Alla ricerca della felicità

di frencia92
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Capitolo 4. MOMENTI DI DOLORE






Apre quella porta trattenendo il respiro, in attesa di spiegazioni alle sue innumerevoli domande.
Non fa altro che pensare.
Cosa sta succedendo? E perché nessuno mi vuole dare uno straccio di spiegazione?

Con lo sguardo, mentre cammina perplesso nel corridoio del reparto, cerca visi famigliari.

Passa distrattamente accanto ad una stanza.
L’intuito lo blocca all’istante, facendolo indietreggiare per affacciarsi al vetro della porta.
Sbigottito ed incredulo sgrana gli occhi.
Preoccupato nel vedere quella straziante e dolorosa scena apre piano la porta, facendo meno rumore possibile.
Vede Tony semiaddormentato su una poltroncina, coricato a letto, in apparente fin di vita DiNozzo Senior giace immobile, gli occhi chiusi e il viso pallido catturano immediatamente l’attenzione di Gibbs.
Entra nella stanza senza fare il minimo rumore e si avvicina leggero a Tony.
Gli appoggia delicatamente la mano sulla spalla, ridestandolo da macabri pensieri.
Si guardano intensamente negli occhi, capendosi immediatamente.
Tony si alza piano ed esce dalla stanza, immediatamente seguito da Gibbs.

“Ehi… te ne sei andato senza salutarmi…” Gibbs sussurra per non innervosire il suo distratto agente.
“Io… non volevo darti preoccupazioni inutili… mi dispiace.”
“Nessun problema, ma potevi chiamare!
Cosa succede qui? Perché tuo padre è qui?”
Tony abbassa lo sguardo cercando di trattenere le poche lacrime rimaste da versare.
“Senior… ha avuto un grave infarto. È rimasto sveglio appena il tempo di farci due parole appena sono arrivato… poi...”
Le lacrime ricominciano a scorrere a fiumi. Gibbs, sentendosi impotente di fronte ad un trauma simile, cerca di confortarlo avvolgendolo nel piú caldo abbraccio che può offrirgli.
“Hei, Tony… va tutto bene. Tuo padre non è piú il giovanotto di una volta… è normale che abbia questi problemi. Devi ritrovare un po' di fiducia. Devi combattere per lui ora. Non abbatterti, ti prego!”
Tony annuisce tra le sue braccia, capisce che sta cercando di aiutarlo.

“Grazie, Capo…”
“Anthony… ti vedo pallido. Hai mangiato di recente?”
“Io… non ho nemmeno pensato di mangiare… non ho molta fame…”
“Ascolta. Hai bisogno di riprenderti un attimo. Tuo padre di certo non scapperà da qui e se succede qualcosa i medici sanno come e dove cercarti, perciò ora noi due ci prendiamo una pausa e ci mangiamo qualcosa. Cosa ne dici?”
Tony lo guarda confuso “Ehm… è una richiesta o un ordine?”
Gibbs sorride alla sua precisazione “Beh… diciamo che è un ordine… ma te lo chiedo lo stesso!”
Tony sospira rassegnato “Ok…”

Gibbs, momentaneamente soddisfatto, gli mette un braccio sulla spalla e lo accompagna fuori, con la speranza che si riprenda abbastanza per farsi raccontare tutto.

 




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