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Sailor
Moon, la Luna splende
Capitolo I
- È finita.
- Non capisco, che
significa.
- Che non voglio più stare
con te.
- Continuo a non capire.
Cosa è successo.
Cercava dentro i suoi occhi
una spiegazione. Una motivazione, ma non vi trovava nulla. Vi leggeva solo il
vuoto.
Erano seduti in una panchina
del parco. Il vento della primavera soffiava leggero portando con sé il profumo
dei ciliegi in fiore. Un petalo cadde sul palmo della sua mano. Chiuse il pugno
con rabbia e, quando lo riaprì, della bellezza di quel petalo non restava più
nulla se non un vago ricordo.
Il silenzio era caduto tra
loro. Un silenzio diverso dagli altri. Un silenzio pesante, carico di domande,
privo di risposte.
- È stato un errore. Un mio
errore. Mi dispiace.
Aveva parlato. La sua voce
di solito calda adesso era fredda, lontana.
- Voglio la verità.
Non si poteva arrendere. Era
impossibile. Loro si amavano. Era sempre stato così. Cosa era cambiato allora?
Perché adesso non era più così?
- La verità? La verità è
che non possiamo restare legati al passato.
Aveva parlato di nuovo, con
voce lieve ma lontana. Come era possibile? Fino ad una settimana prima era tutto
così… bello, ed adesso, era tutto finito. Si portò una mano tra i capelli
come se, con quel gesto, potesse allontanare tutto quello che stava accadendo.
Chiuse gli occhi e quando li riaprì si ritrovò ancora lì, in quel parco. Non
era un sogno. Era tutto vero.
Era la fine della loro
storia.
Si voltò nella sua
direzione ma il posto era vuoto. Se ne stava andando senza spiegazioni. No, non
sarebbe finita così. Era suo diritto sapere.
- Fermati. Tu non puoi
andartene così. Mi devi una spiegazione.
Impossibile. Era questa la
parola che risuonava nella sua testa. Non poteva essere vero. Era un incubo.
- Una spiegazione?
Ancora la sua voce, lieve,
lontana, stavolta beffarda.
- Sì, una spiegazione.
Non si poteva arrendere.
Avevano lottato per quell’amore. Lei, era quasi morta per quell’amore, non
poteva essere vero. No.
- Non ti amo.
Quelle tre parole furono una
doccia gelata che strappò via le ultime speranze.
- Non possiamo restare
legati al passato. Sono trascorsi mille anni. Siamo cambiati. Non siamo più
Serenity ed Endymion. Siamo solo Usagi e Mamoru.
Aveva parlato con
tranquillità e serenità, come se quello che stava dicendo non stava
distruggendo la sua vita.
- Non ti credo.
Non era vero. Era solo un
incubo. Non poteva essere vero. Presto avrebbe riaperto gli occhi per ritrovarsi
nella sua stanza. Non era vero.
- Mamoru, non rendere tutto
più difficile. Io non ti amo.
E dopo quella condanna era
andata via.
Salve
gente. Sì, uccidetemi pure. So perfettamente di avere ancora molte altre fanfic
in corso ma sapete, non ho resistito. È stato più forte di me ed è successo
tutto stamattina ascoltando una canzone che odio… il potere dell’odio hai
visto cosa ci fa fare? Quale canzone odio? “Non riesco a farti innamorare”
di Sal da Vinci, da me ribattezzato Gigi D’Alessio2 (non me ne
vogliano le ammiratrici di Sal e di Gigi!)!
Questo
è il primo capitolo… diciamo che è solo un prologo. La storia vera e propria
partirà tra un po’. Mi terrò legata, a grandi linee, a quella che è la
storia originale, naturalmente cambierà qualcosa, ma non so di preciso cosa (a
parte questa sconvolgente verità del primo capitolo!).
Per
quel che riguarda gli aggiornamenti… non so quando aggiornerò. La storia è
già tracciata nella mia testolina, ma sta a vedere gli impegni che ho preso e
la disponibilità del pc, non so davvero darvi una data precisa.
Per
quel che riguarda l’altra fanfic, Sailor Moon, sono ferma al XXXVI
capitolo e credo che la fic resterà lì ancora per un po’… ho un blocco
totale e non so come proseguire, ma non temete… riuscirò a portarla al
termine!
Adesso
vi saluto. A presto!
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