HBMJ
Altro Missing Moments di Hello Beautiful sulla coppia Arianna/Kevin. Spero che vi piaccia! Non c'è da aggiungere altro se non un "have fun!"
Reviews are welcome!
Baci,
arianna
Happy Birthday, Mr.
Jonas!
-Andiamocene.-lo
pregò Arianna al limite della sopportazione.
C'è
una valida motivazione per cui una giovane rockstar che compiva gli
agoniati ventun anni passasse il suo compleanno in un cinema a
guardare un noiosissimo film come Ben Hur, ovvero quattro ore
di fustigazione mentale?
Arianna
proprio non se ne capacitava. Lei per i suoi ventun anni aveva in
mente grandi progetti: una festa con un sacco di gente, fontane di
alchol, un privè con degli spogliarellisti, ma sopratutto una
notte di fuoco in una suite a rotolarsi tra le lenzuola di seta rosse
(come la passione) con un bel giovanotto (che sperava con tutto il
cuore fosse Kevin).
Dal
canto suo, invece, il neo maggiorenne proprio non sembrava avere
nessuna intenzione di festeggiare o tantomeno di divertirsi un po'.
Avevano
cenato con tutta (e con tutta intendo proprio tutta) la
famiglia Jonas con parenti e affini annessi e connessi fino al quinto
grado, in un bellissimo ristorante.
Alle
ventidue circa, erano riusciti a sfuggire dalla famiglia per starsene
un po' soli, con la complicità di fratelli e sorelle.
-Alzarsi
a metà film è una blasfemia amore!-rise Kevin.
-Portami
a casa, spogliami e ti faccio vedere io cosa vuol dire la vera
blasfemia!-sussurrò sensuale al suo orecchio.
Il
ragazzo sospirò.
-Lo
vorrei tanto, credimi.-rispose.
-Ma
non lo farai.-
-Esatto.-ammise
il bel chitarrista con un sorriso, passandole un braccio intorno alle
spalle e baciandole dolcemente la testa.
-Non
in questo momento, per lo meno.-sorrise maliziosa la ragazza.
In
fin dei conti, bastava pazientare ancora un po'. Aveva in mente
grandi progetti di seduzione per il suo ometto.
Possibile
che il New Jersey fosse un posto così noioso che persino al
cinema davano film di un'altra epoca di una noia mortale?
L'unico
pensiero che fece sopravvivere la moretta a quella tortura, fu il
pensiero del suo personalissimo regalo per il suo Kevin una volta
tornati della loro vecchia casa a Wyckoff.
Esatto,
proprio a Wyckoff nel New Jersey si erano fermati per qualche giorno
di pausa tra le fitte date del tour e lì, li avevano raggiunti
per passare qualche giorno assieme e per feseggiare quel ventenne
speciale.
Finalmente
(circa alle due) il film finì così la dolce coppia
passeggiò romanticamente mano nella mano per le vie deserte
della cittadina natale delle giovani rockstar.
-Amore,
vieni in camera mia un istante!-sussurrò Arianna prendendolo
per la mano e lasciandolo senza via si scampo.
Kevin
rise ma non oppose resistenza.
Quella
che una volta era la sua vecchia camera, era stata momentaneamente
concessa ad Arianna ed Alice, ma la piccola non c'era. Con ogni
probabilità infatti, la piccola di casa Ruggieri si era
addormentata in camera di Frankie e farli dormire insieme non
costituiva un pericolo. Per loro.
Arianna
sorrise maliziosa mentre sfumava le luci.
Kevin
rise mentre Arianna con fare sensuale lo spingeva contro il muro, per
poi rintanarsi in bagno. Qualche istante dopo uscì una visione
che lasciò il bel Jonas senza fiato.
Happy birthday to
you,
Happy birthday to
you,
Happy birthday mr
Jonas,
Happy birthday to
you.
Per Kevin decisamente
quello era un augurio fuori dalla norma, ma da quando stava con lei,
c'era mai stato qualcosa che fosse normale?
Arianna gli aveva
cantanto Happy birthday fasciata in un succinto babydoll
nero con reggiseno a balconcino ricamato d'oro, in una
personalissima variante della famosissima canzoncina.
Ora Kevin sapeva
esattamente come si sentiva J.F. Kennedy al suo compleanno, quando
Marylin Monroe cantò la stessa identica canzone per lui.
Kevin sentì la
bocca improvvisamente asciutta mentre Arianna con sensualità
si avvicinava a lui pronta a dargli uno di quei baci da capogiro per
cui era famosa.
-Amore,
dai.-disse lui.
Arianna
sembrò ignorarlo passandogli le braccia intorno al collo e
baciandolo di nuovo, più sensualmente.
-Amore
apprezzo molto, davvero. Ma molto molto. Moltissimo.-
-E
allora vedrai quanto apprezzerai tra poco.-disse lei baciandogli il
collo.
Kevin
sospirò.
-No
amore. Non mi sembra il caso.-ridacchiò.
-Perchè?-sbuffò
esasperata.
Kevin
alzò la mano facendo brillare quel malefico anello
davanti ai suoi occhioni verdi esasperati.
Ari
sbuffò di nuovo, incrociando le braccia al petto.
-Ma
proprio mai?-
-No
amore, fino al matrimonio! Ma credimi, da quando ti conosco non è
mai stato così difficile portare questo anello.-ammise Kevin.
-E
allora toglilo!-
-No
amore, una promessa è una promessa.-rispose pazientemente.
-Hai
promesso anche di non mentirmi ma non l'hai rispettata!-disse
arrabbiata, infilandosi i pantaloni del pigiama con le pecorelle, le
scimmiette e i porcellini.
Kevin
la guardò colpevole.
-Touchè.-
-Dimmi,
è perché non ti faccio provare niente?-chiese sedendosi
sul letto.
-Ma
sei pazza? Tu non hai idea dell'effetto che mi fai, davvero. Proprio
non ne hai idea!-
Come
poteva solo pensare di non essere attraente per lui? Se avesse saputo
prima che l'avrebbe incontrata non avrebbe mai promesso di rimanere
vergine fino al matrimonio.
-Fino
al matrimonio? Non un po' prima?-
-No,
fino al matrimonio.-
-Ma
non sappiamo nemmeno se ci sposeremo ed in ogni caso manca ancora un
sacco!-si lamentò Arianna.
-Chi
lo sa? Magari non sarà poi così distante.-rispose con
un sorrisino enigmatico che la fece insospettire.
-Come
fai ad esserne così sicuro?-
Kevin
alzò le spalle. Di certo non poteva confidargli che lui ad un
loro matrimonio ci pensava già da tempo, anzi già dal
giorno in cui l'aveva incrociata al parco.
Kevin
si appoggiò al muro, incrociando le braccia al petto ma
tenendone uno ritto a giocherellare con una delle collanine che
portava al collo, posando un piede sul muro.
-Non
metterti così, Paul Kevin.-lo sgridò Arianna dandogli
una rapida occhiata e incrociando a sua volta le mani al petto, in
una chiara espressione frustrata.
-Perchè?-
chiede sinceramente confuso.
-Perchè
messo così sei estremamente sexy e io non posso approfittare
di te, quindi non infierire per cortesia.-
Kevin
rise raggiungendo il letto.
-Non
ti capirò mai, Kev.-ammise.
Il
ragazzo rise e si stese vicino alla ragazza, facendo sì che
lei posasse la testa sul suo petto.
-Dico
solo che è un'eventualità che non ho escluso a priori,
il matrimonio, come invece hai fatto tu.-
-Non
ho detto di averla esclusa a priori. Dico solo che non mi sembra
fattibile.-
-Perchè?-
-Beh,
tua madre non credo farebbe i salti di gioia se ci sposassimo!-ammise
storcendo le labbra.
-Io
credo esattamente il contrario. E poi, se permetti, mamma non può
interferire così nelle mie scelte. Se io decido di sposarti,
lo faccio.-
-Già
me la immagino: ma siete troppo giovani, lei non è adatta. Bla
bla bla.-
Kevin
rise sommessamente.
-Mamma
sa che sono in grado di prendere decisioni da solo, amore.-
-Ogni
tipo di decisione?-chiese.
-Ogni
tipo di decisione!-confermò solenne.
-Quindi
lo togli?-chiese Ari con un bralume di speranza.
Kevin
rise.
-Lo
sai che io dovrei sostenere la tua posizione e tu la mia?-
-Certo
che lo so!-rispose lei accigliata.
Dannato
anello e dannata forza di volontà!
The end.
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