A day to fall in love with a brooch
I problemi arrivano sempre tutti in una sola volta.
Questo é quello che si ripeteva Clair da quando si era alzata dal letto.
Sin dalle prime ore del mattino le era capitato di tutto,prima la sveglia che non era suonata,poi
la tazza del caffe che l'era caduta di mano tagliandola e non appena
era uscita era venuto giù un acquazzone impressionante, inoltre
erano giorni che non trovava la sua spilla portafortuna che era un
regalo della sua nonnina.
Così si era dovuta premunire di un ombrello in pieno luglio per poter raggiungere il suo posto di lavoro.
-Ben
arrivata Clair!- con tono scocciato la titolare del bar in cui lavorava
la fulminò con uno sguardo per l'enorme ritardo che aveva fatto
ma non appena il suo occhio era caduto sui vestiti bagnati della
ragazza si era addolcita.
-Scusami Mary ma la giornata é iniziata nel peggior dei modi!- disse con tono nervoso e triste.
-L'ho
notato!- disse con tono divertito per poi mandare la ragazza a
cambiarsi nei camerini per poter iniziare il proprio turno al lavoro.
Era l'unico posto che l'aveva assunta,tutti volevano qualcuno con esperienza e lei necessitava di quel lavoro per continuare a pagarsi gli studi al college.
Frequentava
il secondo anno di università a New York e ogni mattina faceva
il turno al bar per poi studiare nel pomeriggio oppure quando doveva
seguire i corsi faceva scambio turno con una sua collega nonché
migliore amica negli ultimi due anni.
Clair
si svestì velocemente per poi indossare la divisa del bar che
consisteva in una gonna nera corta fino al ginocchio e una canotta,in estate , bianca con dietro scritto il nome del locale.
Non appena giunse al bancone Mary la mandò a servire un tavolo.
-Buongiorno e benvenuti al Mary's Coffe , cosa volete ordinare?- con taccuino alla mano si era avvicinata al tavolo a cui erano seduti tre ragazzi e tre ragazze.
-Ciao
bellissima dicci tu cosa potremo ordinare!- un ragazzo sulla ventina la
guardava con uno sguardo malizioso mentre con una mano si stava
avvicinando al sedere di Clair che prontamente aveva afferrato la mano
del ragazzo e gliel'aveva stretta per poi toglierla e poggiargliela sul
tavolo.
-Ti
dico io cosa puoi ordinare se non la smetti di guardarmi con quello
sguardo da porco pervertito e non la smetti di avvicinare quella tua
schifosa mano al mio sedere!- disse con tono duro per poi sorridere
falsamente.
Dei fischi la fecero girare per poi incontrare gli occhi più belli che avesse mai visto,un azzurro così limpido e profondo,capelli ricci neri e un piercing al labbro inferiore che lo rendeva maledettamente affascinante.
-Tosta
la ragazza Mark eh? Visto non tutte cadono ai tuoi piedi!- un ragazzo
vestito con una canotta bianca e un jeans chiaro era seduto al tavolo
affianco e guardava il ragazzo che l'aveva toccata con uno sguardo duro
mentre pronunciava quelle parole con tono duro.
-Smettila di importunarla,ordina
quello che devi ordinare e non romperle più le palle!-
continuò mentre Clair non riusciva a staccare gli occhi da
quelli del ragazzo.
-Okok ordino un cappuccino e un cornetto al cioccolato,prendi
le ordinazioni degli altri e ti lasciamo in pace!- subito Clair si
girò verso il ragazzo che l'aveva importunata e aveva annotato
tutto quello che lui e i suoi amici avevano ordinato poi aveva portato
l'ordinazione a Mary che aveva assistito tutta la scena dal bancone.
-Porci schifosi,meno
male che c'era quel bel ragazzo eh?- disse con tono malizioso
mentre Clair arrossì di colpo al solo pensiero di essersi
incantata a guardarlo negli occhi.
-Hey
scusa questo penso sia tuo!-non appena udì la voce del ragazzo
di prima, si girò sorridendo timidamente e vide che il ragazzo
aveva in mano la sua spilla.
-Oddio
dove l'hai trovata? La cercavo da giorni!- quella spilla era un ricordo
della sua nonna materna che gliel' aveva regalata poco prima di morire
e a cui ci teneva particolarmente perché era l'unico ricordo che
aveva di lei.
-Ecco,
qualche giorno fa ti ho vista fare jogging nel parco e non appena ho
visto che ti era caduta ti ho chiamato, ma non mi sentivi perché
avevi le cuffiette , cosi ho pensato di tenermela fino a quando non ti
avrei rincontrato e sono stato fortunato nel trovarti proprio nel bar
dove vengo spesso a fare colazione con i miei amici. Ora che so che ci
lavori tu verrò più spesso e più volentieri!- le
disse facendole un occhiolino mentre il cuore di Clair batteva cosi
forte da farle male.
Non poteva crederci che un ragazzo cosi bello e dolce stesse flirtando con lei.
-Oh em...grazie...-
gli disse sorridente mentre si dava della scema per aver fatto la
figura della bambinetta non riuscendo a parlare normalmente.
-Prego. Ti andrebbe di farci un giro oggi pomeriggio?- Clair non riusciva a rispondere,era talmente sorpresa che aveva paura che stesse sognando.
-Certo che vuole e può,stacca
alle due!- Mary rispose al suo posto e il ragazzo divertito sorrise per
poi dirle che sarebbe passato a prenderla alle due puntuale.
Poi
magicamente era scomparso insieme ai suoi amici e Clair era rimasta
sola con la sua spilla tra le mani e un sorriso ebete stampato in viso.
E così dopo che quel meraviglioso ragazzo era scomparso,Clair si era messa d'impegno per finire prima il proprio turno e cercare di avere qualche minuto per sistemarsi.
Il
tempo passò velocemente e il suo cuore perdeva un battito ogni
minuto che scorreva e senza rendersene conto si fecero le due.
Così
non appena scoccarono le due si precipitò nei camerini per
cercare di darsi una sistemata ma all'improvviso il suo sguardo cadde
su una busta appesa al suo armadietto con attaccato un bigliettino, lo
prese e subito sorrise nel riconoscere la calligrafia di Mary.
Ringraziandola mentalmente indossò il vestitino che c'era nella busta.
Era rosso,corto fino al ginocchio e con una scollatura accentuata sul petto mettendo in evidenza il piccolo seno della ragazza.
C'erano anche delle scarpe con il tacco e sorridendo indossò anche quelle per poi sistemarsi anche il trucco.
Nick
sorridente si avviava al bar dove aveva rincontrato quella meravigliosa
ragazza dal sorriso timido e dagli occhi da cerbiatta.
Non
poteva credere che la fortuna per una volta fosse dalla sua parte e gli
avesse dato la possibilità di rivedere quella bella ragazza,proprietaria di quella meravigliosa spilla che aveva tenuto per sé per quasi una settimana.
Giunse
velocemente al bar mentre teneva in mano una rosa bianca, aveva letto
da qualche parte che significasse essere degno della persona a
cui si donava quella rosa e lui sperava tanto di essere degno di quella
creatura che gli aveva rubato il cuore e la mente.
Non
appena entrò nel locale la proprietaria gli sorrise e gli fece
cenno di aspettare. Il ragazzo sorrise e non appena sentì il
rumore di tacchi si girò e rimase letteralmente senza parole.
La
ragazza indossava un vestito rosso con scarpe abbinate e la rendeva
ancora più bella soprattutto perché valorizzava le sue
curve messe al posto giusto e le sue belle e lunghe gambe.
Si avvicinò alla ragazza e sorridendole le donò la rosa e le diede un bacio sulla guancia.
-Sei
bellissima!- le sussurrò mentre la ragazza sorrideva raggiante e
osservandolo notò come anche lui si era cambiato.
Indossava
una camicia bianca e un pantalone nero e ai piedi scarpe ugualmente
nere mentre i capelli erano sempre ricci e alcuni ciuffi ricadevano sui
suoi occhi rendendolo ancora più tenebroso e affascinante
mentre la barbetta era corta al punto giusto.
Il
ragazzo la prese per mano e dopo aver salutato Mary si diressero verso
il parco dove Nick aveva trovato la spilla e dove l'aveva vista per la
prima volta.
-Ah a proposito io so il tuo nome ma tu non il mio...- le si avvicinò e porgendole una mano le disse il suo nome.
-Piacere Nick- Clair sorrise e gli strinse la mano mentre entrambi sorridevano.
-Vieni
siediti su questa panchina e aspetta un secondo!- il ragazzo la fece
accomodare sulla panchina dove lui l'aveva vista la prima volta e con
un sorriso a trentadue denti si avvicinò ad un venditore di
palloncini.
Non
appena tornò dalla ragazza subito ella si mise a ridere nel
vederlo nascosto dietro ad un enorme mazzo di palloncini colorati e
circondato da bolle di sapone prodotte da tanti bambini che gli
camminavano attorno e che indossavano tutti magliette uguali con
diverse lettere .
Non
appena Nick le si avvicinò fece volare tutti i palloncini e si
posizionò dietro ai bambini che nel frattempo avevano composto
una frase.
-Hai
impiegato un giorno per farmi innamorare di te... Riuscirò a
fare lo stesso con te?- lesse attentamente le lettere di ogni bambino e
scoppiò in una fragorosa risata per poi avvicinarsi al ragazzo e
sussurrargli...
-Penso
che tu ci sia riuscito solo con il tuo sguardo- e senza neanche
rendersene conto si avvicinarono per poi far combaciare le proprie
labbra attorniati da bambini e da tante bolle di sapone.
Un
solo giorno per innamorarsi e tutto solo grazie ad una piccola spilla e
in una piccola sfortunata giornata per Clair, o quasi sfortunata...
Lo
so lo so aspettate ancora i capitoli delle altre storie ma in questa
settimana e nella prossima non ho potuto ne potrò scrivere
poiché sto facendo l'animatrice in un campus cattolico per
bambini .
Oggi mi è venuta in mente questa piccola one shot e non potevo non scriverla. Spero tanto vi sia piaciuta e ci vediamo il prossimo weekend con i capitoli. Promesso ❤ Kiss Kiss 😉❤