E si sentiva ancora osservata...

di psichepazza
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Era evidente che qualcuno la stava osservando.

Ed era altrettanto evidente che lei se n’era accorta, lo si capiva dai suoi movimenti scattanti e nervosi.
Si guardava le spalle continuamente e le sue orecchie erano tese a percepire anche il più piccolo rumore.
Era tardi e la ragazza spense il computer, si cambiò velocemente e si mise a letto;

Ma continuava a sentirsi osservata,
ogni oggetto della camera prendeva a turno la forma di un corpo in piedi, nascosto nella semioscurità,
o di un paio di occhi intenti a fissarla.

Allora si alzò e con decisione chiuse la finestra, artefice di molteplici ombre e inquietanti giochi di luce.


Solo a quel punto me ne andai, potevo osservarla solo da quella finestra.
Ma non mi preoccupo, tornerò domani…




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