Era
stata una
giornata molto tranquilla all’organizzazione. Allen era
appena
tornato da una missione con Lenalee. Era ormai da qualche mese che
viveva e lavorava come esorcista, aveva imparato a conoscere i suoi
compagni, e a tutti si era affezionato, beh forse eccetto…
«
Ohi, Moyashi!! »
-
Ecco, lupus in fabula! - pensò Allen
«
La smetti di starmi tra i piedi? Devo andare ad allenarmi, vuoi che
ti usi come sacco da boxe? » Kanda, un esorcista
particolarmente
scontroso guardò storto il ragazzo dai capelli color neve,
come
sempre.
«
Taci! » certo, anche Allen, se punzecchiato, non era il tipo
da
tirarsi indietro o da ignorare un’offesa.
Cominciarono,
naturalmente, a discutere, quando ad un tratto apparve Lenalee
urlando:
«
Basta voi due, ma non cambiate mai?! »
La
ragazza era l’unica persona in grado di dominare il
caratteraccio
di Yuu Kanda, infatti egli, dopo un indignato e sonoro « Tch
» si
allontanò.
Allen
si girò verso l’amica e, osservandola meglio, le
sembrò
pensierosa e, forse, un po’ triste…
«
Che ti succede Lenalee? »
Lei,
sorpresa, alzò lo sguardo e, scuotendo il capo, disse
« Sto bene,
tranquillo Allen-kun! Stavo solo pensando che Lavi è ancora
in
missione con Bookman e… beh, è strano non vederlo
né sentirlo per
così tanto tempo, non credi? Sono già passate tre
settimane… »
«
Mmm… non è che ti manca, forse? »
Allen
la guardò curioso, da tempo aveva notato
l’interesse dell’allegro
Lavi, loro compagno esorcista e amico, per Lenalee e voleva scoprire
se anche lei provasse qualcosa per lui. Stava ancora pensando a
questo, quando un inaspettato pugno lo colpì in pieno viso,
così
forte da farlo cadere a terra!
«
Ehi, ma…! Ancora con i tuoi “pugni
affettuosi”, Lenalee?! »
«
Scusa, Allen-kun… è stato un riflesso!
» la ragazza, consapevole
di aver esagerato, aiutò il ragazzo a rialzarsi.
Quest’ultimo,
massaggiandosi la guancia dolorante, la vide voltarsi rapida, rossa
in volto. Non si era sbagliato! - Vuoi vedere che pure a Lenalee
piace Lavi? - pensò.
«
Ehm… devo andare Allen, ci vediamo più tardi!
»
«
Ehi, ma… »
Osservò
la sua figura allontanarsi e pensò tra sé che,
appena Lavi fosse
tornato, li avrebbe aiutati in qualche modo.
-
Dopo tutte quelle volte che il maestro mi aveva chiesto di preparare
una cenetta romantica per lui e la donna di turno, so bene come
rendere l’atmosfera perfetta per… ehm… -
L’immagine
di Lavi che ride un po’ brillo vestito come il maestro,
seduto sul
divano con due donne che lo guardano adoranti e in una mano una
bottiglia di saké gli attraversò la mente. Allen
si sentì quasi
male al solo pensiero, - Ripensandoci, forse le cene del maestro
Cross non erano propriamente romantiche… -
Il
giorno seguente Allen decise di chiedere consiglio a Miranda,
chissà,
forse lei aveva qualche esperienza nell’organizzare
eventi… Aveva
sentito dire che era stato uno dei suoi tanti lavori prima di
diventare un’esorcista.
«
Ehi, Miranda-san! » la ragazza sobbalzò sentendosi
chiamare così
all’improvviso,
«
Allen-kun! C-ciao! Scusami, non ti avevo sentito arrivare…
»
Miranda
era una ragazza molto insicura che aveva sempre paura di fare o dire
qualche sciocchezza,
«
Vorrei chiederti una cosa, ti va sederci? »
Un
po’ sorpresa, la ragazza acconsentì.
«
Ecco, forse te ne sarai accorta… non credi anche tu che due
nostri
compagni starebbero bene come… » si
guardò intorno circospetto e
notò con sollievo che erano soli. Se Komui
l’avesse sentito!
Geloso com’era della sorella! Allen rabbrividì al
solo pensiero,
poi riprese a parlare « … come più che
amici? Lavi e Lenalee, per
esempio…? ».
Miranda
lo guardò non particolarmente sorpresa, e ad Allen la cosa
non
sfuggì, « Non è che forse sai qualcosa
che io non so? Siamo
compagni, amici! A me puoi dirlo, so mantenere un segreto…
» si
avvicinò curioso, e la giovane disse sottovoce «
Lo penso anch’io,
credo proprio che sarebbero una bella coppia! Una volta stavo
chiacchierando con Lenalee ed era arrossita di colpo quando avevo
nominato “Lavi” senza rifletterci, lei stava
cercando di
ricomporsi, ma la cosa non mi era affatto sfuggita. Ehm ehm…
S-scusa, Allen-kun! Ora dovrei proprio andare! »
L’esorcista
era sbiancata di colpo e scappata senza lasciare il tempo ad Allen di
dire una parola,
-
Ma cosa diamine… - Ad un tratto, sentì una mano
posarsi sulla sua
spalla, si irrigidì sorpreso per poi voltarsi piano,
«
Lenalee arrossita… di cosa stavate parlando?
Allen…? »
Komui,
il fratello maggiore di Lenalee, guardava con sospetto il povero
malcapitato,
«
Io… ehm, ecco, hai capito male! Io parlavo di
Lee… ehm, Link! Sì,
proprio di lui! Ah ah! », rispose il ragazzo con una risatina
nervosa.
«
L’ispettore Howard Link che arrossisce? Non credo
che… »
cominciò Komui ma, in quel momento, apparvero Johnny e
Reever, due
addetti alla sezione scientifica dell’Organizzazione,
«
Allen! Vieni a mangiare con noi? Ti abbiamo cercato
dappertutto…
ehi, ma… che succede? »
i
due guardarono preoccupati prima Allen e poi Komui.
«
Ah ah! Nulla ragazzi, nulla! Andate pure, ne riparleremo
un’altra
volta, vero Allen? », di nuovo improvvisamente gioviale, il
supervisore strinse amichevolmente la spalla del ragazzo i cui
capelli sembrarono a Reever e Johnny più bianchi del solito.
Komui
se ne andò fischiettando, mentre Allen si
accasciò al suolo tirando
un enorme sospiro di sollievo. Poi si rivolse agli scienziati e
raccontò loro entusiasta la sua idea di organizzare un
appuntamento
ai suoi amici, ma essi lo fissarono preoccupati,
«
Ma al capo non hai pensato? » chiese Johnny,
«
Ora capisco, ti ha sentito parlare di questo con Miranda e si
è
insospettito! L’hai scampata bella! Se lo scoprisse, si
infurierebbe, lo sai… »
Il
caposezione fece un eloquente segno sotto la gola, pallido in volto,
« Oh peggio! Ti manderebbe contro uno dei suoi Komurin!
»
Allen
reagì con una risatina un po’ forzata, «
Non dire così, Reever!
Basta che voi lo teniate occupato per una sera, una sera soltanto! Vi
prego, ho bisogno del vostro aiuto. »
Johnny
sorrise, mise un braccio intorno al collo al ragazzo e,
avvicinandoglisi disse « Ehi Allen, da quando ti vuoi
improvvisare
Cupido, eh? Non ti facevo così romantico! »
L’esorcista
ricambiò il sorriso dell’amico un po’
imbarazzato, posò una
mano dietro la nuca e disse « Vorrei solo… aiutare
due amici. »
Gli
scienziati si scambiarono una rapida occhiata e annuirono,
«
Va
bene, lascia fare a noi, Allen! Gli daremo molto lavoro da fare, come
non ne ha mai avuto! »
«
Grazie ragazzi, sapevo di poter contare su di voi! »
esclamò il
ragazzo abbracciandoli.
Aveva
già pensato al resto. Lavi sarebbe arrivato il giorno dopo
e, in men
che non si dica, espose il suo piano ai suoi compagni esorcisti e
agli altri addetti alla sezione scientifica, a tutti in pratica,
tranne a Komui naturalmente! Si sentiva più emozionato che
mai! Era
davvero felice di poter fare qualcosa per i suoi cari amici, ed era
certo che sarebbe andato tutto liscio.
-
Bakanda è in missione, non lo scoprirà mai! Mi
ucciderebbe se
sapesse che l’appuntamento si svolgerà nella sua
camera, però la
sua è una delle più spaziose, anche
perché è semivuota, fa
tristezza solo a guardarla. Basterà spostare le sue cose,
mettere un
tavolo al centro della stanza, qualche candela qua e là, e
il gioco
è fatto! Chissà che faccia farebbe se lo sapesse!
- Allen emanava
un’aura di strana malvagità intorno al corpo e
sghignazzava tra sé
e sé mentre pensava questo.
«
A-Allen,
tutto bene? », Miranda lo stava guardando un po’
spaventata…
«
M-Miranda-san?! Ehm… sì, tutto bene! Allora, hai
pensato a come
portare Lenalee nella stanza? Io mi occupo di Lavi. », il
ragazzo si
era già ricomposto ed era tornato lo stesso di sempre,
«
Sì, allora… » la giovane donna estrasse
un biglietto dalla tasca,
quasi le cadde dalle mani, lo aprì e lesse « alle
20.00 in punto
metterò una benda sugli occhi a Lenalee e la
porterò nella camera
di Kanda, le parlerò di una sorpresa molto
speciale… poi tu
entrerai con Lavi, anche lui bendato, giusto? »
«
Sì, perfetto! »
Allen
annuì con determinazione, cosa sarebbe potuto andare storto?
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