Titolo:
Coward
Fandom: Durarara!!
Personaggi:
Shinra Kishitani, Izaya Orihara (+ Shizaya)
Words: 700
Genere:
Introspettivo
Rating: Giallo
Note:
Scritta per il drabble event del 14 Settembre 2016, con il prompt: "Shinra&Izaya + Shizaya,
Shinra sapeva che il suo amico spesso scappava, che non era un amare la
razza umana in generale, quanto più il fatto che amando
tutti non poteva amare davvero qualcuno. Per questo gli aveva
presentato Shizuo."
Coward
Izaya
era un codardo.
Shinra lo aveva capito
nel momento esatto in cui il coltello di Nakura gli perforava le carni,
quando Izaya si trovava alle sue spalle con il respiro catturato in
gola.
Aveva cercato di
mantenere la calma, ma le mani continuavano a tremargli
impercettibilmente.
Shinra aveva sentito
il loro fremito sulla pelle mentre lo aiutava a fermare l'emoraggia con
del nastro adesivo, aveva intravisto la paura negli occhi che l'altro
aveva tentato di nascondere e aveva osservato il sorriso sulle labbra
dell'amico quando giurava che avrebbe reso un inferno il resto della
vita di Nakura.
In quel momento, Izaya
aveva iniziato a correre.
E non si era
più fermato.
L'intera faccenda
dell'accoltellamento si calmò abbastanza presto, grazie al
fatto che la famiglia di Shinra non aveva voluto sporgere denuncia.
Tuttavia, Izaya fu costretto lontano da scuola per un po' - girano voci
che abbia passato del tempo in riformatorio – e quando gli fu
permesso di tornare a scuola, il club di biologia era stato
ufficialmente chiuso.
«Ho come
l'impressione che tu mi stia evitando, Orihara-kun.»
Lo aveva trovato sul
tetto a saltare l'ennesima lezione, gli occhi puntati sulla strada
trafficata che passava di lì sotto.
«Andiamo,
Shinra! Perchè dovrei fare una cosa del genere? Ho solo
trovato altro da fare. Puoi andare a farti qualche altro amico, sono
sicuro che con la tua astuzia sarai in grado di ingannare
chiunque.»
Gli rispose, sperando
invano di chiudere lì la conversazione.
Shinra,
però, non aveva alcuna intenzione di lasciar perdere.
Più che
altro perchè la cosa avrebbe reso Celty infelice e lui non
poteva permetterselo.
«Questo non
va bene, Orihara-kun!»
Gli si
avvicinò quasi correndo, lo afferrò per le spalle
e lo costringe a voltarsi verso di lui.
Izaya era sorpreso, le
labbra leggermente aperte e gli occhi un po' più ampi del
solito.
«Se torno a
casa e dico che non sei più mio amico, la mia amata
sarà così dispiaciuta!»
Passarono alcuni
secondi di silenzio interdetto.
Poi un sospiro
rassegnato.
«Sei il
solito idiota, a quanto vedo.»
«Eh?
Perchè? Non sei contento anche tu di avere ancora un
amico?»
Izaya si
scrollò la sua presa dalle spalle e inclinò la
testa verso il cielo.
Sembrava essersi perso
in un qualche pensiero sconosciuto, abbastanza complicato da sfocargli
la vista.
Quando
tornò a guardarlo, c'era un pizzico di follia nel suo
sguardo.
«Te l'ho
detto, no? Amo gli esseri umani, Shinra. Se prestassi particolari
attenzioni a te, come farei ad amare il resto del genere
umano?»
Izaya Orihara amava
gli esseri umani.
O almeno,
così diceva.
Il suo amore,
però, era una mera ossessione.
Anche se Shinra amava
in una maniera contorta e non di certo sana, capiva abbastanza bene che
è impossibile amare un tutto senza distinzioni. L'amore
è un sentimento che prende una persona e la solleva al di
sopra degli altri, ma se uno dichiara di amare tutta
l'umanità, allora è come non essere in grado di
amare nessuno.
Poichè
aveva deciso che Orihara era suo amico, in quanto tale si sentiva in
dovere di aiutarlo.
Celty sarebbe stata
così orgogliosa di lui.
«Si chiama
Heiwajima Shizuo, è il mio amico delle elementari di cui ti
ho parlato. Frequenteremo la stessa classe alle superiori.»
«E
quindi?»
«Voglio
presentartelo prima di iniziare le lezioni!»
«Non mi
interessa.»
«Eh,
perchè? Sono sicuro che diventerete ottimi amici!»
«Non mi
interessa.»
«Va
bene.»
«Bene.»
«Te lo
presento lo stesso, però.»
«Sei
irrecuperabile.»
«Tranquillo,
Orihara-kun. Sono sicuro che saprai trovarlo interessante.»
L'incontro con il suo
amico di infanzia non era esattamente andato come previsto. Tuttavia,
per Shinra andava bene così.
Izaya aveva proclamato
di odiare Shizuo con una passione insolita.
L'odio nei suoi
confronti aveva innalzato Shizuo al di sopra del genere umano e Izaya,
senza accorgersene, si era lasciato intrappolare da quella stessa
umanità da cui aveva cercato di fuggire.
Perchè
l'odio è un'emozione forte che spesso confina con l'amore.
Un giorno, forse, lo
avrebbero capito anche loro.
«Lo
odio.»
«Va bene
così.»
«Sei scemo,
per caso?»
«No, ma va
bene così, perchè se lo odi, vuol dire che
consideri Shizuo-kun in un modo differente dal resto del genere umano.
Non è anche quella una forma di amore,
Orihara-kun?»
|