Salve a tutti^^
Oggi sono qui per
propormi la mia mia prima One Shot che parla..........va bhe leggete s
eno che bello è.....^_^
spero che piaccia l'ho
scritta in un giorno solo mentre ero a alavoro e non avevo nulla da
fare e così mi sono messa a scrivere ed ecco cosa ne
è venuto fuori...
un altra cosa da far
notare è che il tema e tutto il resto cioè la
festa di primavera è un tema che mi è stato dato
da seguire da un forum perchè questa storia sarebbe per un
concorso e dato che mi piaceva ho deciso di pubblicarla anche qui^_^
Spero che piaccia
............. commentate
Primavera ormai era passata da un mese il caldo si avvicinava pian
piano anche se ogni tanto c’era qualche acquazzone come in
quel momento, stava guardando fuori in veranda la pioggia che cadeva e
bagnava il giardino con le multiple piante in fiore facendo
così girare nell’aria quell’odore di
fiori bagnati.
Era seduta
lì in veranda con una coperta sulle spalle e guardava
scendere quella fresca pioggia di primavera, non gli piaceva la pioggia
perché la deprimeva ma da quando si era trasferita a Los
Angeles con la famiglia e aveva cominciato a sentire della musica
provenire dai suoi vicini di casa conosciuti tempo indietro le faceva
passare quella malinconia, come in quel momento la musica dolce che
usciva lenta e melodiosa da una chitarra suonata da uno dei figli dei
vicini le faceva passare tutto anche nei momenti peggiori di nostalgia.
Lei continuava a
sospirare con quel sottofondo di musica quando vide uscire un ragazzo
dalla casa con un ombrello e una sacca e posare una piccola busta in
ogni cassetta delle lettere del vicinato compresa la sua; dopo che lo
vide passare alla casa successiva si alzò da
dov’era e decise di vedere cosa conteneva quella busta.
La prese prima
di bagnarsi troppo e tornò dove prima per sentire ancora
quella musica che adorava tanto e rigirandosi tra le dita quella busta
elegante di color crema e con i contorni dorati, decise di aprirla e di
far uscire un cartoncino dello stesso colore con una scritta elegante
fatta a mano quasi con inchiostro nero che risaltava; il biglietto
diceva poche parole ma concise.
“Gentili
vicini,
Dato l’arrivo della primavera la nostra famiglia ha deciso di
festeggiare con voi una sera della prossima settimana con un ballo in
giardino.
Vi aspettiamo sabato prossimo alle 21.00 di sera.”
La settimana
dopo un ballo in giardino dei suoi vicini per festeggiare la primavera
che era arrivata, ma in quel momento aveva pensato subito che in quella
occasione avrebbe potuto rivedere lui che ogni giorno lo sentiva
suonare la chitarra e che lo ammaliava ma poi il suo pensiero passo
alla pioggia che cadeva e sperava che quella sera non piovesse con
tutto il suo cuore perché voleva vederlo.
Anche quella
settimana era passata e come aveva sperato quella sera non pioveva, ma
tre giorni prima aveva piovuto tutto il giorno togliendole la speranza
ma poi le ritornò subito vedendo il giorno dopo il sole che
stava asciugando la pioggia caduta il giorno prima; si stava preparando
per uscire e andare dai vicini.
Aveva deciso di
indossare un vestito con le spalline sottili che stringeva a fascia il
seno di colore nero per poi allargarsi e cadere libero e sciolto fino
all’inizio delle ginocchia con dei tessuti che partivano da
sotto la fascia più trasparenti di tull bianco argentato che
avevano come sottofondo sempre un tessuto nero come la fascia, ai piedi
dei sandali che le coprivano i piedi per intero lasciando fuori solo le
dita con un po’ di zeppa neri con il bordo bianco e un
cuoricino sul fianco; per finire i suoi capelli erano lisci e liberi
solo fermati da un semplice cerchietto nero lucido e per finire i suoi
gli avevano detto di prendere qualche cosa per coprirsi così
aveva messo un copri spalle a maniche corte bianche.
Arrivati il
giardino era proprio organizzato bene, era pieno di tavolini con sedie
e con delle candele in centro tavola posizionati lungo il bordo poi al
centro c’era un tavolo con varie cibarie e bibite sicuramente
preparate dalla padrona di casa con grande maestria, appesi tra un
albero e l’altro varie file di lanterne di carte bianche con
qualche festone attaccato ogni tanto; ma la cosa che la
colpì maggiormente era il gazebo di legno con delle candele
sul bordo in alto per ogni spigolo e dei fiori invece sul corrimano e
su tutto il balconcino di vari colori che sembravano in bocciatura
alcuni invece altri erano già aperti e profumavano
l’aria.
Decise di
sedersi lì in tranquillità, tanto oltre a lei e i
figli dei suoi vicini non c’era altra gente della sua
età così visto che non li aveva visti decise di
mettersi lì in disparte, stava guardando il cielo quando
sentì dei passi sul legno del gazebo che le fece abbassare
gli occhi e vedere il piccolo dei fratelli che le stava sorridendo.
“
Ciao ”
“
Ciao come mai qui tutta sola? ”
“
Così...sai non vi avevo visto così mi sono
rifugiata qui. Tu invece? ”
“
Io sto scappando dal fratellone perché vuole torturarmi con
il solletico... posso nascondermi qui con te? ”
“
Ce.... ”
“
E no fratellino non ci si può nascondere da una ragazza
carina per poi sfuggire dalla mia tortura del solletico “.
Lei non aveva
fatto in tempo a rispondere che era stata bloccata dalla voce di
un'altra persona che prese in braccio il piccolo per metterlo a sedere
sulle sue spalle e poi posare gli occhi su di lei e incontrarli con
quelli della ragazza.
Era lui il
ragazzo che suonava la chitarra ogni giorno e che l’aveva
stregata con i suoi stupendi occhi.
“
Ciao. Come va? ”
“
Ciao. Io tutto bene non mi lamento. Dai vieni andiamo di là
che ci sono i miei fratelli che ci aspettano ”
Per poi porgerle
una mano per alzarsi da dov’era seduta e lei accetto
più che volentieri perché dopo che lei accetto
non lo lasciò nemmeno quando erano finalmente arrivati dagli
altri fratelli.
“
Ciao ragazzi come state? ”
“
Bene grazie ma che fine avevi fatto io sto morendo di fame adesso
perché avevamo deciso di aspettarti ”
“Dai
smettila sei sempre il solito fratello comunque andiamo prima che
questo ci lascia la pelle per la fame “.
“
Ah ah... spiritoso fratello ”
Nel frattempo
finché i due si battibeccavano gli altri tre dietro se la
ridevano nel vedere la scena, per poi lei abbassare lo sguardo e vedere
che lui le teneva ancora la mano e arrossì per poi farglielo
notare.
“
Scusami ma mi stai tenendo ancora la mano ”
“
Mmmm........... si perché ti da fastidio?? ”
“
No ecco... io... lascia perdere andiamo a mangiare ”
Disse arrossendo
per poi arrivare al tavolo dove gli altri avevano preso posto anche per
loro e anche del cibo, arrivati si sedettero e si misero a parlare e a
mangiare e una volta finito cominciò a sentirsi in
sottofondo una dolce musica da ballo.
“
Ti va di ballare? ”
“
Come scusa? ”
“
Ti andrebbe di ballare con me?? ”
“
Si certo ma non sono bravissima ti avviso ”
“
Non ti preoccupare tu appoggiati a me e lasciati guidare e vedrai che
andrà tutto bene”
Disse per poi
prenderla per mano e avvicinarsi al centro del giardino libero e
stringere la ragazza a lui per poi cominciare a muoversi a ritmo di
musica; per lei era come un sogno stava ballando con il ragazzo che le
piaceva tanto che decise di appoggiare la testa sulla spalla di lui e
chiudere gli occhi per assaporare meglio il momento.
Finita la
canzone lei non si era accorta che altre coppie stavano ballando vicino
a loro, lui la stava guardando dolcemente e la prese per mano per
allontanarsi da tutta quella gente e andare a sedersi tranquilli al
gazebo.
“
Come mai siamo venuti via?? ”
“
Devo dirti una cosa importante e volevo essere da solo con te
”
“
Certo dimmi ” disse imbarazzata
“
Vedi Jessica è da quando ti ho visto per la prima volta
quando ti sei trasferita qui che ho sentito qualche cosa scattare
dentro di me e ogni volta che non ti vedo mi manchi da morire e mi
metto a suonare pensando a te. Jessica mi sono innamorato di te, ti
vuoi mettere con me?? ”“
Devo confessarti una cosa ”
“
Si certo dimmi ” era lì
impaziente che stringeva le sue mani con quelle di lei e la guardava
negli occhi aspettando la risposta di lei
“
Io ogni giorno ti ascolto suonare la chitarra e rimango ammaliata ogni
volta dalla tua musica e anchio come te ho sentito come una scintilla
la prima volta che ti ho visto quindi.............Si Kevin voglio
mettermi con te ”
“
Davvero?? ”“ Si
”
“
Mi stai rendendo così felice lo sai ”
Disse
abbracciandola forte a se e poi posare le sue labbra insieme a quelle
della ragazza e scambiandosi così un dolce bacio pieno
d’amore per poi abbracciarsi a vicenda e appoggiare lei la
testa sul petto di lui e sentendo il suo cuore che batteva per lei e
nel frattempo quello di lei per lui.
I pensieri di
lei si persero in quel momento perché passarono tutta la
serata che rimaneva così abbracciati con il profumo di fiori
intorno, ma di una cosa era sicuro che quella era la più
bella festa di primavera della sua vita e non se sarebbe mai scordata.
“
Grazie primavera ”
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