7:00. L'ora che qualsiasi studente medio maledice ogni mattina.
Devo già alzarmi? Che palle. Allungo la mano verso il comodino. La mia barretta di cioccolata è lì, dove l'avevo lasciata ieri sera.
Mi sto distruggendo di studio, il cioccolato è l'unica fottuta cosa che mi tiene in vita.
Devo superare Near, devo diventare come L. Il pensiero che ho in testa ogni giorno, tutti i giorni.
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“Ehy, Mello, dormito bene?”
Allora è una condanna.
“Misa, lasciami in pace, per l'amor di Dio.”
“Sei proprio un musone, non ti fa bene stare sempre da solo!”
Non rispondo nemmeno. Tanto è inutile parlare con lei. È una delle tante, una delle povere illuse che provano a legare con me.
In fondo, nessuno mi merita. Nessuno è alla mia altezza, e nessuno lo dovrà mai essere.