::Cuore di mezzo
demone::
Con un balzo Inu-yasha atterrò. “Uao!” “Stavolta rischiavo
grosso… Kagome si è davvero incazzata…” Inuyasha guardò in basso: sotto
l’albero secolare dove aveva incontrato Kikyo, e, cinquanta anni dopo, Kagome, ora
sedeva addormentata una splendida ragazza, dai capelli rosso mogano, vestita
con abiti molto larghi, comodi e bianchi-celesti; assopita, annoiata, ad ogni
modo, riposava sotto l’albero centenario.
- Ehm, scusami… - la ragazza
sembrava non degnarlo di uno sguardo. - Ehi!!! Ci sei? - niente, oh! Allora
Inu-yasha finse di attaccarla e urlò: - Sankò-tesshò! -
- Guarda che non sono sorda! -
rispose la ragazza, alzando gli occhi. Adesso il mezzo demone poteva vederli,
ed erano del colore dell’ambra.
- Beh… cosa ci fai qui? - “Una
così bella ragazza…” continuò a pensare senza riflettere, ma senza
pronunciarlo.
- Io… mi hanno spedito. - Disse
ad Inu-yasha alzandosi in piedi.
- Spedito? E perché? -
- Questioni di forza maggiore -
- Tipo? - e pensò subito a
Naraku.
- Ma insomma, sono o no affari
miei? - ribatté con un sorrisetto.
- E… si può sapere chi sei? O
sono troppo affari tuoi? -
- Mi chiamo Angel -
- Angel… - “Da finocchi”
- Ti fa così schifo? - - E,
sentiamo, tu come ti chiami? -
Inu-yasha indietreggiò
- I… Inu-yasha - “Ed eccola che
mi fa fuori, lo sento”
- Inu-yasha - - Almeno sei carino
-
- Ca-Carino? Ehi ma sai con chi
stai parlando? - urlò Inu-yasha mentre Angel… spiccava il volo.
- Ehi… tu voli?! - la ragazza
fece retromarcia e tornò indietro.
- E che mi chiamo a fare Angel? -
Si voltò a mostrare le sue ali.
- Uao… Tu non sei normale! -
- Ah perché tu sì, eh? Signor
Inu-yasha - ironizzò rigirando il coltello nella piaga.
- Che fiche ‘ste ali - - E ci
voli bene? -
- Sì! -
- Mi ci fai fare un giro? -
- Sì, come no! -
- E tu quindi sei… -
- Sono un Angelo - rispose con
voce eterea, sbattendo dannatamente le ciglia e facendo di tutto per far notare
le sue curve, ed erano davvero, oh sì, davvero notevoli! “Certo che lo sei”
pensò il ragazzo che le si trovava davanti. - Mentre tu… -
- Io? Io… io, ehm, sono un mezzo
Demone -
- Interessante - annuì Angel
squadrando il ragazzo - Continua -
- Continuo? - chiese Inu-yasha
con aria inebetita.
- Raccontami di te -
- Non c’è da sapere niente su di
me - rispose burbero il mezzo demone.
- E perché? -
- Cazzi miei! -- Ti vuoi levare
di torno? -
- D’accordo… Ci vediamo in giro -
- Ehi! -
- Cosa vuoi? - chiese la ragazza
pensando a chissà che.
- Quando me lo fai fare un giro? -
“Facciamolo cuocere a fuoco
lento… Fallo trepidare, Angel” - La prossima volta, carino! -
“Carino? Ma questa si è fritta il
cervello!” Pensò Inu-yasha. “E tornerai, Angelo mio?” “Chissà da dove viene
quella creatura” “Che grande figa che è” pensato questo si mollò uno schiaffo.
“Deficiente!” “Non hai fatto altro che fissarla!” “Chissà che avrà pensato?”
“Ma perché per quel poco… Mi è sembrato di volare insieme a lei? Mi è sembrato
di conoscerla da sempre…” “Non sarà che…” “Oh, non ci voglio pensare”
Ma più voleva non pensarci e più
non ci riusciva.
Pochi giorni dopo Angel ritornò.
Lo invitò a sedersi sotto l’ albero accanto a sé, parlarono molto.
Senza che se ne accorgessero,
Miroku, Sanzo, Kagome e Shippo si avvicinarono a loro, così Angel si nascose,
e, quando fu possibile, stabilirono che si sarebbero incontrati lo stesso
giorno alla stessa ora nello stesso posto ogni settimana.
A dir la verità Inu-yasha, quando
gli altri gli chiedevano qualcosa, era sempre molto vago, preferiva negare
tutto e sprofondare spudoratamente nei suoi pensieri.
Non la conosceva, ma era riuscita
a prendere il suo cuore, e non se ne era neanche accorto.
“Fermo, Inu-yasha, e se fosse
tutta una trappola?” “In fondo non sai chi l’ha mandata nell’era Sengoku, e la
prima persona a cui hai pensato quando ti ha detto –questioni di forza
maggiore- è stato subito Naraku” “Sii cauto Inu-yasha” “Potrebbe essere un
Diavolo”