Caro
piccolo fiore…
Guardo una foto, ne accarezzo la
superficie e mi sento male.
Il tuo sorriso è
così dolce, sincero, innocente e semplice.
Piccolo fiore perché sorridi in quella foto?
Cos’era che ti dava la voglia di
sorridere e regalare al mondo troppo crudele quel dolce sguardo
innocente?
Piccolo fiore non so cosa dire perché appena guardo una foto
percepisco un
dolore all’imboccatura dello stomaco e mi sento tanto sciocca
ora che carezzo
quella tua dolce foto.
Il mio dolore è come una
stretta al cuore. Quelle tue
piccole mani paffute che si tendono verso di me. Piccolo fiore
perché mi volevi
così tanto? Dimmi solo una cosa, non riesco solo a capire
perché hai illuminato
la mia vita e poi te ne sei andato via.
Sei entrato a passi lenti nel mio
amore, facendoti sfondo
della mia vita e poi improvvisamente ne hai acquistate le redini. E
tutto il
mio mondo girava attorno a te. Piccolo fiore perché sei
venuto tra le mie
braccia se sapevi che Dio ti avrebbe strappato dal mio abbraccio
così presto?
Non è giusto, non posso
accettare che la tua presenza sia
volata via dalla mia stretta. Se me lo avessi detto ti avrei fatto
respirare la
mia vita. Avrei sacrificato il mio battito per far pulsare il tuo.
Vorrei vedere il tuo visino dolce
sorridermi mio piccolo
fiore, vorrei vedere le rughette giovanili sulle tue morbide e lisce
guance che
si delineano a sottolineare il tuo bellissimo sorriso, che rasserenava
le mie
giornate.
Eri così piccolo, amore
mio, così fragile. Ti abbracciavo e
tu ti addormentavi con il visino posato sul mio seno. Eri fragile
piccolo
fiore, troppo fragile. Ti avevo ritenuto un incidente, uno sbaglio, eri
arrivato
troppo presto in un matrimonio troppo giovane. Eppure con la prepotenza
di un
uragano sei entrato nella mia vita, hai fatto tremare il mio cuore e ai
rallegrato gli animi di tutti coloro che come me erano gettati in
questo mondo
così ingiusto e violento, che non ti meritava mio piccolo
fiore.
Cosa avevi fatto tu?
Perché Dio ha richiesto così presto la
tua presenza da lui? Tu che tra tutti eri il più innocente,
la tua presenza era
l’unica cosa che brillava in una vita noiosa e cupa.
Ma te ne sei dovuto andare, sei
scomparso spento in un
attimo. Ancora stretto tra le mie braccia, con il visino poggiato
contro il mio
petto amore. Il tuo respiro di era fatto troppo flebile e mentre ti
cullavo in
lacrime tra le braccia percepivo il tuo terrore piccolo fiore. Sapevi
anche tu
che non era tempo di andare via, ma qualcuno ti chiamava più
forte. Il richiamo
era più potente di quello alla vita. Ma non riesco ad
accettarlo mio amato
pulcino, mio piccolo cucciolo, mio dolce bambino.
Cosa sei venuto a fare se sapevi che
mi avresti dovuta
lasciare? Perché mi hai straziato il cuore? Mi hai dato
così tanto per poi
togliermi tutto da sotto gli occhi. Piccolo fiore, voglio stringerti
ancora tra
le braccia, voglio sentirti ridere come solo tu sapevi fare, voglio
riuscire
ancora a guardare i tuoi occhi e scorgervi l’immenso amore di
un bimbo senza
nessuno ambizione, se non quella di ricevere qualche bacio o qualche
coccola.
Gli occhi più puri e limpidi che io abbia mai visto. Tu
così innocente, tu così
privo di colpe, tu così limpido e innocuo.
Sapevo già da tempo che
sarebbe dovuto accadere ma mi
obbligavo a rimandare più tardi quel dannato giorno, eri
troppo fragile piccolo
fiore. Troppo debole per la vita. Ma eri forte nell’animo
amore, allora perché te
ne sei andato? Mi hai lasciato con un vuoto che ho provato non appena i
tuoi
occhietti si sono chiusi per sempre sulla vita.
Ma allora dimmi, piccolo fiore,
perché mi carezzavi, ridevi
e mi guardavi? Perché ti sforzavi di imparare a camminare se
sapevi che non
saresti mai riuscito davvero a far vedere al mondo quanto eri forte con
le tue
gambine belle e piccine, con i capelli corti castani e gli occhi
azzurri
intensi?
Troppo pochi due anni per potermi
saziare di te. Non ci
sarei riuscita ma almeno l’illusione di poterti stringere a
me ancora per altro
tempo era bellissima.
Apro gli occhi e mi ritrovo con il
trucco colato, accasciata
al suolo vicino al mobile dove le tue foto rispecchiano quelli che sono
stati i
due anni più belli della mia vita. Sono passati tre anni da
quando mi hai
abbandonata amore, e ora nel ventre, dove ti ho accolto, dove hai fatto
irruzione mio piccolo fiore sta nascendo un altro bocciolo. Non so se
avrò la
forza per poter tornare a sorridere, non posso pensare di perdere anche
lui,
che come te, è così innocente.
Piccolo fiore…mi manchi,
ogni giorno al mattino, quando apro
gli occhi ho bisogno dell’abbraccio forte del tuo
papà, per poter prendere la
decisione di alzarmi e di non raggiungerti. Manchi a lui piccolo
fiore…non sa
cosa fare e ogni tanto lo trovo a guardare le tue foto con dolorosa
malinconia.
Altre volte lo vedo piangere quando si trova un tuo video tra le mani.
Piccolo
fiore qui manchi a tutti…che passino un giorno, due mesi o
tre anni…potrà
passare una vita ma il vuoto che hai lasciato nelle nostre vite nessuno
riuscirà a colmarlo.
Ti amo…piccolo
fiore…
La tua
mamma…
HopelessGirl’s
corner:
Quella
che scrive la
lettera è Gabriella e il padre è Troy. Spero che
vi sia piaciuta. ^^
HopelessGirl
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