Say you love me {Dimmi che mi ami}

di KissMe
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Sharpay POV

Scoppiammo tutte a ridere prima di tornare a guardare il film. Mi ricordai del cellulare e mi alzai per prenderlo

Un messaggio

Lo aprii per vedere di chi era

Troy Bolton.

Lanciai un’occhiata nervosa a Kelsie. Lei alzò lo sguardo su di me interrogativa. Sorrisi e scossi la testa

-Ho una chiamata-

annunciai. Mormorii tipo “uhm ok” e “se se” mi giunsero alle orecchie.

-E’ tutto apposto Shar?-

mi chiese Kelsie un po’ stranita

-Certo-

mentii uscendo dalla stanza. Guardai il cellulare vibrare nella mia mano e presi un respiro profondo

-Che vuoi, Troy?-

sbottai quando accettai la chiamata.

-Shar ascoltami-

chiese. Silenzio.

-Ti prego-

-Cosa? Per poi perdonarti così che tu puoi baciare Gabriella alle mie spalle?-

chiesi sputando veleno ad ogni parola.

-Avanti Shar, non è come pensi. Lo sai che non è così-

piagnucolò

-No Troy. Credevo che non fosse così, ma ora non posso fidarmi più di te-

sospirai appena calde lacrime iniziarono a scendere

-Ascolta, Troy. Forse è meglio…prenderla con calma. Solo, non cercarmi per un po’ ok? Ho bisogno di schiarirmi le idee-

dissi per poi riattaccare. Mi lasciai scivolare con la schiena contro il muro e altre lacrime continuarono a scendere. Odiavo amare qualcuno. La sensazione che si prova quando ti fidi di una persona con tutta te stessa e poi lui ti spezza il cuore.

Una settimana dopo. Sharpay POV

-Grazie e arrivederci-

sorrisi porgendo alla brunetta il suo cappuccino con pochi grassi. Mi voltai verso il mio capo di Starbucks

-Allora come sono andata?-

chiesi ridacchiando

-Sei stata fantastica-

mi sorrise

-Sei assunta, signorina Evans. Anche se non capisco perché tu voglia lavorare qui visto che il signor Evans è l’uomo più ricco di Albuquerque. Hey aspetta, non è un sordido piano vero?-

mi chiese sospettoso.

-No signor Parker. Ho solo bisogno di distrarmi. Sa, pensare…ad altro-

risposi guardando il pavimento.

-Ah, capisco. Beh buona fortuna con il tuo nuovo lavoro allora-

mi sorrise di nuovo e ritornò nel suo ufficio. Mi misi ad asciugare il bancone e sentii la porta d’entrata aprirsi e un cliente che arrivava.

-Ciao, cosa ti porto?-

chiesi senza nemmeno alzare lo sguardo.

-Hey, un caffè freddo decaffeinato e una cioccolata calda per favore-

disse una voce familiare. Riconobbi quella voce e alzai lo sguardo. Troy.

-Oh, ciao-

lo salutai senza troppo entusiasmo

-Troy, credevo fossimo d’accordo nel lasciare un po’ di spazio l’uno all’altra-

-Oh certo, non sapevo che lavorassi qui. Giuro-

disse lanciando un’occhiata nervosa al mio grembiule verde

-Ma comunque…-

-Non lo sapevi?-

sollevai un sopracciglio

-Come? Oh sì, cioè ho sentito Chad e Zeke parlarne, ma non credevo fosse vero-

rise debolmente

-Voglio dire, tu sei Sharpay Evans. L’unica volta che hai lavorato è stato quando abbiamo aperto il negozietto di Limonata e Biscotti e tu sei stata utilissima nel mangiare i biscotti-

rise e io non potei fare a meno di ridere con lui.

-Hey non era colpa mia se tua madre li faceva così deliziosamente deliziosi-

gli feci una smorfia

-Già. Alla fine ci siamo divertiti quel giorno, no? Anche se abbiamo guadagnato un totale di un dollaro e settantadue centesimi-

fece un mezzo sorriso e io sorrisi di rimando

-Già. A te servivano i soldi per quella nuova macchinina e a me per la Barbie in edizione limitata. Alla fine mia madre ce li ha comprati-

ricordai

-Ed eccoci qui a bere caffè che costa cinque dollari a tazza-

-Non è che non puoi permettertelo. Hey a proposito, come mai lavori qui?-

mi chiese mentre io preparavo le bevande.

-Avevo bisogno di lasciarmi tutto alle spalle-

risposi con tono incolore

-Sai con Ryan che parte per l’inghilterra e…-

mi fermai

-…tu-

sussurrai e tornai ad occuparmi delle bevande

-Shar-

disse posando due dita sotto il mio mento e alzandomi la testa

-Hey-

-Se sei qui per chiedere scusa ancora, scordatelo-

sospirai scostando lo sguardo da lui.

-Sei sicura che non vuoi sapere cosa è accaduto veramente?-

mi chiese sorridendo

-Beh…-

iniziai

-…non lo so-

Troy POV

-Taylor ha chiamato dicendo che Gabriella stava male per causa mia-

le spiegai

-Quando sono andato lì, non so, credo ti abbiano chiamata. All’inizio stavamo parlando tranquillamente, ma poi all’improvviso lei mi ha baciato-

finii. Sharpay fissava la cassa un po’ a disagio. Sospirai

-Se non mi credi va bene. Non ti merito, comunque-

-Troy-

mi chiamò guardandomi negli occhi. Oh Dio, quegli occhi.

-Senti, va bene, lo capisco-

dissi prendendo la cioccolata calda

-A proposito il caffè è per te. So che è il tuo preferito-

sorrisi guadagnando l’uscita

-Ci si vede-

-Troy-

mi chiamò di nuovo. Mi voltai e la vidi uscire di corsa dal bancone, un attimo dopo mi stava baciando.

Sharpay POV

Oh Cristo santo. Sto baciando Troy Bolton.

Troy POV

Il bacio era intriso di desiderio e passione, non riuscivo a staccarmi. Fortunatamente lei ci riuscì proprio quando eravamo a corto d’aria.

-Troy io…-

iniziò, io annuii esortandola a continuare

-Io ti perdono-

disse in un sussurro per poi baciarmi di nuovo. Questa volta risposi con più passione. Mi distrassi talmente tanto che versai a terra la cioccolata calda. Ci riprendemmo e separammo le nostre labbra

-Wow, un bacio eh?-

arrossì

-Già-

risposi accarezzandole le guance arrossate

-Un bacio-

sussurrai.





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