe funto da baby sitter. In
un certo senso, però, si sentiva responsabile di lui. Era
qualcosa di naturale, come bere sangue o ripararsi dai raggi solari;
dopotutto era stato lui a dargli una nuova famiglia, una magari in
grado di lenire il dolore causato dalla perdita della vecchia casa.
Tutti nell'Hotel sapevano cosa voleva dire lasciarsi alle spalle i
cari-anche lui, che aveva ancora un paio di parenti in vita che non
volevano né vederlo né sentirlo.
Il
giovane era arrivato all'incrocio delle due strade, guardandosi
intorno confuso. Gli sembrava di percepire i pensieri dell'altro.
Si
staccò dal muro.
<<
Smettila di seguirmi.
>> Simon saltò letteralmente in aria, voltandosi veloce
verso di lui. Provò ad abbozzare un sorrisetto, ma il volto
impassibile di Raphael lo fece desistere.
<<
Che vuoi? >> chiese il più anziano, guardandolo
dall'alto in basso. Era quasi divertente vederlo arrancare sugli
specchi. Non sarebbe mai stato un buon giocatore di poker.
<<
Io? B-beh >> tentennò, << stavo facendo un giretto
qua intorno. Non credo sia vietato. >>
Ci
hai provato, pensò,
ma non è
abbastanza. <<
Allora perché mi seguivi? >> Raphael riusciva a sentire
il disagio del giovane. Per un istante, provò un sentimento
molto simile alla comprensione.
Simon
intanto sembrava preso da una battaglia interna, e tutto ciò
stava facendo venire un enorme mal di testa a Raphael-e non dovrebbe
avere mal di testa, lui. Sospirò dentro di sé, poi
ricominciò a camminare. Dopo un paio di metri si fermò,
notando che l'altro si trovava allo stesso punto di prima. Lanciò
uno sguardo a Simon, che lo guardava con tanto di occhi.
<<
Allora? >> chiese, poi, vedendo che non ci arrivava, aggiunse,
cercando di non cedere alla sua mente che gli diceva di andare a
sbattere la testa al muro, << por
el amor de Dios,
vieni
o no? >>
Un
secondo dopo e Simon camminava con un sorriso stupido in faccia, di
quelli che avrebbe voluto cancellare-o forse no.
No,
non sarebbe mai stato un buon giocatore di poker.
Angolo
di quella pazza della scrittrice:
Ave
popolo! (?)
Ancora
in questo fandom per il WAOFP. Questa volta, con una Saphael. La mia
prima Saphael. E ho paura di essere andata OOC. Vi prego, ditemi di
no.
Anyway,
mi è piaciuto scriverla, sinceramente. Amo questi due, agh.
Sono due idioti.
Non
ho davvero nulla da dire, solo, se vi va, lasciate una recensione o
qualcosa. Grazie!
Un
abbraccio fluffoso,
Daughter_
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