Si vedrà un verde baleno nell'oscurità della notte.

di Ulquioriko
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Erano trascorse poche settimane e Ko si era dimostrata una magnifica combattente. Tutto ciò che le veniva detto di distruggere spariva in tempo limite e sempre era fedele agli ordini di Ulquiorra, qualunque essi fossero. Il loro modo di combattere era perfettamente identico, non c’era colpo che non si scontrasse con uno pari e opposto da parte dell’altro. Tutti avevano iniziato a temere i Numeri Quattro, persino gli Espada più forti di loro sapevano che non sarebbero mai riusciti ad eliminarli se fossero rimasti insieme. Alle spalle dei loro allenamenti, gli altri Arrancar si riunivano per cercare una strategia che potesse perlomeno separarli, se non addirittura eliminare uno dei due.
– Non possiamo permettergli di fare quello che gli pare! – Grimmjow non sopportava l’idea di non allontanare più Ulquiorra: giocare con quello era facile, perché rendergli le cose tanto difficili?
– Non possiamo nemmeno togliere ad Aizen i suoi giocattolini preferiti. – Aporro era disgustato dalla riunione che si stava tenendo, ma sapeva di non avere altra scelta se voleva togliere di mezzo tutti gli ostacoli.
– Bene, allora chi ha qualche proposta si faccia avanti. – erano gelide come sempre le parole di Starrk.
Qualcuno si alzò, ed espose la propria tesi.
Di tutto questo, i Numero Quattro non avevano idea. Il mondo di scontri e incomprensione che avevano creato li estraniava da qualsiasi altra cosa li circondasse. Ulquiorra si chiedeva per quanto ancora avrebbe potuto passare il suo tempo con Ko e dopo quanto sarebbe scomparsa. Sapeva che sarebbe successo: non il come, o il quando, ma lo sapeva. Dal canto suo, Ko continuava a non comprendere Ulquiorra, che la scrutava con occhi inquisitori pur non ponendole alcuna domanda. Il loro mondo era costituito da un’immensa incognita e sembrava che per quel momento potesse andare bene così. Ma per quanto ancora sarebbe stato possibile credere che due gocce d’acqua come loro potessero accettarsi senza replicare?
Alla fine degli scontri si ritrovavano in quella camera solitaria, lontana dagli altri Numeros, e si fissavano senza trovare alcun coraggio di porre domande necessarie alla loro stessa comprensione. I loro occhi si poggiavano gli uni su quelli dell’altra, spezzando il silenzio con domande tecniche di combattimento. Non sarebbe durata a lungo quella pausa irreale.
Aizen diede l’ordine: Yammy e Ulquiorra sarebbero andati a Karakura Town per cercare di raccogliere le informazioni necessarie da utilizzare contro il Sostituto Shinigami, Ko sarebbe rimasta a seguire gli addestramenti. La notte prima della dipartita, la ragazza rivelò il proprio dissenso.
– Sono convinta di esser più forte di Yammy, sono preparata, permettimi di seguirti. – Un po’ arrogante come pretesa, ciononostante Ulquiorra si rese conto di quanto le sue parole fossero sensate.
– Proprio per questo non posso portarti con me. – Il suo sguardo si fece più sottile – Siamo noi che dobbiamo raccogliere informazioni, non dobbiamo garantirle ad altri. Useremo uno stupido come Yammy per fargli credere che la nostra forza non sia alla loro altezza, io non attaccherò. Tu aspettami qui, donna. –
Poggiò una mano sulla sua testa e la spinse indietro, buttandola sulla sedia più vicina. Ko lo osservò un istante, poi accettò le sue condizioni. Fintanto che fosse tornato, lei avrebbe aspettato.





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