Morte,pioggia,sangue,luna
e vita
Cammina per le vie della città non curante della
pioggia intorno a lei, testa china per evitare sguardi indiscreti, orecchie
come tappate per non sentire quei bisbigliamenti. cammina sola con le gocce di
pioggia che battevano sulla testa e sul collo, sotto quella criniera di capelli
nero pece c’è un paio
di occhi vitrei da cui scendono
lacrime che si mescolano con la pioggia. Era sera inoltrata e lei cammina
ancora in cerca di un luogo che neanche
lei sa bene qual è , ma ad un certo punto lo vede e un vicolo stretto
senza nessuna finestra e scuro,
reso pi terrificante dalla pioggia che continua a scendere. Ora lei è lì
in quel vicolo con sguardo basso, senza
espressione. infila la mano nella borsa che porta a tracolla e ne tira fuori due
oggetti: una scatola di metallo e un piccolo arnese che sembra un giocattolo
per via delle decorazione tendenti al viola chiaro che ha sul manico, la scatola l’appoggia da una parte del muro invece con l’altro
oggetto che era un coltello si fa un taglio nel dito e inizia a scrivere strani
ideogrammi. Finito il lavoro lo guarda soddisfatta, poi si toglie il giaccone,
che poggia vicino al muro dove ancora si trova la scatola, e si lascia bagnare
dalla pioggia la maglia lilla e attillata, che ha e che con la pioggia fa risaltare
ancora di più le sue forme,si mette seduta sopra il giaccone accanto
alla scatola e con il coltello ancora in mano, poi si scopre la pancia e con il coltello
incide sulla sua pelle nivea di
strani cerchi con all’interno delle strane figure sovrapposte, .Il sangue
inizia a sgorgare della ferita fa male ma ha lei non importa più di
tanto, il sangue è portato via dalla pioggia e va a finire sulla maglia,
sui jeans attillati neri e per terra verso le fognature. Le energie stavano
mancando ma a lei non importava e mentre il sangue continuava a fuoriuscire ed
ha essere trasportato dalla pioggia lei pensava ,nella mente aveva due emozioni
diverse da una parte era rammaricata per quello che aveva fatto, perche sapeva
che elle poche amiche che aveva sarebbero state tristi(o almeno ci sperava) ma
dall’ altra parte era contenta perche erra oppressa dal dolore morale che
gli era stato “riservato” per molti anni che ormai gli aveva
consumato l’ anima. È ancora lì seduta sanguinante sotto la
pioggia ma era non guarda più il vuoto ma guardava verso l’alto e
finalmente dopo molto guardava il cielo con occhi vivi perche sapeva che la sua
morte sarebbe stata la sua rinascita quindi osservava viva il cielo e insieme
alla pioggia che mano a mano diminuiva facendo spazio ad una pallida luna piena
lei sorrideva pensando ai pochi
momenti passata felice e posando la mano sopra la scatola.
Angolo dell’autrice
Fan fiction venuta in menta da
chi sa dove alle 2 di notte è una no sens perche neanche io so perche lo
scritta. spero comunque che vi piaccia!!!
Ringrazio in anticipo chi recensirà la fiction
ma anche chi la legge soltanto
Baci Dana-chan