“Siamo insignificanti esseri umani.”
Questo pensa Edward; osserva impotente il temporale fuori dalla finestra, la pioggia non laverà via il marcio del peccato commesso poche ore prima.
“Siamo insignificanti esseri umani.”
John Tucker è un essere umano, ha fatto qualcosa di disgustoso, non ha provato rimorso, o forse è completamente impazzito, al punto da dimenticare cosa esso sia. È imperfetto d’altronde.
“Siamo insignificanti esseri umani.”
Edward stringe i denti, furioso con se stesso; ripensa alle sue parole, ribolle di rabbia al pensiero che, forse, non è affatto migliore di lui come ha cercato testardamente di sostenere con i suoi pugni.
“Siamo insignificanti esseri umani.”
Edward non riesce a perdonare ma è costretto ad accettare la consapevolezza dell’imperfezione degli uomini; sa che, in quanto tali, commettono sbagli, il più comune: si illudono di poter essere Dio!
“Siamo insignificanti esseri umani.”
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