à
ARO MI FA TROPPA PENA CERCA IN MODO OSSESSIVO L'AMORE; SPERO DI AVER DESCRITTO BENE LA RELAZIONE CON SULPICIA
2.ARO NASCONDE IL SUO BISOGNO
Il sole è sorto a Volterra, illuminando con i suoi raggi il castello dei
Volturi.
Carlisle è intento a cercare Jane per farsi accompagnare
all'ospedale del paese, come gli ha suggerito Aro qualche sera prima.
La
trova nella sala del trono che discute con il vampiro.
Osserva quella strana ragazza con i capelli biondi, gli occhi rossi,
vestita di nero.
Dal suo sguardo traspare quanto veneri il vampiro più
anziano.
Questo è l'unico momento in cui Jane parla dolcemente.
Il suo Signore, Aro viene difeso (come se ne avesse bisogno)
da soldati spietati.
Jane avendo una tendenza sadica, è al comando di
quelle guardie.”Scusate se vi disturbo... Jane, mi portereste all'ospedale?”domanda
incerto, sperando di non interrompere una conversazione importante.
“Sì. Venite. Carlisle non dovete dire a nessuno dei vampiri o verrete
ucciso.”lo avverte.
Quando lei dice così Carlisle nota nei suoi occhi
una strana luce, estremamente pericolosa.
Annuisce più che deciso a
mantenere segreta la loro natura.
Il medico mentre Jane lo accompagna all'ospedale guarda in giro
curioso; le strade del borgo si aprono su ampie piazze, circondate da
alti e massicci edifici rinascimentali con archi o merlature.
Il vociare della gente è più intenso nella zona del mercato.
Carlisle sente tutti quei cuori battere. No! Queste persone... è
sbagliato ucciderle! Carlisle non esagerare. Pensa nel tentativo di
sopprimere il suo istinto.
Jane invece cammina tranquilla.
Carlisle cerca di rilassarsi; mentre osserva alcuni
contadini trainare i loro carretti, casalinghe pulire davanti le porte
delle loro abitazioni, bambini giocare in strada e mercanti vendere la
merce.”Jane... Come avete fatto a diventare così?”
“Non mi ricordo. Chiedetelo ad Aro, lui lo sa... forse... per entrare nella
Guardia ho accettato di cancellare i ricordi.”spiega continuando a
guardare la strada.
Arrivati all'ospedale Jane senza salutare, si volta per tornare indietro.
Carlisle dopo un attimo di esitazione, varca la soglia dell'edificio.
Superato l'atrio entra in un grande stanzone riservato ad accogliere le
pazienti di sesso femminile.
Un camino riscalda la stanza dai numerosi
letti, posti a poca distanza l'uno dall'altro.
Carlisle si avvicina ad un letto, stesa c'è una bambina con la
gamba destra rotta.”Cosa fate? Non siete un medico! Allontanatevi
da lei...”dice uno dei dottori presenti evidentemente esausto,
dato che non dorme dal pomeriggio precedente.
“Mi chiamo Carlisle Cullen. Il Signore Dei Volturi ha detto di venire ad
aiutarvi. Sono un medico.”spiega al collega tranquillo.
Questo sembra rasserenarsi un poco, seppure mantenga un atteggiamento di
diffidenza."Bene, una mano è sempre gradita. La paziente come vedete, ha una gamba rotta."
"Non vi preoccupate, mi occupo io della bambina."il dottore si limita ad annuire, prima di allontanarsi verso un altro letto.
Carlisle diventa subito simpatico a tutti per i suoi modi gentili e dolci.
Finito di lavorare torna nella sua nuova
casa.
Nella sala del trono c'è Aro che guarda pensieroso fuori dalla
finestra la città perso in riflessioni o ricordi.
I capelli legati svolazzano a causa del vento.”Carlisle mi vuoi
bene? Ho ripensato a ciò che hai detto...”quell'uscita
prende alla sprovvista il medico, che prontamente però lo
interrompe per tranquillizzarlo.
”Sì. Non dirò nulla del tuo segreto... cosa facciamo stasera?”
“Voglio farti provare il sangue umano! La parte migliore è quando i
denti recidono l'arteria!”spiega assetato. Tra i due cala il silenzio.
Carlisle è combattuto, in questo modo Aro lo mette alle strette.
L'idea
di uccidere una persona è per lui terribile, va contro ogni suo
principio.
Sa però che sarebbe inutile tentare un rifiuto.
I due vampiri escono dal castello a notte fonda.
Camminano nei vicoli
più bui lontano dalle vie principali.
Aro durante la sua caccia,
uccide un adolescente che si è attardato a rientrare.
Carlisle
assiste impotente alla scena, provando pietà per quel ragazzo.
Senza
lasciare tracce prende il corpo del giovane e corrono nel loro Palazzo.
L'aristocratico vampiro è eccitato.
Portano il cadavere nella stanza di Carlisle e Aro lo mette sul
tavolo.”Aro d'accordo che è morto, però abbi
rispetto per
lui!”esclama contrariato sempre più in colpa per quella
vittima innocente.“Ho fame... sete... chiamala come vuoi. Non
è meglio del sangue animale?!”domanda l'amico mordendo
quel cadavere.
Dai denti il sangue
gocciola un ottimo modo per attrarre l'attenzione del medico e farlo
cedere, così da bere il sangue dal corpo.
Carlisle osserva gli occhi
di Aro: non sono più neri ma rossi.
Ormai rassegnato si china e beve.
Per quanto quel sangue sia buono non può che essere disgustato da
quello che sta facendo.”Avevi ragione. È più buono di quello animale, ma
questa sarà l'ultima volta!”annuncia pulendo la bocca
quasi con rabbia.
“Ti lascio ai tuoi libri. Vado ad una festa.”dice il vampiro, prima
di lasciarlo solo con la loro vittima.
Carlisle fissa quel corpo triste.
Aro esce dal castello e va alla
ricerca di una festa in cui imbucarsi tra gli ospiti.
Ben presto giunge
davanti a un Palazzo nobiliare.
Non ha bisogno di annunciarsi, quando
entra nella sala da ballo tutti lo guardano curiosi.
Aro sorride gentile.
Non succede spesso di incontrare il Signore Di Volterra fuori dal castello.
La stanza ha colonne bianche, alti muri gialli, un pavimento
in legno lucido e sedute marroni.
I violinisti suonano, animando la sala e dando il ritmo al
ballo.”Signore, posso chiedervi di ballare con me? Non sono molto
brava.”domanda timidamente una donna avvicinandosi a lui.
Il vampiro essendo un predatore affascina le sue prede, poi le
dissangua.”Sì. Vi aiuterò, è facile!
Tuttavia, posso farvi vedere una cosa più tardi?”domanda
ammaliante.
Lei non può che annuire, incantata dal
suo cavaliere.
Finito di ballare vanno sul balcone.
Aro siede con lei
sulla panca di marmo.”Voi siete Aro, il Signore Di Volterra... io mi chiamo Sulpicia. Vivo qui.”
“Questa è per voi, c'è lo stemma della mia casata.
Vi piace?”dal collo l'aristocratico vampiro sfila la propria
collana: il ciondolo è a forma di V.
Gliela
da posandola nel palmo aperto della dama. Sulpicia fissa quell'oggetto
ammirata.”Molto! La porterò sempre con me per ricordarvi!”
“Oh... io vi ricorderò per sempre nei miei pensieri...
così...”prende la mano della ragazza e vede i suoi
pensieri.
PASSATO.
Rimango orfana perché la mia famiglia muore in un incidente...
FUTURO.
Sposo Aro, ma qualcuno vuole uccidermi. Ha gli occhi rossi...
Sulpicia sentendo la pelle della mano fredda rabbrividisce.
Aro tocca i suoi capelli biondi dolcemente.
L'amore che quel vampiro cercava da secoli lo trova in Sulpicia... è
sorpreso da quell'incontro insperato e ancora di più dai suoi improvvisi
sentimenti per la bella dama.
Non è certo solo il suo aspetto ad averlo
rapito, ma il fatto che lei sia una giovane indipendente, forte e allo
stesso tempo gentile, una nobildonna fuori dal comune.
Prima o poi dovrà
dirle tutto.
Riuscirà Aro a farsi sposare da lei? Le loro vite rimarranno comunque legate per sempre.
|