Il Desiderio di Sakura

di Miss Ria
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Se aveste la possibilità di far avverare un vostro desiderio più grande, quale sarebbe?

Cibo a volontà? Superpoteri? No, nulla di tutto questo. Il mio desiderio è quello di incontrare il vero amore, l’anima gemella. Un sogno normale, per una ragazza normale,  di diciassette anni, no?  E così fu, quando feci un patto con quella che a prima vista sembrava una bambina, ma in realtà era una maga, che un bel giorno si presentò a casa mia proponendomi di realizzare il mio desiderio in cambio della cosa più preziosa che avevo. E ciò che avevo di più prezioso in quel momento  erano i miei genitori. Ma non potevo sacrificare la loro vita in cambio del mio desiderio, così le offrii la mia anima. E da quel giorno divenni metà umana e metà fantasma. Mi spiego meglio. Avrei dovuto vivere senza un’ombra, senza poter mai più vedere il mio riflesso nello specchio e quando sarei morta sarei finita negli Inferi.  Certo il mio sogno si avverò, ma non mi sarei mai aspettata che la mia anima gemella fosse quello stupido delinquente di Jun , che ha praticamente sconvolto del tutto la mia vita. Il giorno dopo il patto, mi si dichiarò davanti a tutta la scuola!

Mettiamo le cose in chiaro. Jun Matsumoto non era proprio il mio tipo, anzi. Era tutto il contrario. Era il ragazzo che consideravo più antipatico della scuola. Cambiava ragazza ogni settimana, saltava la scuola quando gli pareva e quelle rare volte che ci veniva dormiva sul banco. L’unica cosa che prendeva sul serio erano gli allenamenti di baseball. Infatti era sempre con la mazza da baseball in mano che girava per i corridoi con un’aria di superiorità. Le uniche volte che mi parlava erano per chiedermi di copiare i miei compiti.

Ma quanto pare io e Jun eravamo legati dallo stesso filo rosso e io non riuscivo ad accettarlo. No. Non è che non ci riuscivo, non volevo crederci e basta. Ovunque andassi me lo ritrovavo tra i piedi.

Sakura-chan di quà, Sakura-chan di là… non ne potevo davvero più! E tutti ci prendevano pure in giro.  Così un bel giorno scoppiai.

“Senti un po’ Romeo dei miei stivali! Hai rotto con ‘sta storia! Mi lasci stare o no?!”

“Ma io ti amo! …Vieni quì, Sakura-chan cara… huhuhuhu…!”

Quel viscidone si avvicinò a me nel tentativo di baciarmi, io però fui più veloce di lui e gli tirai una scopa in testa. “Questo non era per niente la vita romantica che ho sempre sognato! E’ UN INCUBO!” pensai.

“Devo trovare quella maledetta maga!” dissi prendendo la borsa con i libri e mi diressi di corsa verso il cancello della scuola.





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