PARTE DICIOTTESIMA: HE-RO, IL FIGLIO DI HE-MAN
IL FIGLIO DI HE-MAN
Sempre nel 3049, subito dopo la fine della Guerra dei Teschi, accade qualcosa di inaspettato. Il giovane Dare, ormai quattordicenne, vorrebbe seguire in
guerra il padre adottivo, ma lui lo tiene lontano dal fronte, cosa che lo frustra immensamente. Durante questo periodo, Evil-Lyn ha modo di frequentare il
ragazzo e di rendersi conto di qualcosa di strano in lui. È più che altro una sensazione, ma Dare ha in sé un elemento che la inquieta. Evelyn decide
quindi di consultare alcuni antichi testi che erano stati in possesso di suo padre ed effettua in segreto alcuni esperimenti, raccogliendo il sangue che
Dare perde per un banale incidente. Sebbene nemmeno Nikolas Powers sapesse cosa fosse esattamente il Seme Stellare, era tra i pochi uomini che lo avessero
almeno sentito nominare: proprio in virtù di queste sua conoscenze delle epoche antiche era stato in grado di riconoscere Skeletor per un Araldo della
Morte.
La conclusione a cui Evil-Lyn giunge non è accurata, ma nemmeno troppo lontana dalla realtà: Dare è un qualche tipo di costrutto magico, e forse egli
stesso è inconsapevole della propria natura, ma è senza dubbio sottoposto a una sorta di evoluzione in corso, che potrebbe portarlo a diventare qualcosa di
molto simile a una Progenie Stellare, ma su di una scala incredibilmente superiore. La donna si consulta con Man-E-Faces e i due arrivano alla conclusione
di doverlo uccidere. Eric pensa di dovere compiere l'impresa nella maniera più veloce e pulita possibile, senza dire niente ad Adam ed Esmeralda, che, dato
quanto amano Dare, si opporrebbero sicuramente. Tuttavia, tenendo fede alle potenzialità del proprio sangue, anche Jason è giunto alla stessa conclusione
della madre e si offre di aiutare i genitori. Questi gli proibiscono categoricamente di farlo, ma lui non demorde di certo.
Eric ed Evelyn si introducono nella stanza di Dare, con l'intento di porre fine alla sua vita. Il ragazzo, però, non è ancora consapevole della propria
natura. Senza nemmeno rendersene conto, altera l'equilibrio probabilistico attorno a sé e, così facendo, richiama l'oggetto nelle vicinanze con la più alta
carica magica (cioè affine alla propria): la Spada della Protezione. Data la sua natura peculiare, Dare riesce a usarla pur non essendo né donna né
discendente di D'Vann e assume l'aspetto di una versione adulta di se stesso. In questa nuova forma, sorprende i suoi assalitori e li costringe alla fuga.
Scappando, Man-E-Faces ed Evil-Lyn sono costretti a lasciare Kerstin a palazzo, mentre loro fanno perdere le proprie tracce. Riescono però a prendere con
sé Jason: contravvenendo al loro ordine, lui li aveva seguiti, quindi se lo sono trovato sul posto al momento di fuggire.
I due tornano per breve tempo alla magione di Lord Tyrin, dove si riorganizzano e pianificano il da farsi. Studiando ulteriormente, Evelyn comprende sempre
più quale pericolo sia Dare e l'idea di ucciderlo prima che manifesti appieno il proprio potere sembra davvero l'unica soluzione. Al momento, non è ancora
completamente maturo, e la Spada della Protezione è il mezzo attraverso il quale esprime l'energia che ha dentro di sé. Un giorno, però, non ne avrà più
bisogno, e allora niente sarà capace di fermarlo. Tuttavia, Evil-Lyn capisce anche che avere lasciato Kerstin a palazzo potrebbe fare di lei un ostaggio.
Nonostante Eric non pensi che Adam possa fare una cosa del genere, non esclude completamente la possibilità e si premunisce.
LA RINASCITA DI SKELETOR
C'è un espediente che permette a Eric di nascondere la propria identità, e al tempo stesso di raccogliere attorno a sé un sufficiente numero di individui
disposti a sfidare l'autorità di Eternos. Usando la sua abilità nei travestimenti, Man-E-Faces si fa passare per un redivivo Skeletor. Nonostante non lo si
veda più da molto tempo, sono in pochi, a parte coloro che sono stati suoi uomini, a sapere che fine abbia fatto quello che è comunemente considerato come
il criminale più letale della storia di Eternia. Per dare un'estensione al mito di di Skeletor, Eric chiede a Jason di fingersi il figlio di quest'ultimo,
con il nome di Skeleteen, facendogli indossare una maschera a forma di teschio. Sfruttando il nome di Skeletor, Man-E-Faces ed Evil-Lyn riescono ad
attirare in un tempo relativamente breve un gruppo di individui di cui fanno parte anche Trap-Jaw e Beast Man (quest'ultimo porta con sé Zed). Sono stati
rintracciati da Evelyn e probabilmente sono gli unici due membri del gruppo a sapere benissimo quale sia l'identità del loro capo. Decidono di aiutarlo
comunque dopo essere stati messi al corrente del pericolo che Dare costituisce, mentre gli altri seguaci di questo nuovo Skeletor pensano semplicemente che
il loro signore voglia diventare re di Eternos e sono abbastanza disadattati e disperati da giocarsi tutto su questa possibilità.
Il gruppo così costituito si rifugia al Tempio Volante di Kothos. Evil-Lyn non è più in grado di farlo muovere (senza il potere di Grayskull assorbito da
Skeletor e le radiazione degli uomini di Pietra di He, non ha abbastanza energia), ma, al ritorno dal Velvet Glove, lo aveva posizionato in cima a una
collina in una zona sperduta di Morainia, quindi è facilmente difendibile.
Intanto, Re Adam è combattuto. Non vuole mettere in pericolo Dare, ma la trasformazione che subisce è per lui un mistero e gli ricorda se stesso.
Considerato che il regno sta attraversando un periodo tumultuoso, decide quindi di riunire attorno al suo figlio adottivo una nuova squadra di Dominatori
dell'Universo. L'alter ego adulto di Dare viene chiamato He-Ro, in onore dell'antico eroe di cui parlano le leggende, e, con stupore di Adam, anche Kerstin
chiede di entrare nel gruppo, assumendo l'identità della guerriera Kay-La. Si sente abbandonata dai propri familiari e a spingerla è una sorta di sete di
vendetta: sin da subito, infatti, comprende quali siano le vere identità di Skeletor e Skeleteen. Ironicamente, suo fratello Jason ha come principale scopo
quello di portarla dalla propria parte: ritiene infatti che Adam le abbia raccontato delle bugie per indurla a combattere contro la sua stessa famiglia.
IL RICHIAMO
Nel 3051 termina un processo che era cominciato molti anni prima, nel 3034. Leech, uno degli ufficiali dell'Orda che sono rimasti su Eternia in seguito
alla sconfitta di Hordak, completa la trasformazione che aveva cominciato al tempo. La razza di creature delle quali questo individuo fa parte è composta
da una sorta di lamprede umanoidi ermofrodite che si nutrono di energia vitale, tutte figlie di un mostro millenario noto come "Madre delle Sanguisughe".
Questo essere, che ha un intero mondo come proprio territorio, partorisce creature come Leech per difendersi. Normalmente, Leech e i suoi fratelli
mantengono l'aspetto originario per tutta la vita; dato però che le risorse di un singolo pianeta sono limitate, costituiscono anche il modo in cui la
Madre delle Sanguisughe può perpetrare la propria specie. Un membro della razza di Leech che si trovi da solo su di un mondo con sufficienti risorse
energetiche può subire una trasformazione che lo porta a diventare una nuova Madre delle Sanguisughe, ed è esattamente quanto è accaduto in questo caso.
Leech, che ha ora un corpo enorme, lungo poco più di venti metri (ed è ancora piccolo rispetto alla Madre del suo pianeta d'origine), comincia a partorire
dei figli, simili alla sua forma originale, per difendere il proprio territorio, e tali figli vengono avvistati dalla popolazione di Tundaria che vive
nella zona. Sebbene vengano inizialmente scambiati per una nuova razza geneticamente fissata, nata in seguito all'irraggiamento di radiazioni dovuto
all'esplosione delle fortezze del potere, non tardano a entrare in conflitto con i locali, che chiedono aiuto a Monarch.
Adam manda una squadra di Dominatori dell'Universo a occuparsi della cosa e il gruppo scopre la verità dietro a quelle creature. Facendosi strada fino alla
tana della Madre, He-Ro si trova ad affrontare proprio quest'ultima. Con il suo senso innato per l'energia, Leech ha individuato la forza del Seme Stellare
nascosta in Dare e decide di nutrirsene... portando se stesso alla rovina. L'energia del ragazzo, infatti, risulta eccessiva anche per un mostro del
genere, che si sovraccarica nel giro di pochi secondi. Gli altri Dominatori dell'Universo, approfittando del suo stato di indebolimento, non hanno
difficoltà a dargli il colpo di grazia, per poi rastrellare fino all'ultimo i suoi figli, ormai disorientati.
Intanto, nell'Impero di Avathar, le cose, nel corso degli anni, si sono evolute più o meno come il compianto Imperatore Kathar aveva temuto. Compianto
perché è morto nel 3036, quando suo figlio, Kathar II, era solo un bambino. Hexon, invece, è ancora vivo e ha fatto proprio quanto il precedente sovrano
pensava: terminata la minaccia dell'Orda, ha rifiutato di fare rientrare a Simbar l'imperatore, tenendolo nelle Isole Dorate fino alla sua morte. A quel
punto, in mancanza di eredi in linea diretta, Hexon ha continuato a governare, promettendo di lasciare la propria posizione alla comparsa di un figlio
legittimo (che è convinto non esista) o di un altro aspirante al trono che possa accampare una pretesa in linea con la legge locale (la cui burocrazia
richiede infiniti esami, che potrebbero richiedere anche decenni). Malgrado letà ormai avanzata, il mago non ha perso molto del suo acume strategico e la
nazione, sebbene molte Progenie Stellari siano state annientate dall'Orda ai tempi dell'ultima guerra, è relativamente stabile.
Intanto, Kathar II è cresciuto debosciato più o meno quanto il padre, ma maggiormente concentrato su di un singolo passatempo: il combattimento. Un qualche
mercante gli ha parlato delle fosse da combattimento di Eternos e lui non tarda a introdurle anche sulle Isole Dorate, attirandovi un gran numero di
guerrieri e mercenari. Ancor più del sesso e degli alcoolici, vedere persone che si ammazzano è la sua passione, talvolta partecipando personalmente agli
scontri (almeno finché pensa che non sia troppo pericoloso per la sua incolumità). Sin da bambino, organizza numerosi eventi di questo tipo, al punto che
si guadagna il nome di Game Master. Tuttavia, per tutta la propria infanzia, non si cura granché del desiderio di vendetta con cui suo padre l'ha generato,
cosa per cui la Principessa Kathay sarebbe anche contenta.
È solo nel 3050, quando ha vent'anni, che finalmente decide di riprendersi il trono. Molti pensano che sia mosso più dalla noia che dal senso del dovere;
fatto sta che usa la parte di soldi che suo padre di era portato in esilio per assoldare delle truppe mercenarie, con cui sfidare Hexon. Quest'ultimo,
ovviamente, rifiuta di riconoscere la legittimità delle pretese del ragazzo, ma, internamente alla corte di Simbar, non sono pochi coloro che vorrebbero
vedere spodestato quello che considerano un usurpatore... soprattutto perché pensano che il figlio di Kathar sarà più facile da manovrare. È in questo
contesto, nel 3051, che arrivano sul posto i seguaci di Skeletor (tra cui c'è anche Zed) e i Dominatori dell'Universo (insieme ai quali vi è Dare). I
primi, guidati da uno dei loro, Missile-Toe, sono alla ricerca di alcuni progetti di armamenti che ritengono potranno aiutarli nella loro battaglia.
Missile-Toe è infatti originario di Avathar e la sua famiglia, prima di essere distrutta da rivali politici, aveva raccolto un ampio corpus di conoscenze
tecniche, che ora dovrebbero trovarsi a Simbar. In questo periodo di guerra, però, la città è strettamente preclusa agli stranieri e quindi Skeletor e i
suoi ritengono di doversi alleare a Game Master, dietro la promessa che avranno ciò che vogliono.
La loro impresa è però resa più difficile dai Dominatori dell'Universo. Questi ultimi, avvedutisi dei movimenti dei loro nemici storici, li hanno inseguiti
per accertarsi delle loro intenzioni. Entrambe le fazioni, anche se per ragioni diverse, decidono di ricorrere all'omicidio mirato. Hexon, consapevole dei
suoi nemici interni, è restio a mandare troppi uomini a combattere contro Kathar II, temendo una rivolta dentro Simbar, contro la quale non avrebbe difese.
Promette dunque a He-Ro e ai suoi compagni una fornitura di Pietra di He in cambio della testa di Game Master. Contemporaneamente, quest'ultimo,
inconsapevole della situazione nella capitale, comprende di non possedere abbastanza uomini per un assalto diretto contro l'esercito regolare di Avathar e
chiede a Missile-Toe e ai suoi compagni di assassinare l'usurpatore.
Sono Dare e i suoi compagni ad agire per primi: attaccano l'accampamento di Game Master e si scontrano con il gruppo di Skeletor ed è lì che accade
l'irreparabile. Zed affronta direttamente He-Ro: questa esperienza fa emergere la sua caratteristica latente, che lo distingue dagli altri figli di Horde
Prime. Zed, probabilmente, non era stato partorito per diventare un Generale dell'Orda. Era forse un nuovo tipo di figlio di Horde Prime, pensato per
fungere da esploratore. Nella sua anatomia sono state integrate delle nanomacchine sin dalla nascita e queste ultime sono state probabilmente ideate da
Horde Prime dopo che Hordak gli ha passato la tecnologia di deformazione spaziale carpita al predone Plundor. Nel momento in cui Zed entra in contatto con
una fonte di energia particolarmente potente, usa una distorsione spaziale per lanciare un segnale, che viene automaticamente captato dalle navi
dell'Orda... il che succede quando lui si scontra con He-Ro. L'effetto di ciò, però, non è imediatamente evidente. I Dominatori dell'Universo, vistisi
scoperti, si ritirano e tornano a Simbar, dove scoprono che Hexon è stato assassinato dai suoi rivali politici. Grazie a questo, Game Master viene
finalmente messo sul trono che gli spetta per diritto ereditario, ma non ritiene di dovere dei favori a Skeletor. Sia lui che i Dominatori dell'Universo si
ritirano dunque a mani vuote, abbandonando Avathar senza successo... E inconsapevoli che le navi di Kataag hanno intercettato il segnale di Zed.
LA VENDETTA DELL'ORDA
Kataag non ha mai dimenticato la doppia disfatta che Eternia ha inflitto all'Orda. Nonostante non sia particolarmente interessato alla rivalsa, è convinto
che la Pietra di He sia la soluzione a molti degli enigmi che ha incontrato nei suoi viaggi per l'universo. Ha già visto delle creature di minerale vivente
prima di arrivare su Eternia e non è la prima volta che sente parlare di pietre dalle miracolose proprietà energetiche. Ritiene che lo studio della Pietra
di He possa condurre a scoperte che gli permetteranno di ottenere ancor più potere e quindi non si accontenta dei campioni che l'Orda ha prelevato nelle
due invasioni precedenti, né dell'esperimento fallimentare che la Pietra dell'Orda si è rivelato essere: vuole l'unico mondo che generi questo minerale per
capire come nasce e ritrovarlo altrove. Anche senza ricevere il segnale lanciato da Zed, probabilmente si sarebbe comunque messo in viaggio per tornare su
Eternia, portandosi dietro la sua nuova stazione spaziale, una versione convertita di Nordor, e le sue Serpi dell'Orda. L'azione di questo fratello che non
sapeva nemmeno di avere, però, lo porta a muoversi in anticipo e l'altro Generale rimasto su Eternia, Drakaan, non è sorpreso da questa manovra. Rimasto
per tutti questi anni nel nord di Avathar, ha infatti seguito da vicino la battaglia tra i Dominatori dell'Universo e le forze di Skeletor e si mette
immediatamente in viaggio verso Eternos, ritenendo che lì si svolgerà l'azione.
Kataag, da parte propria, ha deciso di agire molto diversamente che nelle due occasioni precedenti, anche perché le sue forze militari non sono certo ampie
quanto quelle che aveva l'Orda ai tempi della seconda invasione. Il fatto di avere delle Serpi dell'Orda, però, gli permette di usare una fanteria di buon
livello che nessuno su Eternia conosce. Manda quindi alcuni membri del suo seguito (tra cui degli ex seguaci di Hordak, quali Mosquitor e Modulok) sul
pianeta, facendo loro togliere tutte le insegne che possano identificarli come componenti dell'Orda. Loro compito è identificare gli individui eccezionali
di Eternos, gli stessi che hanno determinato le due sconfitte precedenti, e assassinarli singolarmente.
Il piano di Kataag, però, non ha occasione di essere veramente messo in pratica. Quando Modulok scende su Eternia, la sua prima idea è quella di
rintracciare Multi Bot usando il segnale apposito che aveva installato in esso. Una volta trovatolo, lo costringe a ubbidirgli nuovamente e il robot si
mette in caccia. Sfortuna vuole che il primo bersaglio che trovi sia Beast Man... uno di coloro che avevano già combattuto contro Multi Bot durante la
precedente invasione di Eternia. Nel momento in cui si rende conto di questo, Modulok capisce che non può permettersi errori: la sua creatura deve uccidere
il nemico a tutti i costi o l'intera operazione salterà. Nonostante l'età avanzata, l'ex seguace del vero Skeletor si dimostra insospettabilmente
resistente. Viene ferito nelle fasi iniziali dello scontro, ma riesce a fare schiantare contro Multi Bot il veicolo che sta pilotando. Questo evento causa
un qualche tipo di interferenza nelle nanomacchine che compongono il robot, che perdono temporaneamente la capacità di riprodursi e muoversi. Modulok si
trova quindi costretto a sfruttare la peculiare natura del proprio corpo per fondersi con la sua creatura, formando il mostro noto come Mega Beast, allo
scopo di uccidere il nemico. Mega Beast insegue Beast Man, che ormai è stremato e gravemente ferito, finché intervengono i compagni di quest'ultimo, che
lui aveva precedentemente chiamato via radio usando la strumentazione del proprio veicolo. Sono loro, attaccando insieme, ad abbattere definitivamente Mega
Beast. Prima di morire per le ferite, Beast Man riesce a rivelare la natura dei propri assalitori e Skeletor non ci mette molto a capire che, con tutta
probabilità, l'Orda è tornata.
Di fronte a questa consapevolezza, Man-E-Faces capisce che è necessario agire velocemente e prima che il nemico si renda conto di essere già stato
identificato, raggiungendolo e assassinandolo come si cercò di fare con Hordak... ma sa benissimo che le sue risorse non bastano, anche perché Evil-Lyn da
sola non può certo riprendere a fare volare il tempio di Kothos. Pensa in un primo momento di avvertire Adam e fare quello che il vero Skeletor fece molti
anni prima, sfruttando i Dominatori dell'Universo per penetrare sull'ammiraglia della flotta spaziale del nemico, ma poi ritiene che avere Zed dalla
propria parte possa dargli un vantaggio. Resta però il problema: come raggiungere l'ammiraglia del nemico, che, Eric non lo sa, è nientemeno che Nordor?
INCURSIONE FINALE
La prima soluzione che gli viene in mente, quando ha modo di affrontare delle Serpi dell'Orda e di rendersi conto che ci sono altri agenti di questo
esercito su Eternia, è quella di recuperare i mezzi che questi hanno usato per scendere sul pianeta. Tutto questo, però, non risolverebbe altri problemi.
Anni prima, il gruppo guidato da He-Man e She-Ra è riuscito a infiltrarsi sul Velvet Glove perché Hordak non ne aveva ancora un controllo completo e perché
questi voleva abbattere gli eredi di Grayskull per sfatare la profezia. Adesso, però, oltrepassare i sistemi di sicurezza sarà un problema, tanto più che
sarà anche necessario trovare il bersaglio. Man-E-Faces, infatti, conosce Kataag solo per sentito dire, come colui che ha sconfitto Sy-Klone, Mekaneck e
Roboto molti anni fa.
La soluzione non arriva a lui, ma ad Adam. Drakaan si presenta al re di Eternos, insieme con il proprio seguito, arruolato nell'Impero di Avathar,
offrendosi di aiutarlo a fare proprio ciò che il nuovo Skeletor vorrebbe: assalire Nordor e uccidere il nuovo despota dell'Orda. Il Generale perduto vuole
ovviamente prenderne il posto e garantisce al sovrano che, una volta insediatosi, lascerà Eternia. In fin dei conti, lui non è mai stato granché
interessato alla sua conquista e pensa che l'Orda possa esistere tranquilamente anche senza Pietra di He. Ovviamente, Adam non crede alle sue parole, ma si
rende conto che la possibilità che gli viene prospettata potrebbe essere l'unica di riuscire a respingere il nemico, del cui nuovo arrivo apprende proprio
da Drakaan. Quest'ultimo è stato infatti uno dei primi bersagli delle squadre di Serpi dell'Orda: è ovvio che Kataag non ha intenzione di lasciare in vita
alcun suo fratello e, sebbene Drakaan non abbia riconosciuto quegli strani Uomini Serpente, ha identificato colui che li guidava, ovvero Mosquitor, che ha
già incontrato in passato.
In effetti, Adam dispone di un mezzo per raggiungere Nordor, cioè la nave stellare Eternia, con la quale He-Man e She-Ra sono tornati sul proprio pianeta
natale molti anni prima. Viene preparato in breve un gruppo incaricato di assaltare Nordor e prendere la testa di Kataag: Drakaan sa benissimo chi è il
nuovo nemico e, insieme con dei membri del proprio seguito, partecipa alla missione. Con loro ci sono anche alcuni Dominatori dell'Universo e, a sorpresa,
alla partenza si presentano anche Zed e Skeleteen. L'ultimo figlio di Horde Prime è stato mandato ad Adam da Skeletor affinché sia possibile sfruttare il
suo legame con l'Orda per aiutarli a muoversi entro i meandri dell'ammiraglia nemica: secondo quanto egli stesso sostiene, infatti, è in grado di
individuare la posizione dei propri fratelli (è così che è venuto a sapere della presenza di Drakaan a Monarch). Skeleteen, invece, si è mosso di propria
iniziativa, all'insaputa dei suoi genitori, semplicemente perché si è sempre considerato un amico di Zed.
L'Eternia riparte, pilotata da Hydron, l'unico sopravvissuto dei Protettori della Galassia che hanno accompagnato He-Man nel suo viaggio di ritorno. Anni
prima, il Tempio Volante di Kothos era riuscito ad avvicinarsi al Velvet Glove perché la flotta dell'Orda era stata devastata dall'attacco di Grayskull;
ora è Skeleteen a fornire un vantaggio all'Eternia, celandolo con una schermatura che gli permette di superare lo sbarramento delle navi nemiche e arrivare
su Nordor. Una volta qui, il gruppo degli invasori comincia una rocambolesca avventura, nel corso della quale vengono braccati dalle Serpi dell'Orda e dai
seguaci di Kataag. Questa improvvisata invasione di Nordor viene facilitata proprio dalla presenza di Zed: dato che la luna è stata estensivamente
modificata usando tecnologia dell'Orda, lui, in quanto figlio di Horde Prime, è in grado di interfacciarsi con essa, almeno in parte. Ciò permette agli
assalitori di superare diversi punti critici e di raggiungere Kataag. Il percorso è però tutt'altro che facile e molti dei componenti del gruppo muoiono
nel corso dei combattimenti che lo accompagnano.
Una volta giunti al cospetto del nuovo dominatore dell'Orda, He-Ro e gli altri capiscono che questo non è stato un gran conseguimento: Kataag si rivela
molto più forte del previsto e, anche da solo, non ha troppi problemi a stendere tutti i nemici rimasti, compresi l'alter ego di Dare e Drakaan. Resta in
piedi solo Zed, che si avvicina al fratello e gli dice di essere dalla sua parte: non si è mai sentito a proprio agio su Eternia e chiede di potersi unire
all'Orda, come sarebbe sempre stato inteso che facesse. Come pegno della propria fedeltà, il Generale più giovane consegna al più anziano un pendaglio che,
lui dice, su Eternia viene usato per simboleggiare un rapporto di vassallaggio.
Kataag non è per niente sicuro di quanto ha di fronte: non ha mai pensato di lasciare in vita Zed per molto tempo, dato che la sua intenzione era solo
quella di catturarlo per studiarne le caratteristiche peculiari. D'altra parte, non ha granché fiducia in questa sua professione di fedeltà e ha
completamente ragione. Mentre sta pensando al da farsi, il pendaglio gli esplode in mano con una potenza inaudita: era in realtà un catalizzatore che
Skeleteen aveva dato a Zed, per farlo poi scoppiare nel momento in cui si fosse trovato vicino al nemico. Questo dà agli assalitori sopravvissuti la
possibilità di contraccare e infliggere il colpo di grazia a Kataag. A infilzare la sua gola è proprio Zed, che lo fa dicendo di volere vendicare Beast
Man, l'unica persona che per lui sia mai stata un padre.
Sconfitto definitivamente Kataag, Drakaan si congeda dai suoi alleati eterniani e resta su Nordor. Anche Zed rimane con lui, invitando il suo amico Jason
ad andarsene. Skeleteen ha capito cosa lui voglia fare e lo prega di desistere, ma il Generale più giovane non vuole sentire ragioni: non c'è altro modo di
porre fine all'Orda una volta per tutte. Gli eterniani salgono a bordo dell'Eternia e tornano sul mondo omonimo. Nel frattempo, mentre Drakaan canta
vittoria, Zed si interfaccia per l'ultima volta con i sistemi di Nordor e causa una serie di reazioni a catena che la fanno esplodere, coinvolgendo nella
distruzione la maggior parte delle altre navi della flotta. È con questa azione di eroico sacrificio che la minaccia dell'Orda viene finalmente cancellata
per sempre.
Quanto a Skeleteen, i Dominatori dell'Universo vorrebbero catturarlo una volta tornati su Eternia, ma lui riesce a sfuggire loro e a tornare dai suoi
genitori.
LE MASCHERE DEL POTERE
La Progenie Stellare Aroo ha sempre osservato con interesse le avventure di He-Ro degli ultimi anni, chiedendosi in che modo il Seme Stellare potrebbe
completare la propria trasformazione. È ormai inconsapevole della propria vera natura, ma il suo potere è ancora lì: la Spada della Protezione ha
chiaramente la funzione di risvegliarlo, seppure in maniera incompleta, e questo causa in Aroo una serie di pensieri. La Spada della Protezione è stata
creata sulla base della Spada del Potere, cioè un'arma che rinchiudeva l'anima di un uomo dalla forte volontà. Aroo riflette che egli stesso è in possesso
di qualcosa di simile: si tratta delle Maschere del Potere, gli oggetti in cui rinchiuse Deemos e Terella millenni fa.
Questa considerazione lo porta, nel 3052, a concepire un progetto tramite il quale usare un tipo di energia simile a quello della Spada della Protezione
per arrivare al totale risveglio del Seme Stellare. Suoi principali strumenti sono Aran e Una, due ragazzi di Tundaria che, avendo vissuto la propria
infanzia in un periodo tormentato, non tollerano che le loro vite siano ancora in balìa degli eventi, e per questo cercano una nuova forza. Rifiutati dal
nuovo Skeletor, che li ritiene, non a torto, dei giovani che non capiscono cosa stiano facendo, vengono invece accolti da Aroo, che dona loro le Maschere
del Potere. Ma è un regalo che si rivela la loro rovina: quando Aran e Una le indossano, i loro corpi si deformano gradatamente, assumendo sempre più
l'aspetto degli antichi monarchi. Finché, a trasformazione avvenuta, non ci sono più Aran e Una: Deemos e Terella si sono definitivamente reincarnati e
sono totalmente padroni di quei corpi.
Nonostante, memori del passato, non si fidino di Aroo, non hanno altra scelta che accettare di stipulare un nuovo accordo con lui: in cambio di un favore,
riceveranno energia per i loro incantesimi. Usando quest'ultima, la prima cosa che fanno è generare un esercito di golem di roccia. Naturalmente, non
pensano di tenere fede alla propria parte del patto: intendono infatti conquistare nuovamente Eternos il prima possibile, in modo da sfruttarne le risorse
per raccogliere catalizzatori, uomini e mezzi con i quali opporsi ad Aroo senza necessità della sua energia. L'assalto su Monarch è repentino e devastante
e Re Adam ha appena il tempo di raccogliere le proprie forze. I Dominatori dell'Universo si difendono strenuamente e, in questo, sono aiutati persino dagli
uomini di Skeletor. Eric non desidera certo che il trono di Eternos cada in mano a Deemos e Terella, quindi manda i propri seguaci a fare da guastatori,
tendendo imboscate e affrontando piccoli gruppi di nemici, logorando lentamente l'esercito avversario.
L'assedio di Monarch dura per quasi un mese, ma quello che Deemos e Terella non sanno è che tutto questo fa parte del piano di Aroo. La Progenie Stellare
ha messo una minaccia seria di fronte a Dare proprio per indurlo a combattere al massimo come He-Ro, portandolo quindi al limite dell'energia che riesce a
impiegare senza un risveglio completo. Al culmine della battaglia, Aroo ordina a Deemos e Terella di fargli quel favore che gli devono: i due hanno il
compito di recarsi alle rovine del Tempio del Serpente, da dove giunse il corpo che causò l'inizio dell'evoluzione del Seme Stellare, per completare il
rito di rinascita. Vedendo la vittoria a portata di mano, i due monarchi si rifiutano, ma a quel punto la Progenie Stellare comincia a togliere loro
l'energia. Il che fa crollare i golem di roccia uno dopo l'altro. Non avendo più scelta, Deemos e Terella obbediscono, inseguiti da He-Ro e Adam, con i
Dominatori dell'Universo, e dagli uomini di Skeletor.
IL RISVEGLIO DEL SEME STELLARE
È a questo punto che succede quanto Evil-Lyn aveva sempre temuto. Una volta giunti al Tempio del Serpente, Deemos e Terella lo trovano in una situazione
incredibile: privo di una struttura portante, ormai crollata da tempo, l'edificio è una serie di colonne, archi e altre parti che fluttuano in aria,
sostenute dall'enorme accumulo di energie che Aroo sta generando sul posto. Quando Adam, Skeletor e i loro seguaci arrivano, Deemos e Terella li combattono
ferocemente, assumendo una forma mostruosa consentita loro dal proprio legame con le Maschere del Potere. È questo combattimento a spingere He-Ro oltre il
limite e, quando Aroo se ne accorge, dà personalmente il colpo di grazia a Deemos e Terella, usando le loro energie e le loro anime per alimentare il
risveglio definitivo del Seme Stellare.
Ora Dare non esiste più: al suo posto, con una nuova forma umanoide, compare un secondo Innominato, un non-nome che il Seme Stellare assume in onore
dell'uomo che diede il via alla sua evoluzione. Nel frattempo, Dominatori dell'Universo e seguaci di Skeletor stanno combattendo contro la corte del Seme
Stellare e lo scontro è tremendamente cruento: infine, tutti gli individui che Aroo aveva selezionato vengono battuti, ma anche alcuni degli attaccanti
perdono la vita nello scontro. Ovviamente, ad Aroo ormai non importa: il suo signore ha completato la propria evoluzione e a questo punto la Progenie
Stellare non vede l'ora di sapere cosa farà, ponendo così fine a millenni di noia. Di fronte al nuovo Innominato, Eric getta la maschera e, al fianco di
Adam, comincia a combattere. Nessuno dei due uomini è più giovane e, sebbene ancora vigorosi, si trovano evidentemente a malpartito. Il nemico sembra
semplicemente giocare con loro, senza impegnarsi effettivamente, eppure il re e il fuorilegge non riescono a colpirlo. Tuttavia, qualcosa accade.
Nonostante non stia esprimendo tutta la propria forza, in più occasioni il Seme Stellare colpisce per uccidere, eppure non vi riesce. I suoi avversari,
feriti, battuti, gravati di un peso che sarebbe stato insopportabile per altri, continuano a rialzarsi e combattere.
Infine, impugnando la Spada della Protezione, Adam, collaborando con Eric, riesce persino a infliggere un taglio sul suo onnipotente nemico. Questo, se da
un lato fa infuriare l'Innominato, dall'altro risveglia in lui una consapevolezza, che però non riesce a identificare subito: è semplicemente una
sensazione che sa essere presente, ma che non è in grado di spiegarsi. Il Seme Stellare decide dunque di provare ad attaccare con la sua piena potenza. Nel
frattempo, Evil-Lyn, che era stata impegnata negli scontri con la corte, giunge finalmente dove Adam e Eric stanno combattendo, insieme con gli altri
attaccanti sopravvissuti. Rendendosi conto di quanto sta per accadere, chiede a tutti i presenti di donare la propria energia per un incantesimo che
permetta ai due uomini che stanno combattendo di sopravvivere. Dominatori dell'Universo e seguaci di Skeletor obbediscono, ma la forza che Evil-Lyn riesce
a trarre da loro sembra non essere ancora sufficiente, ed è ovvio: sono tutti seriamente provati dai combattimenti e, anche rinunciando alla propria vita,
non potrebbero comunque dare granché.
A ribaltare le sorti della battaglia sono, inaspettatamente, i membri della corte del Seme Stellare, sconfitti ma non ancora morti: derubati della propria
vita per i capricci di Aroo, decidono di dare quanto ne resta per sconfiggere lui e chi lui ha voluto crescere in tutti questi millenni. Avendo essi
assorbito per secoli l'energia del Seme Stellare, che, dopo averli potenziati, li sta ora consumando fino alla morte, possono conferire alla magia di
Evil-Lyn una forza straordinaria. Che però non sarebbe comunque sufficiente.
Avvolto dalla magia creata dal contributo di tutti, Adam sfonda il colpo lanciato dall'Innominato e trafigge quest'ultimo con la Spada della Protezione,
trapassandogli il petto da parte a parte. Poi, tutto è silenzio. Adam e Eric, svenuti, si rialzano per vedere l'Innominato davanti a sé. La Spada della
Protezione lo infilza ancora, ma lui sembra non curarsene. L'elmo da combattimento che ha indossato al momento della sua ultima trasformazione non c'è più
e ora lui è tornato ad avere il volto di Dare. A quel punto, si rivolge ai suoi due avversari e dice che, mentre sferrava quell'ultimo attacco, si è
ricordato di qualcosa che è accaduto millenni prima. Quando il corpo di un essere umano lo ha toccato, lui ha potuto assorbirne i ricordi e ha passato il
tempo a vagliarli. È stato proprio questo a fargli desiderare di essere umano a propria volta: ha voluto porre fine alla propria esistenza immutabile per
diventare una creatura preda di emozioni. Caotica, contraddittoria, addolorata... Ironicamente, Eric obietta che, sebbene le persone possano anche compiere
azioni coraggiose, sono per lo più meschine ed egoiste e l'Innominato gli risponde che l'ha sempre saputo, sin dall'inizio. Ma che è proprio il mare di
meschinità in cui l'eroismo nasce che fa risplendere quest'ultimo e che, ai suoi occhi, ha reso l'esperienza di essere umano degna di essere vissuta. Lui
era come un bambino che sarebbe potuto restare tale per sempre, dormendo un eterno sonno in cui sognare qualcosa che un mortale non avrebbe potuto capire.
Il contatto con la vita di un uomo, però, gli ha fatto provare il desiderio di crescere, anche se sapeva che questo lo avrebbe costretto ad abbandonare
quella situazione di pacifica immobilità che aveva sempre conosciuto.
Proprio come lui è cresciuto, dice l'Innominato, adesso è tempo che questo accada anche per l'umanità. Espelle dal proprio corpo la Spada della Protezione
e giura che si terrà per sempre la cicatrice di quella ferita, in ricordo dell'umanità che ha conosciuto su Eternia, il mondo che ora lascerà. Se ne andrà,
dice, insieme con l'influenza che ha sempre inconsapevolmente sparso sul pianeta. Gli uomini dovranno vivere senza di lui, quindi partirà per chissà dove.
Non ne ha certezza, ma anche affrontare un ignoto che spaventa con le proprie sole forze è qualcosa che gli esseri umani gli hanno insegnato.
Il Seme Stellare, dunque, lascia per sempre Eternia, portandosi via anche tutta la sua influenza. Immediatamente, la Pietra di He smette di funzionare e la
magia cessa di esistere. La contaminazione genetica derivata dalle radiazioni da Pietra di He smette di avere luogo. Man-E-Faces si trova liberato della
propria maledizione, mentre Adam, non più sterile, riesce a concepire una figlia, Elena. Teela, non più condannata dalla maledizione di Grayskull, torna ad
assumere il proprio aspetto umano. Tutti i mutanti genesis, comprese le etnie geneticamente fissate e gli Uomini Serpente, cominciano ad avere figli
normali, al punto che spariscono nel giro di poche generazioni. Aroo, colui che aveva dato il via a tutto questo, torna a essere il topo che era stato
prima di venire toccato dal Seme Stellare, inconsapevole di tutto quanto ha fatto e capace solo di pensare come un animale della propria specie (tutte le
Progenie Stellari del mondo hanno una trasformazione simile, riprendendo il proprio aspetto originale).
Che sia dunque questo il ciclo vitale del misterioso essere vivente noto come Seme Stellare? Matura nel centro di un pianeta e poi lo lascia, per cercare
un posto in cui deporre un uovo simile a se stesso? C'è quindi un uovo di Seme Stellare che aspetta di crescere dentro Eternia? Se questo fosse vero, con
il passare dei millenni, quando tale entità avrà raggiunto il giusto punto di maturazione, la magia potrebbe tornare. Forse Eternia non è un pianeta
diverso da tanti altri: è solo una sfera di terra che ruota nello spazio. Tuttavia, per le persone che hanno consumato la propria vita combattendo per le
proprie cause, è stato un posto straordinario. Uomini e donne che hanno lottato oltre il tempo, che hanno sfidato un impero spaziale e forse persino la
cosa più vicina a un dio che possa esistere, eppure sono riusciti a conservare il proprio mondo. Eternia può non essere speciale di per sé, ma di certo chi
ci è vissuto l'ha reso tale.
***
E questo è quanto.
Tutte le spiegazioni nel documento che trovate in coda a questo.
Non ho altro da aggiungere, se non che ringrazio chi ha letto questa storia, soprattutto chi l'ha recensita, e ringrazio anche Erika per lo spazio che ci
fornisce aggratis.
Until next time (forse).
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