Capitolo
XXII
Finalmente
erano al riparo nel garage di Villa Haruno.
Per
tutta la durata del tragitto, Sakura non aveva fatto altro che tremare
e stringersi forte a Sasuke.
I
forti tuoni e gli accecanti lampi non l’avevano di certo
aiutata a mantenere la calma.
Quegli
impetuosi e violenti temporali estivi la terrorizzavano ancora come
quando era bambina.
“Sei al sicuro ora,
fifona” le disse l’Uchiha divertito,
mentre si toglieva il casco e con le mani si scompigliava i capelli.
L’Haruno
provò a rispondergli prontamente ma le parole le morirono in
gola , vedendolo bagnato e bellissimo con i vestiti attaccati al corpo
per via dell’abbondante pioggia presa che gli segnavano
perfettamente il fisico statuario.
“Per la cronaca, avevo
solo freddo. A proposito, grazie per la giacca”
trovò subito dopo la forza per rispondergli.
“Dovere. Pronta
per l’ultimo scatto sotto il diluvio?”
“Mia madre ci
ucciderà quando ci vedrà entrare in casa conciati
così!”
“Allora, dammi
la mano e non lasciarla per nessuna ragione al mondo. Al mio tre,
corriamo. Uno … due … tre!”
Sasuke
la trascinò velocemente fuori ed insieme percorsero mano
nella mano gli ultimi metri che li distanziavano dal calduccio della
Villa.
Impercettibilmente
Sakura si trovò a ridere divertita e spensierata,
contagiando anche l’attore.
Inutile
dire che una volta entrati a casa, gli occhi sbigottiti dei pochi amici
e parenti rimasti al ricevimento furono tutti indirizzati a loro che
incuranti continuarono comunque a correre freneticamente su per le
scale.
In
quel momento, la ragazza aveva la mente libera da qualsiasi pensiero.
Vedeva
solo la sua mano intrecciata in quella del giovane e si lasciava
guidare e cullare da lui e dal suo buon profumo.
Erano
anni che non si sentiva così libera, felice.
Senza
neanche accorgersene, la porta della sua cameretta si chiuse dietro di
loro.
L’Uchiha,
come promesso, era riuscito a portarla in salvo ed ad aiutarla di
nuovo.
“Vai al bagno,
asciugati. Ti aspetto qui” le disse gentilmente.
“Non se ne parla
proprio. Vieni dentro con me”
controbatté, arrossendo. “Cioè ti
sei bagnato più di me. Rischi davvero di ammalarti se non ti
asciughi subito e ammalato non mi sei di alcun aiuto”
“Posso veramente
entrare con te senza correre il rischio di ritrovarmi sommerso da
questi cosi?” domandò sarcastico,
tirandole addosso il primo orsetto di peluche che aveva trovato
sottomano.
“Sì,
cretino. Guarda che non avrai la fortuna di sentirtelo ripetere due
volte.”
Con il
suo solito sbuffo di approvazione, Sasuke la seguì in bagno
ed iniziò ad asciugarsi i capelli con
l’asciugamano.
Sakura
velocemente accese il phone ed iniziò a passarselo
indistintamente su ogni parte del corpo.
Quando
il ragazzo riemerse dal morbido ed avvolgente tessuto, si
fermò a guardare l’Haruno totalmente rapito dai
suoi morbidi, femminili e delicati gesti.
“Scusami, ora te lo
presto” fece uscire colpita il primario,
ricambiando lo sguardo.
Sasuke
si alzò di scatto dal bordo vasca sul quale era appoggiato e
le tolse di mano il phone, spegnendolo e la prese e strinse fra le sue
possenti ed ancora bagnate braccia.
Sakura
temette di svenire. Ma non fu affatto così.
Velocemente
l’attore posizionò la sua mano fra i capelli rosa
e umidi di lei e la baciò all’istante,
profondamente.
Nessuno
dei due aveva intenzione di fermarsi, spaventati all’idea che
di lì a poco qualcuno o qualcosa avrebbe potuto interrompere
tutto e spezzare la magia.
Entrambi
avevano il respiro corto e le mani impegnate a strapparsi i vestiti
zuppi di dosso, fino a che Sakura non cominciò ad
accarezzargli il petto muscoloso.
La
ragazza chiuse così gli occhi, perdendosi nella pelle
morbida e fredda della sua schiena e giù fino
all’elastico dei suoi boxer neri.
Sasuke
le tolse il reggiseno con impazienza e le stuzzicò i
capezzoli già turgidi.
Si
mise poi in ginocchio baciandole ogni centimetro quadrato del ventre,
leccandola fino all’orlo della brasiliana già
bagnata.
La
giovane urlò con le mani aggrappate ai suoi capelli corvini
e con le ginocchia che le tremavano.
L’Uchiha,
a quel punto, la prese dolcemente in braccio e
l’adagiò sul letto, liberandola anche degli slip.
Subito
dopo cominciò a baciarle l’interno delle cosce.
In
preda ai gemiti, Sakura trovò la forza per poggiarsi sui
gomiti, spinta dal desiderio di vedere la sua bocca che si avvicinava
avidamente al suo sesso, la sua lingua che si preparava ad entrare
dentro di lei.
Quando
lo fece gemette di piacere, urlando il suo nome, stringendo forte il
copriletto tra i pugni, fino a raggiungere un orgasmo così
potente, così intenso.
Spinta
dalla passione, perse ogni inibizione, ogni paura e con sicurezza gli
strappò i boxer di dosso, liberando l’erezione
enorme di Sasuke.
Il
ragazzo non riuscì a nascondere il proprio piacere quando
lei gli prese il membro fra le mani.
L’Haruno
abbassò poi il capo per accoglierlo nella sua bocca ma
l’Uchiha la fermò con un sospiro.
“Non credere che non
voglia” ansimò, “soltanto che sono
così eccitato che non durerei più di qualche
secondo. E prima ho il bisogno di entrare dentro di te. Voglio tutto di
te.”
“Sasuke”
rispose, estasiata dalle sue parole. “Hai i
preservativi?” gli chiese poi sperando con tutta
sé stessa che la risposta fosse positiva.
Sasuke
fece un largo sorriso, mal celando l’imbarazzo.
“A costo di sembrarti
presuntuoso, sì, li ho portati” le
spiegò avvicinando una mano al portafoglio appoggiato sopra
il comodino per prenderne uno e porgerglielo.
Sakura
glielo infilò con cura, massaggiando nel frattempo la sua
erezione, prima di sentirsi spingere sul letto e di averlo addosso in
un contatto così intenso da portarla quasi ad avere un
secondo orgasmo.
Il
ragazzo la baciò con passione, quasi mangiandola. Anzi
divorandola.
Poi le
catturò le mani intrecciando le proprie dita con le sue,
portandole le braccia dietro la testa.
I loro
corpi erano sudati e traspiravano l’odore intenso della
passione da ogni poro.
“Ti prego,
Sasuke. Adesso.”
L’Uchiha
entrò dentro di Sakura lentamente fino a che, con un lungo
gemito, lei non l’accolse in tutta la sua lunghezza.
Era
una sensazione incredibile.
La
ragazza contrasse i muscoli per sentirlo il più possibile.
“Oh,
Sakura.”
Il
ritmo si fece più veloce e più intenso mentre
l’Haruno cominciava ad avvertire la presenza di un secondo
potente orgasmo. Che si anniunciò come
un’esplosione di luci e di colori, portandola ad affondare i
denti nella spalla dell’Uchiha per soffocare le urla.
L’orgasmo
di Sasuke arrivò qualche secondo dopo il suo, al suono del
suo nome.
Crollarono
l’uno addosso all’altro ridendo, bollenti e madidi
di sudore.
“Sembra proprio che
stanotte potrai fare a meno dei peluches”
commentò l’attore sarcastico. Poi la fece rotolare
sopra di sé. “E’
stato straordinario” le disse guardandola negli
occhi.
Sakura
sospirò contro il suo petto, languida ed appagata, con il
corpo che ancora le pulsava per il piacere provato.
“Devo
confessarti una cosa…”
“Cosa
c’è adesso?” chiese
preoccupato.
“Oggi, quando
eravamo insieme, mi sono spaventata. Non capivo bene perché
fossi così rapidamente scappato da me dopo quel dolcissimo
bacio. Credevo di non piacerti abbastanza e io avevo ancora
così voglia di baciarti.”
L’attore
si mise a ridere.
“Dico sul serio. Non è
una cosa tanto divertente.”
“Invece lo
è. Guardaci adesso, credo che siamo andati ben oltre le tue
caste e negative aspettative” le rispose
beffardo, fissando avidamente il suo corpo nudo.
Il
primario arrossì vistosamente.
“Cosa credi di fare
ora?”replicò, cercando senza
risultato di coprirsi.
“La doccia con
te.”
Sasuke
la prese in braccio e la portò di nuovo in bagno.
“Avevi tanto freddo,
no?” le sussurrò baciandola.
Sakura
annuì felice di tutto, del suo corpo, delle sensazioni
incredibili che solo quel ragazzo sapeva regalarle e della bella
persona che era in sua compagnia.
Si
avvicinò così a lui, premendo i suoi seni piccoli
e sodi contro il suo petto.
L’acqua
calda che rimbalzava sul suo corpo e sulle mani di Sasuke che le
accarezzavano la schiena le faceva provare un’emozione
straordinaria.
Gli
cinse la vita con le braccia, mentre con le unghie lo graffiava
dolcemente.
Sasuke
tirò la testa all’indietro in preda al piacere.
L’Haruno
allora cominciò a massaggiarlo dappertutto: spalle, braccia
e schiena, giù fino alle cosce.
Lo
fece lentamente, mentre diventava sempre più consapevole
della sua erezione.
Si
inginocchiò, cominciando ad accarezzargli il sesso, per poi
accoglierlo nella sua bocca solleticandone la base con le dita.
L’Uchiha
emise un gemito intenso.
“Ora, tocca a
te” le bisbigliò, mettendola rivolta
verso il muro con l’acqua che le rimbalzava sul viso.
Da
dietro le afferrò un seno con la mano, mentre con
l’altra le stringeva forte i glutei.
Dai
glutei si spostò poi alla schiena, su fino alle spalle e poi
di nuovo giù sul ventre, all’interno delle cosce e
sull’inguine.
“Mmh
… oh … sì!”
“Ti
piace?”
“Da
impazzire.”
Con
calcolata lentezza fece scivolare un dito dentro di lei, stuzzicandole
il clitoride e penetrandola poi con un altro dito.
Sakura
sentì che un altro orgasmo, il terzo, stava per arrivare.
Fu
intenso proprio come gli altri.
Sussultò
pervasa dal piacere.
Gli
spasmi erano numerosi ed ormai faceva fatica a reggersi sulle gambe.
Sasuke
cercò di sostenerla con una mano ma lei scivolò
comunque, facendo perdere l’equilibrio anche a lui.
Caddero
insieme.
“Stai
bene?”
“Sì”
rispose imbarazzata ed ancora piena di desiderio. “E tu?”
“Anch’io. Direi che con
la doccia può bastare così. Sei sempre la solita
imbranata!”
Scoppiarono
entrambi a ridere e continuarono a farlo finché, avvolti
negli asciugamani, uscirono dal bagno dove si strofinarono
l’un l’altro.
Naturalmente
questo li portò di nuovo a toccarsi, a baciarsi e a rotolare
sul letto.
Mettendogli
le braccia al collo, Sakura gli sussurrò parole eccitanti
all’orecchio finché il suo pene divenne duro di
nuovo.
Sasuke
la spinse con forza sul materasso succhiandole appassionatamente i
capezzoli mentre lei gli graffiava la schiena, stringendolo forte.
Il
quarto orgasmo stava per arrivare.
“Voglio guardarti
negli occhi” dichiarò
l’Uchiha prendendola, mentre lei gli cingeva la vita con le
gambe per sentirlo meglio.
Le
scosse di piacere si fecero più intense, più
veloci.
La
vita pulsava in loro e tra di loro. Dura li guidava, inesorabile.
Una
salita martellante verso la vetta.
Il
cuore che batteva ed il corpo teso.
Raggiunsero
insieme l’apice del piacere.
Sasuke,
mormorando il suo nome, si lasciò cadere in lei avvolgendola
con le sue braccia.
Gli
occhi di Sakura si riempirono di lacrime ma le sue gocce salate si
asciugarono senza lasciar traccia.
Erano
anni che non provava più queste fortissime sensazioni
d’amore.
Non
aveva ancora voglia di muoversi quando il ragazzo si spostò,
sistemandosi accanto a lei e mormorando che non voleva schiacciarla.
Troppo
tardi, l’Haruno era già polverizzata. Esplosa in
polvere e non sarebbe mai potuta tornare ad essere come prima.
Appoggiò
così la testa nell’incavo della spalla
dell’attore e in quel momento comprese che fare
l’amore con Sasuke le aveva dato un nuovo ordine.
Tutti
gli elementi della sua vita passata erano lì ma con una
configurazione totalmente diversa, nuova.
Ascoltò
il ritmo del suo cuore finché non si addormentò.
Era
felice. Tremendamente felice.
Note
autrice: Essendo la mia prima fiction non so se il rating della storia
debba essere alzato a rosso o possa restare dopo questo capitolo
nell’arancione. In caso sia necessario cambiare fatemelo
sapere che provvederò.
Fatemi
sapere che ne pensate. Un grazie anticipato a tutti coloro che lo
faranno e a quelli che continuano a seguire appassionatamente Runaway
Candy.
A
mercoledì prossimo, un bacione ValeUchiha07.
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