Visita
al mercato
Il
giorno dopo quella terribile sfuriata Koneko e Gaara avevano ripreso
ad evitarsi.
Sembrava
che il tempo si fosse fermato ed avesse iniziato a far partire le
lancette al contrario sino a quella giornata torrida e afosa nella
quale una carrozza bianca attraversava le mura di Suna.
Gaara
aveva reagito in modo molto pacato, forse in modo fin troppo pacato.
In
effetti la sua era stata più una non-reazione: non ne aveva parlato
con nessuno, non aveva manifestato nessun sentimento ed aveva
mantenuto un comportamento impeccabile.
Nonostante
avvertiva un gran senso di oppressione e di smarrimento.
<<
… E questa è l'autorizzazione per il nuovo centro di ricerca >>
Mise
la sua firma sull'ennesimo modulo.
Da
quando a Konoha un gruppo di jounin aveva scoperto delle strane onde*
che non avevano a che fare col chackra tutti gli scienziati
sembravano come impazziti e piano piano nelle cinque grandi terre
erano dei gruppi di ricerca con lo scopo di costruire dei macchinari
sempre più sofisticati.
Al
ragazzo sembrava uno spreco di tempo: sempre a Konoha ad esempio
stavano mettendo a punto uno strano aggeggio chiamato “cellulare”.
Come se le ricetrasmittenti o ninja sensoriali non bastassero.
Ma
dato che era a favore del progresso aveva trovato i fondi a quel
piccolo team e gli aveva dato l'autorizzazione.
<<
Arigatou Kazekage-sama >>
Lui
si limitò ad annuire per poi congedare il ninja che aveva di fronte.
Si
guardò intorno percependo qualcosa di molto stano.
<<
Baki sei sicuro che questo sia l'ultimo plico?
<<
Hai >
Possibile
che aveva consegnato tutte le scartoffie?
<<
Come mai ci sono così pochi moduli oggi? >>
L'uomo
fece spallucce.
<<
Non avevate arretrati evidentemente Gaara-sama. Meglio no? >>
<<
Perchè? >>
Il
jounin si grattò il collo un po' imbarazzato.
<<
Bhe Kazekage-sama, dato che mancano pochi alla cerimonia potreste
approfittarne per stare con la vostra promessa >>
Gaara
avvertì un senso di fastidio.
<<
… già >>
<<
Come vi sentite al riguardo? >>
Gaara
pensò al suo ultimo incontro con la ragazza.
<<
Bene grazie >> mentì.
*
Il
Kazekage stava tamburellando le dita sulla sua scrivania mentre la
mano sinistra si reggeva la testa. Era visibilmente irritato.
Aveva
passato due ore buone della sua vita alla ricerca dei documenti per i
nuovi sensei ma sembravano spariti. Alla fine dedusse che li aveva
consegnati.
Ma
quel dubbio lo attanagliava ancora: c'erano troppi pochi documenti,
qualcosa non quadrava.
Dove
aveva messo i documenti per i chunin? Possibile che aveva consegnato
pure quelli senza ricordarselo?
<<
Ehi Gaara disturbo? >>
Batté
due volte le palpebre guardando dritto di fronte a se riconoscendo la
voce di Naruto.
<<
Iee accomodati >>
<<
Come fai a stare tutto il tempo dentro questo ufficio? Per me è
durissima passare dentro il mio anche solo due ore >>
<<
Questo perchè tu sei un idiota >>
L'hokage
si bloccò arricciando il naso.
<<
Simpatico >>
<<
Volevi parlarmi? >>
<<
Koneko si trova al mercato insieme agli altri. Non dovresti stare con
lei? >>
Ma
perchè oggi tutti sembravano costringerlo a stare con la sua
aguzzina?
<<
No. Non è necessario >>
Naruto
fece spallucce.
<<
Sei tanto tanto asociale >>
<<
Ho solo molto lavoro da fare >> Mentì.
Naruto
roteò gli occhi al cielo.
<<
Gaara puoi imbrogliare gli altri ma io sono un kage come te e so che
non ci sono tutti questi documenti da compilare >>
<<
Se non erro Sakura ha aspettato due settimane per dei documenti
riguardanti il suo reparto >>
Naruto
spalancò gli occhi.
<<
Come fai a saperlo? >>
<<
I tuoi ninja sono pettegoli >>
<<
… >>
I
due si guardarono intensamente negli occhi.
<<
Touchè >>
*
Il
mercato di Suna si trovava in una delle strade principali del
villaggio. Fino a pochi anni prima era solo un piccolo pugno di
bancarelle che forniva poco più dell'indispensabile, ma dopo la
grande guerra il Kazekage aveva provveduto a migliorare lo stile di
vita del suo villaggio oltre che la forza militare.
Adesso
le bancarelle invadevano letteralmente la strada e fornivano ogni
genere di prodotto.
<<
Wow guarda Lee! Qui ci sono un sacco di armi >> disse Ten ten
avvicinandosi ad un bancone, tuttavia non ricevette alcuna risposta.
<<
Lee? >>
La
ragazza si voltò e vide il suo compagno attaccato ferocemente al
braccio di Kankuro.
<<
Quindi Shira-kun sta bene? >>
<<
Hai sta bene, sta bene >> disse il Jounin cercando di
staccarsi il sopracciglione di dosso << ...da quel che ne so si
è pure sposato >>
Rock
Lee scoppiò il lacrime << Sono così felice per Shira-kun >>
Ten
ten si avvicinò a lui tirandolo per un orecchio.
<<
Smettila di importunare tutti Lee e vieni con me a scegliere le armi
>>
Kankuro
ringraziò mentalmente la ninja di Konoha e si sistemò la manica
della divisa quando la sua attenzione venne catturata dalla voce di
Shikamaru.
<<
Quindi è quella la hime? >> chiese a bassa voce avvicinandosi
all'orecchio di Temari.
<<
Hai >>
Koneko
era in compagnia delle ragazze di Konoha più Matsuri.
Stava
conversando con Sakura vicino ad una bancarella di dolci.
<<
Sembra una ragazza a modo >>
Il
marionettista alzò la testa per guardarla e per un solo istante i
loro occhi si incrociarono, entrambi deviarono lo sguardo con grande
amarezza.
<<
Kankuro! >>
Il
ninja si voltò riconoscendo la voce di Kiba.
<<
Cosa c'è? >>
<<
Vado a farmi una birra, vieni con me? >>
Lui
alzò un sopracciglio.
<<
Come mai questo gentile invito? >>
<<
Non farti strane idee: Naruto è dal Kazekage, Lee è stato rapito e
Shino non beve >>
Il
micione non represse un ghigno.
<<
Wakatta wakatta... mi hai convinto andiamo >>
Sumire
osservò con la coda dell'occhio i due ninja allontanarsi.
<<
Hime non è una buona idea >>
Il
suo cuore batté furiosamente nel petto e si voltò verso la ragazza.
<<
Cosa intendi Matsuri? >>
<<
Ho sentito dove stanno andando, non è conveniente per voi andare a
bere a quest'ora >>
La
ragazza tirò un sospiro di sollievo.
<<
Che peccato, ci speravo proprio >> Recitò in modo impeccabile.
*
Verso
sera Matsuri bussò alla porta della hime.
Da
quando erano tornate dal mercato la ragazza si era chiusa in camera
ed era un po' preoccupata.
<<
Tutto bene Hime-sama? >>
La
ragazza rispose con voce allegra.
<<
Hai Hai Matsu... come vedi mi sto divertendo a giocare con
degli aeroplanini di carta >>
<<
Avete fame? >>
<<
No >>
Matsuri
sospirò con aria affranta, quella tizia era veramente strana.
Dov'era
riuscita a trovare tutta quella carta poi?
*Le onde elettromagnetiche
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