Quando
Leliana combina matrimoni
La
giovane sbarrò di colpo gli occhi azzurri e sorrise a
trentadue denti, in fretta e furia corse in bagno a sistemarsi e
indossò la tunica di cerimonia.
I
raggi del sole illuminarono la stanza ovale mentre Leliana si era già
fiondata fuori dalla porta.
Oggi
era il gran giorno di Aileen, dopotutto, nonché la sua
migliore amica
E
c'erano ancora molte cose da sistemare, prima tra tutte, doveva
assolutamente parlare con “ sua maestà “, Alistair
e sposo dell'amica, sperando fosse già sveglio.
Aveva
avuto una soffiata da un Oghren brillo che la sera precedente aveva
ammesso di averlo invitato per una festa di addio al celibato al
Nobile Tormentato, insieme a Sten e agli altri amici
dell'irresponsabile futuro sovrano del Ferelden.
Scese
le scale senza perdere il buon umore, incrociando Wynne, intenta a
scortare i maghi del Circolo nel Salone dove si sarebbero svolte le
nozze, nel frattempo che parlava con Irving.
Entrambi
salutarono la rossa quando l'anziana la fermò per un braccio.
“ Buongiorno,
mia cara. Siete di buon umore, oggi”.
“ Buongirono,
Wynne. Sapete dove posso trovare Alistair?” le chiese
speranzosa.
“ Ma
certo, secondo piano, terza stanza sulla destra” sorrise.
“ Porgete
i miei saluti al nostro sovrano” s'intromise Irving.
“ Vi
ringrazio, sarà fatto signore” la giovane si congedò
dai due maghi con un inchino.
Ma
prima, decise di fare un salto dalla sposa.
Aileen
si strofinò gli occhi verdi, sbadigliando e mettendosi seduta.
Destiny
abbaiò felice, accucciata al fianco del suo letto, le diede un
buffetto sulla testa e si alzò.
Si
stirò le braccia, affacciandosi alla balconata e notando le
ghirlande floreali e gli addobbi.
Elfi
e servitori stavano facendo del loro meglio per rendere perfetto il
giardino con al centro l'imponente fontana del Palazzo Reale di
Denerim.
Aileen
inspirò profondamente e lanciò un allegro “
buongiorno” con un sorriso.
Un
elfa la vide e le sorrise, “ buongiorno a lei, mia signora”
seguita dagli altri servi,all'unisono.
La
giovane poi si rese conto di indossare soltanto la vestaglia di lino,
arrossì vistosamente e si chiuse la finestra alle spalle.
Sospirò,
guardando il cane seduto davanti a lei con la lingua di lato “
mi devo sposare oggi, Destiny”.
L'animale
abbaiò d'assenso.
“ Infondo,
una settimana fa ho battuto solo un Arcidemone. Un matrimonio, cosa
può essere a confronto?” si fermò, “ e
diventerò regina insieme ad Alistair. D'altronde, l'ho scelto
io. Temo di essere un tantino nervosa, sai, matrimonio e
incoronazione nello stesso giorno” ridacchiò nervosa.
Quando
Leliana spalancò la porta di colpo, istintivamente Aileen si
coprì il corpo con le mani.
“ Le-Leliana!
Bussare non esiste più?!” piagnucolò.
“ Hai
i nervi a fior di pelle? ” accarezzò il mabari, “
tu e Alistair siete perfetti insieme e lo sarete anche da Re e
Regina. Quindi, amica mia, datti una calmata”.
“ Lo
so, io amo Alistair. Non potevo desiderare un ragazzo più
perfetto di lui. Ma se non fossi alla sua altezza?” mugugnò.
“ Aileen...”.
“ E'
solo che, credo si meriti di meglio di me” gesticolò con
gli occhi lucidi.
L'amica
la prese per le spalle, scrollandola e cercando di fare lo stesso con
quelle paranoie inutili.
“ Smettila,
assolutamente! Alistair non sarebbe qui se non fosse stato per te che
lo hai spronato nei momenti difficili, lui è cresciuto molto
da quando sta con te, gli hai mostrato la via. Sono certa te lo
direbbe pure lui. Sei la ragazza più coraggiosa di tutto il
Ferelden e adesso? Ti spaventa una corona?”.
“ E
le responsabilità?”.
“ Sarete
in due a portare lo stesso fardello”.
Lei
sorrise, asciugandosi gli occhi, “ d'accordo. Sposiamoci”.
“ Così
ti voglio! Ma adesso devo scappare e sistemati quei capelli!”
indicò la massa aggrovigliata sulla sua testa.
“ Non
si è mai vista una regina spettinata”.
Aileen
cerco di abbassarli con le mani, “ prima però di
sposarmi. Vorrei parlare con Anora”.
“ Cosa?”.
“ Lei
rimane ancora una regina, e poi non mi sembra giusto che in un giorno
così felice per me devo vedere ancora qualcuno soffrire”.
“ Sei
troppo altruista o forse, sciocca”.
“ Grazie,
eh”.
“ Il
tuo sposo sarà d'accordo?”.
“ Anora
non creerà scompiglio, è tenace ma sa quanto me cosa
vuol dire stare con la persona che si ama. Mi fido”.
“ D'accordo,
io vado ma tornerò tra un ora per aiutare a prepararti,
tu...fai quello che devi”.
“ A
dopo”.
Quando
Leliana entrò nella stanza dell'amico lo trovò a pancia
in su, coperto da un lenzuolo che lasciava scoperto un po' del petto
scolpito dagli addominali su cui lei indugiò un poco, la testa
a penzoloni fuori dal letto con la bocca aperta che produceva dei
fastidiosi gorgogli.
“ Sicura
che vuoi sposartelo, Aileen?” domandò al nulla.
“ Alistair”
lo chiamò. Nulla.
Spalancò
le finestre e il sole inondò la stanza.
Il
ragazzo si lamentò ma niente.
Così
Leliana sorrise con in un mente un piano, afferrò un lembo del
lenzuolo sotto il giovane al fondo dei piedi e lo tirò.
Lui
cadde a terra con un tonfo e si tirò su di botto.
“ Sono
sveglio, signore. Sono sveglio” urlò ancora con gli
occhi chiusi.
“ Sono
io”.
Alistair
puntò lo sguardo nocciola sulla figura di fronte a lei con le
mani sui fianchi.
“ Leliana?”.
“ A
che ora sei tornato ieri sera?”.
“ Non
sei mia madre, ed ho vent'anni. Non devo dare conto a te”
sbottò stizzito passandosi una mano tra i capelli a spazzola,
si diresse nel bagno.
“ Allora
vedimi come una sorella maggiore” ma si pentì subito di
quella battuta, ricordandosi che lui effettivamente ne aveva già
una anche se gli aveva voltato le spalle.
Ma
per fortuna, lei non era Goldanna.
“ Alistair...io”
fece per scusarsi.
Lui
uscì dal bagno con un sorriso allegro, “ non
preoccuparti. E' acqua passata, per come mi ha trattato. Per me lei
non esiste più, quindi il posto è libero. Accomodati.
Ma quindi ho una nonna che è Wynne, tu che sei mia sorella,
Oghren e Sten i miei zii e Aileen la mia futura moglie. Alla fine del
giro manca sempre mia madre”.
Leliana
s'incupì, conosceva quel sarcasmo.
Alistair
sospirò, “ scusami, sono un po' nervoso, mi spiace per
quello che ho detto. Dopotutto, anche se non ho una madre, ho delle
persone meravigliose al mio fianco che mi sopportano, sono uno
sciocco a non apprezzarlo” le pizzico una guancia.
“ Fammi
una promessa e poi ti lascerò stare a prepararti”.
“ Sentiamola”
la invitò con una mano, aprendo l'armadio.
“ Promettimi
che quando diventerai re, rimarrai per sempre così”.
Alistair
si bloccò e si girò verso di lei.
“ Richiederebbe
troppo impegno cercare di essere meno sarcastico e imbranato del
solito”.
Leliana
adorava quel ragazzo, ma infondo, quelle parole erano esattamente le
cose che voleva sentirsi dire.
Sapeva
che Alistair avrebbe mantenuto la promessa.
“ Aileen
sarà bellissima, preparati”.
Il
biondo sorrise, “ ora sparisci, Leliana” disse a mo di
ordine, fintamente serio.
“ Signorsì.
Irving ti manda i suoi saluti”.
“ Ri...”
ma lei si era già dissolta.
“ Ricambia”.
Aileen
salì le scale, il rumore della cotta di maglia fu l'unico
rumore che si sentiva così come gli stivali d'acciaio contro
la roccia.
Raggiunse
la cella di Anora, anche se era più una stanza ben attrezzata
di tutti i comfort.
“ Chi
viene a farmi visita, volete un altro intermediario?” mormorò
sarcastica, continuando a leggere.
La
ragazza aprì la porta ed entrò, lasciandola aperta.
“ Anora,
mi spiace davvero per vostro padre. Ma non mi ha lasciato scelta”
si sedette su una panca di fronte alla regina che posò il
libro per ascoltarla.
“ Quella
è la cosa che mi fa meno male, voi mi avevate promesso di
sostenermi e poi avete fatto diventare Alistair re”.
“ Una
volta mi diste che Calian era un idealista, Alistair è suo
fratello. Non credete di dovergli dare un po' di fiducia?”.
“ Credo
di poterlo fare...voi cosa proponete?”.
“ Oggi
io mi sposo con Alistair e mi piacerebbe se foste voi a celebrare la
cerimonia”.
Anora
rimase spiazzata.
“ Siete
una ragazza dalle mille risorse, lady Aileen” le sorrise, senza
mostrare inganni.
“ Ed
inoltre siete regina da molto più di me, vorrei foste mia
consigliera a parte che la decisioni finali spettano a me”.
“ Sono
la figlia di Loghain, non potete chiedermi di non esprimere le mie
opinioni”.
“ Infatti
non ve lo sto chiedendo, solo non cospirerete alle mie spalle?”.
Gli
occhi chiari di Anora s'illuminarono, “ amavo Cailan, molto più
di mio padre. Ve lo giuro su di lui”.
“ E
sia, siete libera” fece cenno ad una guardia, “
scortatela in una stanza degli ospiti”.
“ Sì
mia signora”.
“ Vi
ringrazio, custode”.
Aileen
sorrise di rimando.
Oghren
afferrò il boccale di birra trangugiandola, “ per
favore, elfa! Un'altra!” urlò nella direzione della
servitrice.
Leliana
bloccò il suo braccio al tavolo, “ direi basta ora,
nano”.
“ Uhmp?E
tu cosa ci fai qui?”.
“ Siete
il testimone del re, un po' di contegno. Siete già brillo,
volete racconti ad Aileen di ieri sera?”.
“ Non
provarci donna, e va bene” si alzò traballando un po'.
Sten
seduto davanti ai due scosse la testa, “ umani”.
Alistair
si agganciò le spalliere quando sentì dei passi, guardò
dallo specchio per vedere Eamon entrare in camera sua.
“ Possiamo
parlare?”.
“ Ma
certo”.
“ Siete
cresciuto, nonostante il vostro carattere sia rimasto immutato”
l'uomo gli passò i pezzi dell'armatura.
“ Sì...di
cosa volevate parlarmi?” domandò a disagio, per
quell'incredibile gentilezza.
“ Sapete,
non vi ho mai chiesto di perdonarmi per quanto accaduto, per come
venivate trattato quando eravate il mio stalliere...”.
“ Dovreste
guardare il lato positivo, se lady Isolde non mi avesse affidato alla
Chiesa non sarei mai diventato un Custode Grigio e non avrei mai
incontrato la donna che sta per diventare mia moglie” sorrise.
“ Voi
sarete un grande Re per il Ferelden”.
“ E
voi un ottimo testimone alle mie nozze”.
“ Oh,ma...davvero?”
domandò sorpreso.
“ Ma
certo!”.
“ Vi
ringrazio, vostra maestà” s'inchino Eamon.
“ No
sono io a ringraziare voi per tutto quanto” si strinsero le
braccia.
Leliana
seguita da una esasperata Wynne entrò nella camera di Aileen.
“ Oh,
no. Dove è andata a cacciarsi?” urlò in preda al
panico la rossa.
“ Siamo
qui” Aileen fece ritorno con Anora.
“ Oh,
milady” la salutò la ragazza.
“ E'
un piacere rivedervi mia signora” intervenne anche l'anziana.
“ Il
piacere è mio”.
“ Molto
bene Aileen hai tre paia di maniche a tua disposizione che ti
aiuteranno a essere meno maschiaccio del solito” rise.
“ Ehy!
Io non sono un maschio!” sbottò offesa questa.
Le
donne risero.
“ Io
penserò ai capelli” si propose Anora.
“ Io
farò una magia sull'abito per renderlo più
scintillante”.
“ Ed
io andrò a controllare che sia tutto perfetto, a dopo
ragazze”.
La
salutano ed accompagnarono Aileen nella stanza.
Dopo
un ora i capelli corti di lei erano raccolti con delle forcine dietro
la nuca con dei piccoli fiori bianchi.
L'abito
era di un bianco molto tenue, che le fasciava il collo lasciandole
una parte scoperta di spalle per poi terminare in delle maniche
lunghe di pizzo, si stringeva sulla vita per poi aprirsi a calla con
uno strascico.
Anora
si tolse il medaglione d'argento a forma di cuore con in mezzo uno
smeraldo dal collo.
“ Tenete,
questo vi appartiene. Era di Eleanor”.
Glielo
mise, Wynne sorrise.
“ Vi
ringrazio”.
Aileen
indossò le babbucce, “ ora sembra molto più reale
con questo abito addosso”.
“ Siete
un incanto, ad Alistair verrà un colpo” la rassicurò
la bionda.
“ Speriamo
di no, chi governerà poi?” s'intromise Wynne.
Risero
all'unisono.
“ Siete
cresciuta, sorellina”.
Aileen
corse incontro al ragazzo e gli saltò al collo, “
Fergus!” esclamò con le lacrime agli occhi.
“ Temevo
di averti perso per sempre!Dove sei stato per tutto questo tempo?”
“ Le
spiegazioni dopo, permettete accompagni la futura Regina
all'altare?”.
Anora
sorrise ai due, “ dovreste incominciare ad avviarvi” si
rivolse alla bionda.
“ Non
mi lascerai più, vero?” Wynne le passò un pezzo
di stoffa per le lacrime.
“ Solo
al tuo futuro sposo mi permetterò di farlo”.
Leliana
ritornò con dei bellissimi fiori e li porse all'amica, “
sono le grazie di Andraste”.
Aileen
sorrise teneramente, annusando i fiori.
Alistair
incominciò a camminare su e giù, nervoso quando la
porta si spalancò e una radiosa Aileen attraversò la
navata, insieme ad un ragazzo che il giovane uomo presumette fosse il
fratello, Fergus.
Ad
un tratto la ragazza si fermò, tutti la osservarono, inclusi
uno sconcertato principe.
“ I...io”
ripose lo sguardo smeraldo in quello di Alistair, “ ho
bisogno...di cinque minuti” si voltò ed uscì
dalla porta, sotto gli occhi perplessi di cinquecento persone.
“ Vi
conviene seguirla, mio signore” suggerì Eamon.
Il
biondo annuì e uscì sul retro del Castello, dove si
poteva vedere tutto il Ferelden.
Aileen
prese l'abito dalle pieghe e camminò su e giù.
“ Ce
la posso fare, ce la posso fare...no...non” osservò la
vista davanti a lei.
“ Ho
mai detto quanto sono fortunato ad avere una fidanzata che con
qualsiasi cosa indossi rimane sempre stupenda lo stesso, anche più
bella di una dea immortale?”.
“ Alistair...”.
Lui
le prese le mani, “ sono terrorizzato quanto voi, io non ho mai
pensato che un giorno avrei vissuto tutto questo, avrei dovuto
incontrarvi molto prima. Diventare re..bè...” sbuffò
sollevando gli occhi al cielo, “ non mi sembra così male
se ci siete voi al mio fianco, a essere la mia regina”.
“ Voi
siete un ragazzo meraviglioso e credo meritiate molto più di
quello che io ho da offrirvi”.
“ Così
mi offendete, però” lo disse scherzando anche se si
vedeva ci era rimasto male.
“ Non
potremmo avere figli...se riconoscevate il bambino di Morrigan...”.
“ E
questo, il punto? Aileen, so che è brutto da dire perchè
io stesso ho patito quanto quel bambino patirà il suo status.
Ma credetemi, nonostante Morrigan sia una pazza omicida, sarà
una buona madre e questo mi rende sereno. I figli sono di chi ti ha
cresciuto alla fine, no?”.
“ Lo
so ma...io vi amo più della mia vita e sarò sempre al
vostro fianco, fino alla fine e qualunque cosa accada”.
“ Che
ne dite di concluderla, qui?” si avvicinò alle labbra di
lei.
“ Leliana
ci odierà”.
“ Mi
ha appena detto che sono come un fratello per lei, e sono il re, mi
perdonerà alla fine”.
Si
baciarono e cinquecento sguardi li osservavano dalla balconata sopra
le loro teste.
“ Argh!”
tuonò Leliana, “ dopo tutto quello che ho fatto per quei
due?! Li odio” sbottò indignata.
Le
persone risero e anche incredibilmente Sten.
Quando
Aileen e Alistair si pararono davanti a lei e le baciarono una
guancia per uno.
“ Ti
ringrazio di cuore, amica mia” le rispose la neo regina con un
sorriso.
Alistair
addirittura con uno slanciò l'abbracciò.
Leliana
arrossì dandogli dei piccoli colpi sulle spalle.
“ P-prego”
balbettò per poi sorridere.
“ Diamo
al via ai festeggiamenti” berciò Oghren con un calice
comparso dal nulla nella sua mano destra.
“ Voi
non cambierete mai” proclamò Wynne.
“ Mi
unisco a voi, maga” disse Sten.
Leliana
afferrò il flauto e una melodia circondò il colle, le
persone incominciarono a danzare per poi formare un cerchio intorno
ai neo sovrani.
Anora,
in un angola, appoggiata ad una sporgenza li osservò, quando
il vento le scosse i capelli.
Sorrise,
“ è tuo fratello, dopotutto. Sarà un grande Re. E
al suo fianco avrà una straordinaria Regina” mormorò,
per poi osservare il cielo limpido.
Veglia
su di loro...Cailan.
|