All of my memories keep you near

di acchiappanuvole
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Istantanea: Leo



Nella foto scattata da Vincent, Leo è un po’ in disparte e, diversamente da Elliot che fissa l’obbiettivo, tiene la testa un po’ girata, come se non gradisse che la sua immagine venga fissata in una foto. Piccolo e magro in confronto ad Elliot, è vestito con eleganza e la sua posa, con la mazza da croquet in mano, è studiata e volutamente negligente. Ma Vince è un abile fotografo e ha colto qualcosa nel suo atteggiamento. Non solo Leo ha vinto la partita contro Elliot, ma ne è compiaciuto in maniera divertita, e non riesce a nasconderlo. Nella foto, la luce colpisce di sbieco il suo viso e il vento gli scosta i pesanti capelli dalla fronte. Sono capelli neri, talmente scuri da richiamare alcune sfumature bluastre; sotto le lenti degli occhiali si nascondono occhi sensazionali, presentano una lieve diversità nel colore, quello sinistro richiama l’indaco, quello destro il violetto di cobalto.  Fa oscillare la mazza, l’appoggia e sta immobile, sebbene detesti stare in posa.
“Fermi” ordina Vincent, e la macchina fotografica ronza.
“Che giornata” esclama Leo quando la posa è finita e può lasciarsi cadere sull’erba. Tiene il viso levato al cielo, le braccia spalancate, un lieve sorriso gli colora le labbra. Giace riverso e guarda il sole, una ferita di luce contro il vetro spesso delle lenti, ma la sua espressione muta, e la sua faccia pallida e scolpita come quella di una statua, è seria.


Note: A Leo mi ci voglio avvicinare a piccoli passi perché mettere il piede in fallo con lui è molto facile. Ho immaginato un semplice pomeriggio, un Vincent armato di macchina fotografica, un Elliot contrariato per aver perso la partita a croquet e Leo compiaciuto. Una fotografia. Il sorriso oscurato da uno strano presagio nell'aria.

 





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