Sera! Eccomi con un altro capitolo, completamente diverso dallo stile dei precedenti.
Mi scuso per l’incredibile ritardo nella pubblicazione, ma è un periodo abbastanza difficile per me e scriverlo è risultato complicato.
Spero possiate apprezzarlo nonostante sia corto. Grazie, a presto!
MAMMA DI KATNISS
Amore mio
Ti guardo combattere nell’arena, lottare per il cibo o per sopravvivere un'altra notte in quel gioco infernale.
Quando mi sveglio, di soprassalto, dopo le poche ore di sonno che posso concedermi, la prima cosa che
faccio è controllare che tu sia viva. Ogni volta una paura ceca mi chiude lo stomaco e mi sembra di ricadere nel periodo buio della mia vita.
Ma ti ho ascoltata, mi sono fatta forza e non mi sono lasciata andare, mi sono presa cura di Prim come ti avevo promesso.
Perdere tuo padre è stato terribile, sono stati momenti di odio verso il mondo e verso me stessa, ho sofferto come mai prima di allora, ma perdere te sarebbe come lasciar andare la mia ancora e la mia stessa vita.
Prim è cosi piccola e fragile e solo tu puoi essere guida e sostegno per noi. So che sarebbe compito mio, ma sei tu quella forte e indipendente, che non crolla mai difronte a nulla.
So che puoi farcela, so che puoi tornare a casa, riabbracciarci e dimenticare tutto questo incubo, ma Capitol City è crudele. È violenta. È mostruosa.
74 edizioni, 24 tributi ogni anno, più i tributi dell’ edizione speciale, 1800 giovani, 74 vincitori e 1726 morti.
Ho guardato innumerevoli edizioni e ho visto morti di ogni tipo, ho considerato la possibilità di vedere un giorno le mie figlie combattere, ma mai mi sarei aspettata questo, mai sarei stata davvero pronta a vederti partire.
Ho capito subito perché hai accettato di allearti con Rue, è dolce e minuta come Prim, e la sua presenza ti fa vivere il ricordo di casa, ti se battuta per lei e hai ritrovato parte della tua forza.
E poi, quando tutto sembrava andare bene, quando il vostro piano si era rivelato corretto, qualcuno ha rovinato tutto. E non parlo del giovane che l’ha uccisa, ma del sistema malato e diabolico che guida tutto questo.
L’hai ucciso senza pensarci, perché forse se l’avessi ragionato non avresti compiuto tale gesto. Ma lei non c'è più e come hai fatto con noi prima di patire, gli hai promesso di uscirne vincitrice.
Spesso Gale viene da noi, ci porta la selvaggina che ha catturato e un pò di conforto. Ora lavora nelle miniere e ha sempre meno tempo per cacciare e procurarsi del cibo, ma tutte le sere bussa alla nostra porta, ci lascia qualche animale e qualche erba e ascolta le notizie che abbiamo su di te.
Anche altri uomini del distretto si sono presentati a casa nostra con del cibo da offrirci, nonostante la povertà che ci opprime e ci hanno confortato con dolci parole.
Piccola mia, tu non sei sola. Con te combattiamo tutti noi.
Mamma. |