PREMESSA
dell'autrice:
Questa è la
mia prima FF, si colloca dopo la fine di Eclipse (NON è un
rifacimento di BD!) ed è narrata sia dal punto di vista di
Bella che di Edward.
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TUA
PER SEMPRE
Una
Bella diversa, un sacrificio per un grande amore.
Sacrificio, una
semplicissima parola: tutti sanno che cosa voglia dire ma quanti ne
conosco il significato profondo?
Quando la vita ti pone
davanti ad una scelta quanto si è disposti a rischiare per
salvare la persona che si ama?
Molti risponderebbero
“TUTTO” ma se questo implicasse la propria morte
quanti rimarrebbero della stessa idea?
Non mi
pentirò mai della scelta che ho fatto. Per lui la farei
mille e mille volte ancora senza mai esitare.
Il mio nome
è Isabella Marie Swan e questa è la mia storia.
CAP
1 _ IL MIO PARADISO SENZA FINE
Pvd
Bella
I caldi raggi solari
del primo mattino filtrarono attraverso le tendine schiuse colpendomi
in pieno viso. Mi ridestai quasi scocciata dal mio dormiveglia: come
ogni notte avevo fatto un sogno bellissimo con lui come protagonista
indiscusso e svegliandomi ero certa di non trovarlo accanto a me quel
giorno. Causa bel tempo, Edward era a caccia con tutta la sua famiglia
e, incredibile ma vero, non vi era nessun pigiama party o licantropo a
farmi da balia; dopo l’incontro con Victoria e
l’esercito dei neonati, Edward aveva finalmente capito che il
pericolo, quello vero, era passato.
Beh, tutto sommato a
qualcosa era pur servita quella brutta disavventura!
I licantropi,
nonostante i dissapori centenari, ci avevano aiutato e i rapporti non
sarebbero potuti essere migliori.
Jacob, non sopportando
la mia scelta di diventare una “fredda”, se
n’era andato: soffrivo incredibilmente per questa sua
decisione ma, nel profondo del mio cuore, la potevo capire. Lui aveva
fatto la sua scelta, io la mia. Sulla mia stessa pelle avevo capito che
una vita senza Edward non poteva definirsi tale e, per quanto volessi
bene al mio migliore amico, avrei sempre rinunciato volentieri alla mia
mortalità pur di restare al fianco del mio grande amore per
l‘eternità.
Tutto era tornato alla
normalità e, grazie anche alle più rosee visioni
di Alice, Edward non era più tanto iperprotettivo come
qualche mese addietro; la mia scordinatezza e goffaggine erano sempre
in agguato ma ora, quando accidentalmente mi ferivo, Edward non ne
faceva più una catastrofe.
A quanto pareva il mio
piccolo paradiso in Terra non avrebbe mai più avuto fine.
Ancora coricata nel
letto, mi stiracchia lentamente gustando il tepore sotto le coperte. Mi
voltai verso il comodino per vedere che ora fosse dalla sveglia e solo
allora notai una rosa bianca, appoggiata sulla copia ormai consunta di
Cime tempestose, con un bigliettino allegato.
Presi il fiore per
annusarne il profumo e accidentalmente mi punsi con una spina:
portandomi il dito alla bocca per succhiare il sangue che stava
fuoriuscendo dalla ferita, aprii il biglietto scritto nella perfetta
calligrafia di Edward. Che nervoso!Esisteva forse qualcosa che non
sapesse fare benissimo? C’era qualcosa in lui di imperfetto?
No, non c’era.
Leggermente depressa
dopo aver rimuginato sulla mia insignificatezza, lo lessi.
Un
piccolo pensiero alla cosa più bella e perfetta che sia mai
esistita.
Nulla
può una candida rosa se paragonata a te.
Dormi
amore mio, dormi tranquilla e sognami.
Io
non ne ho bisogno, il mio sogno sei tu.
Tornerò
il prima possibile. La lontananza è troppo dolorosa
perché
io vi possa resistere a lungo.
Ti
amo immensamente.
Tuo
Edward.
Nulla avrebbe potuto
rovinare tutto ciò. Ne ero convinta ma purtroppo mi
sbagliavo..
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