My love is vengeance that's never free

di Tide
(/viewuser.php?uid=732171)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


~~ ICHABOD CRANE

Ichabod restava ore davanti alla tomba della madre. Una lapide col nome, in terreno sconsacrato, nulla di più. Andava a visitarla di nascosto dal padre.
Le ferite sulle mani non erano ancora guarite e ogni volta lui stringeva i pugni tanto da farle sanguinare, mentre lacrime di rabbia e dolore gli scendevano dagli occhi serrati, sulle guance, sul mento, sulla tomba.
Provava un crudele sollievo nel dolore delle ferite sanguinanti. Voleva diventassero cicatrici, per essere certo di non dimenticare mai e di provare per tutta la vita il dolore che provava in quel momento.
“Lo giuro, lo giuro, lo giuro!” mormoravano le sue labbra di bambino.
Così fu per rabbia e per dolore che seguì la via della ragione.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3523297