Io non ho paura di te.

di Its a beautiful day
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"Truly madly deeply I am.
Foolishly, completely falling
" canto mentre mi pettino i capelli.
Questa è una delle canzoni che più preferisco di Zayn è il suo gruppo.
Forse perché un po' rappresenta ciò che io provo per lui.
Mi è rimasta impressa fin dal primo momento che l'ho ascoltata. E fin dal primo momento ho pensato a Zayn mentre la cantavo.
Dovrei mandargli un messaggio? No cazzo, no. 
Non cederò un'altra volta. 
"Giorgia!" un voce mi fa sobbalzare

"Alice!" urlo prendendo in braccio la piccola bambina. È la figlia della sorella di Giulia, e ho sempre amato questa bambina.
I lunghi capelli biondi ricadono sulle sue spalle, mentre due vivaci occhi blu mi guardano

"Come stai?" le chiedo mentre lei mi prende il viso tra le sue piccole manine

"Bene tu?"

"Tutto bene. Che ci fai qui?" le tiro leggermente la guancia 

"La mamma mi ha portata qui" batte le manine

"Allora ci divertiremo parecchio" le faccio l'occhiolino.
Torniamo in camera mia e si siede sul letto. Comincia a pacioccare con il computer mentre io do una sistemata veloce alla camera
"Chi sono?" indica lo schermo appena la musica parte. Riconosco le note di You and I

"Oh, ehm dei cantanti" dico prendendola in braccio

"Sono tutti belli. A parte questo" indica Louis. Scoppio a ridere: sono sicura che se lo vedesse ora, cambierebbe idea

"Hai ragione" concordo e chiudo il computer

"No, voglio vederli" incrocia le braccia sul petto e mette il broncio

"Davvero?" sospiro

"Sì" si imbroncia ancora di più

"Okay" accendo il computer e riapro la pagina. Batte le manine a tempo con la musica, ed è davvero adorabile.
La posizione in mezzo alle mie gambe, in modo che si appoggi con la schiena al mio petto, e insieme guardiamo i video.
Non riesco a trattenere un singhiozzo che fa voltare velocemente la bambina verso di me
"Perché piangi?" i suoi occhi cambiano velocemente, mostrandomi la sua preoccupazione mentre mi appoggia una mano sulla guancia

"No nulla, va tutto bene" la rassicuro accarezzandole i capelli. Mi posa un bacio sulla guancia, e non posso evitare di sorridere.
Continuiamo a vedere i video, e io faccio appello a tutta la mia forza di volontà per non scoppiare a piangere.


Pov. Zayn
"Cosa? Nono, ti prego" Jo è nel panico

"Forza, io starò vicino a te per tutto il tempo" gli sorrido

"Pensi che andrà bene?" mi chiede mentre scendiamo le scale

"Certo, è tua madre. Ti amerà in ogni caso" arriviamo in salotto, e Jo si blocca alla vista di Marie

"Tutto apposto ragazzi?" Marie ci rivolge uno dei suoi sorrisi più belli tranquillizzandoci entrambi. Sì perché in realtà, anche io sono in ansia per Jo

"Mamma devo dirti una cosa" sussurra Jo

"Dimmi tesoro" sua madre si avvicina a noi, con aria preoccupata

"Io, beh, in realtà.."

"Sì?" chiede sua madre

"Sono, sono gay" abbassa lo sguardo. Sua madre all'inizio sgrana gli occhi ma dopo due secondi si riprende e sul suo viso compare un sorriso

"Oh tesoro, va bene. Non c'è nulla di male" lo abbraccia

"Da, davvero?" balbetta Jo, incredulo

"Certo" gli sorride.
Li guardo abbracciarsi, fiero di me per aver convinto Jo a dire tutto a sua madre. Sono così contento che sia andata bene, perché se sua madre non l'avesse accettato avrei rovinato un'altra vita. E non avrei potuto sopportarlo
"Oh Zayn, ho sentito che hanno riaperto gli aeroporti. Puoi partire quando vuoi" la madre di Jo mi dedica una sguardo prima di tornare ad abbraciare il figlio

"Davvero?" esclamo. Corro al piano di sopra, prendendo il computer sulle mie ginocchia.
Digito il sito dell'agenzia di viaggi e prenoto un biglietto aereo per Greenville.
Se tutto va bene, domani sera sarò di nuovo da lei.
"Grazie" Jo compare sulla porta

"E di cosa?" gli sorrido

"Per tutto. Per avermi aiutato, per avermi capito. Non mi sarei mai immaginato un cambiamento simile da te, Zayn"

"Lo prendo come un complimento" rido "Anche io devo ringraziarti. Per avermi ospitato a casa tua, nonostante io mi sia comportato da cazzone, per avermi aiutato a stare meglio quando lei mi mancava e per avermi fatto cambiare idea"

"Ti voglio bene" mi abbraccia "Allora quando parti?" mi chiede

"Domani mattina" fisso il soffitto

"Di già?" sembra deluso

"Sì. Mi dispiace lasciarvi di punto in bianco" 

"Non importa, capisco" mi sorride "Ti aiuto a fare le valige?" 

"Okay" ricambio il sorriso.
E così sto davvero per tornare. Non ci posso ancora credere. Sono così felice di vederla, ma allo stesso tempo terrorizzato.
So che lei mi odia per quello che le ho fatto, e che l'amore che prova per me, ora è oscurato dalla rabbia e dal dolore.
Ho paura che quando mi vedrà, non vorrà nemmeno rivolgermi la parola, e l'idea di un suo rifiuto è qualcosa che non potrei sopportare.





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