Alec Richard-Siero di Morte

di Praetor
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1939 - 1 settembre - Unima - Austropoli.

Il vento soffiava lieve e silenzioso tra i palazzi della grande metropoli, portando con se il vocio delle persone e l'aroma di caffè emanato dal bar conostropoli, dove Alec si godeva il suo cornetto e il suo cappuccino, il tutto accompagnato dal suo quotidiano preferito "Pokemon times".
Niente poteva disturbare il suo momento di pace, tranne evidentemente un irruento ragazzo castano che si sedette bruscamente di fronte a lui. Alec abbassò leggermente il giornale per vedere meglio con chi aveva a che fare. Lo sconosciuto lo guardò con due occhi vispi e cerulei, abbozzò un sorriso e con tutta la calma e non chalance del mondo, poggiò il suo borsalino di feltro sul tavolo, accavallò le gambe e poggiò un gomito sul tavolino del bar "Bella giornata vero?" Esclamò raggiante guardando il cielo .
Neanche aspettò una risposta che subito riattaccò a parlare col suo tono gioviale "Sa, avrei preferito incontrarla in circostanze migliori, ma non sempre si ottiene tutto ciò che si vuole..." Alec continuò a mantenere lo sguardo, neutro, senza esprimere nessuna emozione di sorta. I due si guardarono per un po', occhi castani in occhi azzurri, fu il giovane sconosciuto ad interrompere quello scambio di sguardi tirando fuori dalla sua giacca un lettera ben protetta da un sigillo rosso in ceralacca. La fece passare lentamente e silenziosamente sul tavolo "La ringrazio per questa bella chiacchierata" disse ironico "ma ora la devo lasciare, penso lei sappia dove poter trovarmi, spero di rivederla quanto prima" concluse mantenendo quel sorriso solare sul volto "Arrivederci e buon proseguimento signor Richard!" Lo salutò alzandosi dalla sedia e mischiandosi tra la folla di gente che percorreva le strade della capitale di Unima.
Alec rimanendo sempre nella stessa posizione, fissò per un po' la lettera, per poi posare il giornale sul tavolino e rompere con le unghie il sigillo in ceralacca.
Lesse il contenuto della lettera impassibile.
Dopo un paio di minuti sbuffò e scrisse velocemente qualche appunto sul suo fidato taccuino e distrusse la carta macchiata dall'inchiostro in tanti pezzetti, gettandoli a caso nel posacenere di vetro accanto al giornale.
Recuperò giacca, valigetta e cappello e si alzò dal tavolo lasciando una banconota da dieci pokèdollari come conto e si allontanò a passo tranquillo.
Poco dopo un cameriere prese i piattini sporchi, pulì la ceneriera e prese i soldi, per poi dare un rapido sguardo alla prima pagina del giornale. Il titolo in prima pagina recitava "Kanto invade Jhoto: Unima è in guerra"



Angolo autore

Benvenuti in questa nuova storia (stranamente non a OC). Non mi dilungherò molto, ma volevo solo avvertirvi di un piccolo "gioco" che ho inserito nella storia. Ho aggiunto molte citazioni e riferimenti ai fatti realmente accaduti nella seconda guerra mondiale e riferimenti alla storia Pokémon in generale. Chiunque riuscirà a trovarli (sono un po' in tutti i capitoli, tranne che nel prologo) vincerà un biscotto, la mia ammirazione e verrà citato alla fine del capitolo dopo.
Detto questo, saluti dal vostro ✋Alextheboss✋




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