Gioco mortale

di Atenah
(/viewuser.php?uid=882280)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Una dolce Melodia risuona nel salotto della casa al numero 221b di Baker Street a Londra. La melodia viene da un violino, uno Stradivari. Sherlock Holmes, il più grande detective di tutti i tempi, è in piedi in mezzo alla stanza e suona. Suona l'ultimo addio per lei. Irene Adler. Era morta, assassinata, come lui l'aveva previsto. Lei non aveva voluto ascoltarlo e ora era morta. Non c'era stato un funerale… in fondo lei era una criminale. Ma Holmes, anonimamente, aveva pagato la bara e il posto nel cimitero. La bara era nera ed era stata ricoperta di rose rosse. Il consulente privato si ricordava ancora fin troppo bene il suo corpo pallido nel mortuario. Era bellissima come al solito. Forse non era stato proprio amore quello che avevano provato l'uno per l'altra, ma era stato più il fatto di sapere che c'erano l’un per l'altra. Si erano divertiti a scappare e a prendersi a vicenda. Avevano giocato ad un gioco, un gioco pericoloso. Che infine avevano perso entrambi.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3550087