Title: Forever Here Within My Arms
Anime/Manga: Vampire Knight
Pairing: KanamexZero
Disclaimer:
-Purtroppo non possediamo questo fantastico Manga/Anime, ma appartiene a
Matsuri Hino- ndRan
-Anche perché se no sarebbe un yaoi con KanamexZero, IchijouxShiki e
KainxAidou!!!- ndJane
Avviso: One-shot, Shounen-ai
Genere: Angst, Drammatico, Romantico
Note: -Speriamo di non averli resi troppo OOC-
ndRan&Jane
- … - parlato
" … " pensato
Summary: "Per lui ero solo uno scudo per Yuuki, un mezzo per
proteggere la sua ragazza speciale; ma speravo di sbagliarmi.
Speravo di contare almeno qualcosa per lui. Ma le mie speranze vennero
completamente distrutte quella sera."
Forever Here Within My Arms
Zero’s POV
Una fitta lancinante al petto mi costrinse a piegarmi in due dal dolore.
Stavo morendo. Lo sapevo fin troppo bene.
Ma perché la mia vita doveva essere così dolorosamente complicata. Sono
sicuro che qualche Dio lassù si diverte alle mia spalle e gioca a rendere la mia
intera esistenza un vero inferno.
Prima, quando ero bambino, era tutto prefetto. Avevo una famiglia ed ero
felice. Ma poi era arriva lei, Shizuka Hio, e in una nottata mi aveva
portato via tutto ciò che avevo di più caro. I miei genitori, il mio fratellino
… la mia umanità. Per colpa sua ero diventato un vampiro, uno di loro.
Ero diventato qualcosa che odiavo.
Già da allora sapevo per certo che non avrei vissuto a lungo. Sono sempre
stato un Hunter e sapevo bene cosa succedeva se un umano veniva morso da un
Level A e poi non ne riceveva in cambio una costante dose di sangue. Piano piano
sarei caduto nella mia stessa pazzia e voglia di sangue, diventando un Level E,
e infine mi sarebbe toccata una morte lenta e dolorosa.
Quella stessa notte avevo deciso di non legarmi più a nessuno e di aspettare
la mia ora nella solitudine. E se non fossi riuscito a trattenermi e avrei
ferito o peggio ucciso qualcuno, avrei messo la parola fine alla mia vita con le
mie stesse mani.
Ma i miei piani vennero sconvolti da Cross Kaien, che mi trovò e mi portò a
casa sua. Mi presentò una bambina senza memoria; Yuuki si chiamava. Lei senza
farmi troppe domande mi aiutò. Mi parlò con quella voce calma che era un come
balsamo sulle le ferite della mia anima.
La prima volta che mi sorrise decisi che avrei lottato per far si che lei
sorridesse sempre. Non le dissi niente sulla mia condizione e iniziai a
combattere contro la mia trasformazione in vampiro. In poco tempo iniziai a
vederla come la figura materna che quella donna mi aveva brutalmente
portato via.
Tutto sembrava andare bene finché a casa di Cross non si presentò Lui.
Kuran Kaname. Un purosangue come Lei. Nella mia mente lui raffigurava ciò
che mi aveva portato via tutto e per questo, all’inizio, lo odiai.
Ma quando vidi quegli occhi rossi spenti e quasi privi di sentimenti, per un
attimo mi sembrò di stare davanti allo specchio e di vedere il mio stesso
sguardo riflesso nel suo. Quelli erano occhi che indicavano un’enorme perdita,
una profonda tristezza e un immenso dolore.
Per la prima volta dopo mesi mi era sembrato di essere capito da qualcuno, di
non essere più solo. Ma quella sensazione sparì non appena vidi il suo volto
illuminarsi e sorridere mentre parlava con Yuuki. Per un attimo mi ritrovai a
detestarla. Ma solo per un attimo. Le volevo bene come fosse stata davvero mia
sorella. In lei rivedevo il mio fratellino Ichiru e per questo mi sarei preso
cura di lei come avrei fatto con lui.
Quella non fu l’unica volta che Kuran Kaname passò a trovarla. Le sue visite
erano regolari e periodiche. Veniva durante le feste più importanti, ma anche in
giorni non particolari. Io continuavo a guardarlo da lontano sperando di
rivedere quello sguardo per non sentirmi più solo.
Quando fummo più grandi e Cross ci iscrisse alla scuola di cui è preside, la
Cross Academy, mi ero ormai reso conto di essersi innamorato di quel purosangue.
Ma ho sempre saputo che il mio era destinato ad essere un amore univoco. Yuuki
era innamorata da sempre di Kaname ed era alquanto palese che lui la
ricambiasse.
Tutti i giorni ero costretto a vederli flirtare palesemente davanti ai miei
occhi, così qualche volta la mia gelosia prendeva il sopravvento e così mi
intromettevo tra di loro. Ma mentre tutti pensavano che fossi geloso di Kaname,
in realtà lo ero di Yuuki.
Ma una sera sulle scale, la mia voglia di sangue sconfigge la mia volontà. Il
mio corpo non accettava le blood tables e il sangue di Yuuki era davvero
invitante. Lei scoprì il mio segreto nel modo più doloroso.
Da allora niente fu come prima. Ogni volta che lei mi guardava scorgevo
sempre una nota di paura e tristezza nei suoi occhi. Ma nonostante tutto era
arrivata persino ad offrirmi il suo sangue, a sacrificare se stessa, per non
farmi diventare un Level E.
Sapevo che Kaname si era accorto di ciò che stavamo facendo e per questo mi
odiava ancora di più di quanto già non facesse; per questo avevo tentato di
uccidermi con la mia Bloody Rose. Per lui ero solo uno scudo per Yuuki, un mezzo
per proteggere la sua ragazza speciale; ma speravo di sbagliarmi.
Speravo di contare almeno qualcosa per lui. Ma le mie speranze vennero
completamente distrutte quella sera.
Mi ero fatto rinchiudere, consapevole che la mia morte era vicina e che per
sopravvivere il vampiro dentro di me avrebbe ucciso qualcuno per il suo sangue.
Ero pronto, aspettavo quel momento da quattro anni ormai. Poi all’improvviso lui
era apparso.
Mi aveva offerto il suo sangue intoccabile, che mi avrebbe sicuramente
salvato. All’inizio ero incerto, prendere il sangue di un purosangue, il
suo sangue, era un’azione sconsiderata; assolutamente imperdonabile. Alla
fine mi ero deciso, convinto che magari a lui di me qualcosa importasse.
Non lo sto facendo per te, lo sto facendo per Yuuki.
Quella semplice frase aveva completamente distrutto tutto il mio mondo e sono
sicuro, in quello stesso istante, di aver sentito chiaramente il rumore del mio
cuore, già incrinato, andare completamente in frantumi. Secondo lui non contavo
assolutamente niente, non ero neanche degno di vivere, se non fosse stato per
Yuuki.
Kaname non vedendo una mia reazione si era fatto un piccolo taglio sul collo
e a quell’odore il me stesso vampiro non aveva resistito e alla fine avevo
ceduto e bevuto quel nettare proibito. Da allora sono successe tante cose.
Avevo rivisto faccia a faccia colei che mi aveva rovinato la vita. L’avevo
vista morire per mano della persona che amavo. Avevo rincontrato Ichiru, e
l’avevo visto andarsene via di nuovo. Poi era arrivato Kuran Rido. Avevo
scoperto di possedere un potere derivante dal sangue di tre pureblood. Avevo
scoperto la verità su Yuuki e avevo visto Kaname riprendersi la sorella
restituendole i suoi ricordi.
Ed eccoci ora arrivati al presente. Ora che non ho più né Yuuki né Kaname ho
smesso di lottare e ho ripreso il mio piano originale. Aspettare la mia morte in
solitudine. Erano settimane che non uscivo dalla mia stanza. Giorni che non
mangiavo o bevevo. Mesi che non assaggiavo una goccia di sangue.
A tutti i tramonti e le albe guardo dalla finestra le due persone più
importanti della mia vita varcare quel cancello con espressioni felici. Infondo
dovrei essere felice per loro, ma non ci riesco. Soffro a vedere la persona che
amo, amare colei che ho sempre considerato come una sorella.
Spesso sogno la morte di Yuuki e una vita felice insieme a Kaname. Poi mi
sveglio e mi vergogno di me stesso. E piango. Piango, perché è l’unica cosa che
posso fare mentre il dolore lancinante mi accompagna ogni minuto, ogni secondo
di questa mia inutile esistenza.
Ora sono seduto per terra, la schiena poggiata alla sponda del letto. La mia
Bloody Rose stretta nella mano destra. Ormai ho preso la mia decisione. Questa
sarà la mia ultima notte. Ma non voglio porre fine alla mia vita nel buio di
questa stanza.
Nel momento stesso in cui il proiettile argentato mi colpirà e il mio corpo
diventerà cenere, sarò nel bel mezzo della tempesta che ora si sta abbattendo su
questa terra, in modo che i miei resti vengano dispersi senza lasciare traccia
del loro passaggio. Come se non fossi mai esistito. Chissà quanto ci metteranno
a capire che sarò morto.
Con un sorriso ironico a fatica mi alzo e con calma esco dalla stanza,
percorro il corridoio e in pochi minuti l’acqua e il vento gelido mi colpiscono
senza pietà. Sono circa le undici di sera, la Day Class sta dormendo mentre la
Night Class sta facendo lezione. Nessuno dovrebbe notarmi mentre mi
allontano.
Sono finalmente arrivato in una radura nel bosco della scuola. Fa talmente
freddo che non sento più nessuna parte del mio corpo e il dolore alle membra si
è congelato insieme alla mia pelle. Alzo la mia amata pistola puntandola alla
tempia destra. Chiudo gli occhi volgendo il viso al cielo. Mille gocce mi
colpiscono il volto.
Sono pronto, sto per premere il grilletto, quando alle mie spalle avverto una
presenza che mi costringe a fermarmi. Dannazione. Fra tutte le persone
proprio lui doveva seguirmi fino a qui? Con calma abbasso la pistola e mi volto,
consapevole di chi si trova alle mie spalle.
Kuran Kaname
Kaname’s POV
Correvo nella pioggia incessante. Non avevo preso un ombrello mentre uscivo
dall’edificio. Ciò che avevo percepito poco fa mi aveva costretto a correre
immediatamente fuori dall’aula.
Stavo tranquillamente seguendo la lezione con gli altri membri della Night
Class quando all’improvviso avevo percepito Zero fuori dall’edificio. Quella
sensazione mi aveva colpito perché erano mesi che non avvertivo la sua presenza,
e il fatto che ora l’hunter fosse fuori nel bel mezzo della tormenta non era
certo una cosa positiva.
Quel ragazzo mi aveva colpito sin dal primo momento, quattro anni fa. Non
solo per i suoi caratteri fisici, più unici che rari avrei osato dire, capelli
argentati e occhi di un raro e bellissimo lilla. Ero convinto che dietro a
quella facciata da duro e perennemente arrabbiato c’era un ragazzo insicuro,
timido magari e con tanto bisogno di amore e affetto.
Lo sapevo perché noi due siamo sempre stati simili. Entrambi avevamo
sperimentato il dolore di una grave perdita. Io era stato fortunato, ora potevo
abbracciare la mia amata sorellina. Ma ogni volta che stavo con lei
inevitabilmente pensavo a come potesse sentirsi Zero, dopo essere stato tradito
dal proprio fratello, dal proprio gemello; cosa aveva provato a dover
combattere contro l’altra parte di se stesso. Lui era solo.
Io potevo ricevere da Yuuki l’affetto di una famiglia. Ma non mi bastava. Non
più. Agognavo a qualcosa di più profondo, quell’amore incondizionato che
sembrava esistere solo nelle favole che si raccontano ai bambini. Eppure io
provavo quel sentimento per una persona. Un testardo prefetto sempre
imbronciato.
Più di una volta avevo voluto avvicinarlo. Più di una volta avevo voluto
parlargli. Più di una volta avevo voluto cercare di entrare nel suo cuore. Ma
ogni volta mi ero fermato. Ho sempre creduto che Zero fosse una persona gentile
e premurosa, che nonostante ciò che gli era successo aveva ancora un’anima pura
e immacolata.
Mentre la mia anima era ed è tuttora macchiata di rosso sangue. Se mi
avvicinassi troppo potrei macchiare le sue candide ali. Temevo di cancellare per
sempre quei rari sorrisi che gli avevo visto rivolgere a Yuuki. Ah, quei sorrisi
erano la cosa più bella che avessi mai visto. Così rari. Così preziosi.
Odio quella donna per aver portato via quei sorrisi dal suo volto e per
avergli dato una vita di sofferenza. Zero non si meritava questo, affatto. Lui
merita tutto il bene di questo mondo. Ed ogni volta che ripenso alla purosangue
mi ricordo di non essere stato ne il primo a morderlo ne il primo ad avergli
donato il sangue. E questo mi fa infuriare.
Zero è mio. Nessuno può permettersi di portarmelo via. Ho questa brutta
sensazione che se non chiarisco le cose con lui in questo momento, dopo non avrò
un’altra occasione.
Così continuo a correre. Ormai ci sono, lo sento chiaramente vicino. La mia
corsa finisce quando arrivo in una radura nel bosco. E lo vedo. È immobile nel
centro dello spiazzo, i vestiti fradici, occhi chiusi ma rivolti al cielo. La
sua amata Bloody Rose stretta nella mano destra.
Nonostante tutto è sempre l’essere più bello che abbia mai visto. Non si è
ancora accorto della mia presenza. Un brivido mi percorre tutto il corpo quando
lo vedo alzare la pistola e puntarsela alla tempia. Faccio uno scatto avanti
inconsciamente, nella mia testa solo una cosa
Zero! NO!
No One’s POV
-Cosa ci fai qui?- Chiese l’hunter con un tono talmente gelido da far
rabbrividire il purosangue
-Potrei chiederti la stessa cosa- ribatte Kaname -Cosa stavi cercando di
fare?- Chiese anche se sapeva fin troppo bene qual’era la risposta
-Eheheh- Rise Zero senza vero sentimento -Non è chiaro?- Aggiunse mentre
aumentava la presa sulla pistola
-Non te lo lascerò fare!- Gridò quasi il purosangue, spaventato dalla
prospettiva di una vita senza l’Hunter. Nei suoi occhi c’era una chiara
determinazione a non lasciarlo andare. Zero chiuse rabbioso gli occhi
chiedendogli
-Perché? Perché ti interessa tanto tenermi in vita. A te no te ne frega
niente di me. Sarebbe meglio per te se morissi qua, ora- Kaname fu sorpreso dal
sentire una nota di disperazione (speranza?) nella sua voce. No, non
poteva essere
"Non è vero. Lo amo così tanto. Vorrei dirglielo, ma non posso. Non sono più
tanto sicuro di riuscire a reggere un suo rifiuto" Invece gli disse solo -Perché
Yuuki sarebbe triste- Gli occhi di Zero si riempirono di delusione e dolore
-È sempre Yuuki. Yuuki di qua, Yuuki di la. È per Yuuki, Yuuki sarà triste …
BASTA. Non ne posso più. Per quanto le voglia bene, non posso basare la mia vita
su di lei- Kaname era sorpreso
"Allora non …" -Ma non la ami?- La sua espressione tradiva una grande
confusione
-Sì, ma solo come una sorella! Se ora morissi sarebbe triste, sì, ma poi …
poi sigh t-tu sa-saresti sigh c-con lei, sarebbe sigh
f-felice e sigh al si-sicuro- Disse con lo sguardo basso e le mani chiuse
spasmodicamente a pungo "Tutte cose che io non potrò mai avere, men che meno da
te"
Kaname spalancò gli occhi al notare l’esile figura davanti a se essere scossa
da spasmi e da inequivocabili singhiozzi. In quel momento sapeva che non solo la
pioggia bagnava quelle pallide guance. Si maledisse per essere arrivato al punto
di farlo piangere.
Silenzioso ma rapido si portò davanti all’argenteo e pose le mani sulle sue
spalle, costringendolo a guardarlo negli occhi
-Allora perché stai piangendo?- Il purosangue si sentì affogare in
quell’immenso mare di lilla reso scintillante dalle lacrime. I suoi occhi erano
spalancati, come se si fosse reso conto solo in quel momento di star piangendo e
di essere scosso dai singhiozzi
-La-lasciami- Protestò debolmente Zero -T-ti prego … sigh, Kaname- Ma
non lo lasciò, anzi aumentò la presa su di lui
-No. Dimmelo- Doveva, voleva, scoprire la verità. Se s’era anche solo
una piccola remota possibilità di essere ricambiato … non avrebbe esitato a
raccoglierla -Zero!- Il suo tono sembrava disperato …
-Dannazione! Perché ti amo, Kaname!!!- Esplose il più piccolo gridando. La
verità colpì alla sprovvista il purosangue. Non si aspettava di certo una
confessione, così su due piedi, nel bel mezzo di una gelida tempesta. Sconvolto
lasciò inconsciamente la presa sul ragazzo che scivolò a terra come se fino a
quel momento fosse stato in piedi solo grazie a Kaname
"È tutto finito. Ora che gliel’ho detto mi sento più leggero e in pace con me
stesso. Adesso posso finalmente morire in pace" Pensò portandosi lentamente la
pistola alla tempia.
Kaname nello stesso istante in cui aveva sentito quelle parole lasciare la
bocca del ragazzo si era dimenticato di tutto: della tempesta, di Yuuki, di
essere un purosangue … tutto. In quel momento era solo un ragazzo che aveva
ricevuto la conferma a tutte le sue domande. La persona più importante della sua
vita gli aveva appena detto, urlato, di amarlo. In quel momento era
l’essere più felice della terra. Ora doveva solo dirgli che era ricambiato e
tutto sarebbe andato per il verso giusto. Vivo come non mai, abbassò lo sguardo
verso il più piccolo, ma il sorriso che gli era sorto spontaneo sul volto si
gelo nel momento in cui vide la Bloody Rose premuta contro la tempia
dell’Hunter, il dito pronto a premere il grilletto.
-NO!-
Gridò disperato. Senza pensarci si era gettato sul ragazzo che in mezzo
secondo si era ritrovato sdraiato per terra, un corpo caldo premuto contro il
suo, due forti braccia a stringerlo. E due morbide labbra sulle sue.
"C-Cosa? M-mi sta baciando?" Zero rimase immobile con gli occhi
spalancati per lo stupore. Kaname, non sentendo nessuna reazione da parte
dell’altro, si staccò a malincuore, leccandosi le labbra per assaporare ancora
un po’ del suo sapore. Si maledisse quando vide i suoi occhi lilla sbarrati.
Dannazione doveva averlo spaventato a morte. Baciarlo così all’improvviso non
era stata forse la cosa più giusta al momento ma … desiderava farlo da troppo
tempo per potersi trattenere ancora
Cercò di accarezzargli una guancia per rassicurarlo, ma questi girò di scatto
la testa di lato, sottraendosi così al suo tocco. Il suo sguardo pieno di
dolore.
-Non pensavo fossi così crudele. Davvero, prenderti gioco di me su questo, è
davvero crudele- La voce tremava e i suoi occhi minacciavano di riempirsi di
nuovo di lacrime.
-Cos? No Zero! Non mi sto prendendo gioco di te- Pensava davvero questo?
-Allora perché l’hai fatto?! A te non ti importa niente di me!- Ribatte
deciso. Sembrava esserne davvero convinto.
-No, smettila di ripeterlo. Non è vero che non mi importa di te, non è vero
che ti sto prendendo in giro- Si guardarono negli occhi per infiniti secondi e
Zero si sorprese a trovare i suoi occhi rossi così sinceri
-A-allora cos…- Lo sguardo del purosangue si addolcì mentre pronunciava le
fatidiche parole
-Perché ti amo anch’io, Zero- L’argenteo era stupito. Aveva sentito
correttamente? Aveva davvero detto …
-Non è vero- Rispose con tono assente, mentre assimilava ancora le parole
sentite. Non poteva essere vero, giusto?
-Certo che è vero!- Ribatte quasi indignato. Metteva forse in dubbio i
sentimenti che provava per lui? -Te lo ripeterò finché non ci crederai- Questa
volta gli si avvicinò con calma, fino a che i loro visi non furono a pochi
centimetri di distanza. Lo guardò negli occhi, sperando di trasmettergli tutto
l’amore che provava per lui -Ti amo- Gli sussurrò prima di avvicinarsi ancora e
finalmente congiungere le loro labbra.
Questa volta Zero ricambiò il bacio permettendo alla lingua del purosangue di
incontrare la sua. Fu un bacio dolce, ma allo steso tempo pieno di desiderio
troppo a lungo represso. Continuarono fino a che non furono a debito d’ossigeno,
anche se fu difficile staccarsi quando si erano finalmente uniti -Ti amo- Disse
Kaname in un sussurrò direttamente nell’orecchio dell’argenteo, provocandogli
brividi di piacere in tutto il corpo.
Zero registrò vagamente ciò che successe dopo. Un minuto prima era straiato
in una radura sotto la tempesta, quello dopo era steso su di un morbido e comodo
letto enorme. Doveva essere la camera di Kaname, probabilmente non si era
accorto del trasferimento poiché aveva usato la sua velocità di vampiro. Il
suddetto purosangue non aveva smesso un secondo di torturare ogni lembo di carne
che trovava. A ogni bacio, leccata e piccolo morso, sussurrava un ‘Ti
amo’.
Zero non seppe dire quando Kaname era riuscito a togliere la sua maglietta e
la parte superiore della sua divisa della Night Class. Sinceramente non riusciva
a concentrarsi su altro che non fosse le labbra e le mani del vampiro sul suo
corpo.
Ancora non poteva crederci. Era lì con la persona che amava. Aveva sognato
questo momento mille volte, nel buio e nella solitudine della sua stanza. Ma mai
aveva immaginato fosse così … non riusciva neanche ad esprimerlo a
parole. Sapeva solo che non voleva che smettesse mai.
Ma in quel momento gli venne un dubbio. Quello non era un altro suo sogno,
vero? Kaname era reale, gli aveva realmente detto di amarlo, anzi stava
continuando a ripetere quelle parole incessantemente. Aprì gli occhi che non si
era neanche reso conto di aver chiuso e in un sussurrò chiamò il compagno
-Kaname- Il purosangue risalì fino a guardare negli occhi il piccolo vampiro
sotto di lui. Avrebbe voluto continuare la sua strada, magari oltre ai jeans che
portava, ma qualcosa nel suo tono l’aveva fermato. Sembrava che Zero avesse
bisogno di continue rassicurazioni riguardo ai sentimenti che provava per lui.
Mentre lo guardava dritto negli occhi alzò lentamente un braccio e toccò, quasi
inconsciamente il volto di Kaname
-Kaname. Sei reale. Non è un sogno- Non seppe dire se quella era una domanda
o un’affermazione, ma comunque gli rispose
-Certo Zero. Sono reale e questo non è un sogno- Con una mano gli accarezzò
lievemente una guancia e questa volta non si ritrasse dal tocco, ma anzi cercò
di avvicinarsi per avere più contatto. Sorrise contento. Un sorriso che gli
illuminò il volto e fece brillare i suoi occhi.
Kaname improvvisamente si era dimenticato come si respirava. Quella vista era
ciò di più bello avesse mai visto. Quella era la prima volta che l’argento
sorrideva a lui e desiderava che non facesse altro. Quei sorrisi portavano la
luce nel buio della sua anima. A vederlo così gli veniva voglia di sorridere
anche a lui.
Zero alzò le braccia invitando il purosangue in un abbraccio, che accettò più
che volentieri. Si sdraiò su di un fianco tenendo tra le braccia l’esile corpo
dell’Hunter. Stingendo forte le braccia intorno al collo di Kaname, Zero iniziò
a piangere. Questa volta non erano lacrime di tristezza, dolore o delusione, ma
di gioia
-Ti amo, Kaname. Ti amo così tanto-
-Lo so Zero. Anch’io ti amo-
Kaname iniziò quasi inconsciamente ad leccare lentamente la parte di collo
non tatuata di Zero. Poteva percepire, sentire il suo sangue scorrere
dietro quella porzione di pelle. Voleva assaporare quel sangue e completare così
il blood bond. No, ne aveva un assoluto bisogno.
Ma quando sentì Zero irrigidirsi, probabilmente ripensando al morso di
Shizuka, cercò di allontanarsi sentendosi in colpa per aver portato alla luce un
ricordo così doloroso. Si stupì quando Zero lo trattenne, permettendogli di
continuare ad accarezzare quella parte
-Puoi farlo se vuoi- Disse il vampiro più piccolo. Kaname sempre più sorpreso
gli chiese
-Ne sei sicuro?- Il ragazzo annuì
-Sì. Mi fido di te, Kaname- Disse con un dolce sorriso. Il purosangue si
sciolse letteralmente a quella vista. Ormai deciso riportò la sua attenzione
sulla parte destra del suo collo. Sentì i suoi canini allungarsi e seppe per
certo che in quel momento i suoi occhi era rosso sangue. Con una lentezza quasi
esasperante fece scorrere la punta dei denti sulla sua pelle fino a trovare una
zona particolarmente sensibile. Sorridendo dapprima leccò la zona poi affondò le
sue zanne nella morbida carne.
Puro piacere liquido prese a circolare frenetico nelle vene dell’hunter
mentre un grido pieno di estasi lasciò le sue labbra. Non avrebbe mai immaginato
che il morso di un vampiro, di un purosangue, potesse essere così … così
… eccitante e … ah non sapeva come descriverlo, era … come andare
in paradiso e poi ridiscendere sulla terra. Ma in fondo non stava parlando di un
vampiro qualsiasi, ma di Kaname, la persona che amava più della sua stessa
vita.
Dopo aver aspettato un momento, il purosangue iniziò a bere. Appena la prima
goccia di sangue raggiunse le sue labbra, entrambi i vampiri poterono sentire i
confini della loro mentre espandersi e congiungersi. Erano in grado di sentire i
pensieri, i sentimenti dell’altro, potevano percepire la presenza del compagno a
grandi distanze come se fossero vicini. Era una sensazione strana ma ben accolta
da entrambi.
Un blood bond biunivoco
Kaname smise di bere quasi subito. Non voleva prendere troppo sangue dal
ragazzo, in fondo erano mesi che non ne beveva … forse era il caso di provvede
al riguardo. Stava per dirglielo quando notò le sue condizioni. Il petto si
alzava e abbassava al ritmo del respiro affannoso che usciva da quelle labbra
socchiuse dannatamente baciabili. Il viso solitamente pallido era colorato da un
lieve rossore. Gli occhi erano di un lilla scuro e riflettevano un immenso
piacere ma anche un’estrema stanchezza
"Mi ero dimenticato che chi non è abituato ad un morso di purosangue viene
colpito da spossatezza nei primi tempi. Poi nelle condizioni fisiche in cui è
non mi stupisco che sia così stanco" Pensò il purosangue. Infatti i suoi occhi
lilla stavano a malapena aperti
"E non potevi dirlo prima" Gli rispose Zero con il pensiero, troppo stanco
per parlare. Kaname sorrise solo mentre si sdraiava sulla schiena e accoglieva
sul suo petto la testa del suo blood mate. In pochi minuti l’argenteo fu nel
profondo dei sogni; Kaname restò sveglio ancora un po’, godendosi la sensazione
di tenere l’hunter addormentato tra le braccia. Ma non ci volle molto prima che
anche lui cadesse addormentato. Prima che il sonno lo prendesse completamente,
sussurrò
-Ora che ti ho preso, Zero Kiryuu, non pensare di potermi
sfuggire. Resterai per sempre qui tra la mie braccia-
*Owari*
-Konnichiwa!!!- ndRan&Jane
-Che billo, abbiamo finito un’altra ficcy!- ndRan
-Si, e questa volta ho avuto anch’io la mia parte!- ndJane
-Per fortuna che sono intervenuta, se no mi faceva morire Zero- ndRan
-Ma perché devo tentare il suicidio? Dannata Yami- ndZero
-Sta zitto che ti è andata ancora bene. Nelle future ficcy potrebbe andarti
peggio- ndJane
-Grrrr … - ndZero *Zero estrae la Bloody Rose e la punta contro Jane, che a
sua volta la sua Kurotsuki*
-Vuoi un combattimento, bene sono pronta- ndJane *evil_smile*
-Zero! Non combattere! Jane non assecondarlo! Uffa non mi ascoltano [*sigh*].
Passando a cose serie non sono molto convinta di alcuni passaggi- ndRan
-Perché, cosa c’è che non va?- ndKaname
-Kana! Hum … non saprei, è una mia sensazione. Poi non ho nemmeno messo la
lemon e la fine non mi convince- ndRan
-A me è piaciuta. Anche se una lemon non ci stava male- ndKaname
-Humm … ma poi veniva troppo lungo. Se farò un seguito come sto progettando
vi lascerò divertire un po’, credo. Comunque Kana, mi faresti un favore?
Potresti fermare quei due prima che mi distruggano tutto?- ndRan
*Indica i due alle sue spalle. Kaname annuisce e si porta alle spalle di
Zero. Velocemente gli afferra la mano con la pistola, con un rapido movimento lo
gira e lo bacia*
-Waaaaaaaaahhhh una scena dal vivo, fantastico!!!- ndRan
-Calmati Ran … e smettila di sbavare se no qui anneghiamo tutti. Comunque
volevamo ringraziare quelle povere sante anime che leggono e commentano le
nostre ficcy- ndJane
-Sì, sì. Ringraziamo Neko chan e Yui91 per aver commentato ‘A little rest on
the roof’ e desme, antone e lemnia per ‘Don’t Leave Me’. Grazie di cuore per i
vostri consigli e suggerimenti- ndRan
-Quindi leggete e commentate. O non vedrete la luce del nuovo giorno- ndJane
*Evil_smile + mano sulla katana*
-Jane! Non terrorizzare i lettori! Ah è senza speranza- ndRan
-Sayonara- ndRan&Jane
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