Con Gli Occhi Al Cielo

di MattySan
(/viewuser.php?uid=558102)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


"E vola l'anima leggera in questo oceano blu come i miei occhi.
Vola verso una casa che non c'è più, verso una distesa di mondo che io non riconosco più, verso una dimensione a me sconosciuta.
Nell'aria fresca di questa notte, io sento le onde del mare scontrarsi sugli scogli del mio cuore e lasciarsi andare a ciò che è stato ormai fatto.
È successo, è successo...
Un destino che non volevo ma a cui inevitabilmente non potevo sottrarmi.
Per la prima volta nella mia vita mi sono sentito veramente solo ma adesso ho voglia di ricominciare, voglia di tornare a casa, voglia di lottare e sperare.
Un sentimento che mi porto dentro e che vaga nel mio animo, come se venisse trasportato dalle onde.
Un motivo è casa mia, l'altro è Gloria.
Ma so che niente potrà mai funzionare.
Se mi lasciassi andare adesso sarebbe tutto più facile, ma non la darò vinta a quella zebra né tanto meno agli altri.
Nell'aria fresca di questa notte il Leone entra in scena.
E sono io."

 

Alex distolse lo sguardo da quelle stelle, la malinconia era troppa.
Marty stava ultimando i preparativi della sua nuova casa, la zebra alzò lo sguardo sul leone ma niente, nemmeno una minima reazione uscì da quest'ultimo.
Gloria e Melman si unirono alla "festa".

"Non è divertente senza di te".

Queste parole risuonarono nella mente del leone come un eco incessante, ma nel suo cuore egli non vedeva nessuna festa e nessun divertimento, una landa desolata e sconosciuta aveva preso il suo posto.
E lui non gli apparteneva.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3526821