POV. ACE
Arriviamo davanti alla "cabina di Sabo" e lo lascio per andare anche
io a dormire.
<< ok questa è la tua cabina, ci
vediamo domani mattina
>> lo informo io sperando non capisca le mie
vere intenzioni.
<< ok, buonanotte >> mi
dice lui sorridente, non sta
capendo nulla per fortuna.
Appena Sabo entra in cabina chiudo subito la porta a chiave, ora
risolveranno
la faccenda.
POV. SABO
Appena entro sento la porta chiudersi e subito mi giro.
<< ehi che succede? >>
chiedo ad Ace che sta dall'altra
parte della porta.
<< niente, sta tranquillo
>> mi risponde lui ridendo.
In quello stesso momento sento aprirsi un'altra porta all'interno della
cabina;
mi giro per vedere.
<< TU CHE C***O CI FAI QUI??
>> urla Anne irata, avevo
dimenticato quanto potesse far paura quella ragazza.
<< come? questo dovrei chiederlo io a te, Ace
ha detto che questa è
la mia cabin-... >> ora si che capisco il
comportamento strano di
Ace; quell'idiota me la pagherà!!!
<< COSA?!?! >> urla
ancora lei, giustamente.
Anne si fionda contro la porta e subito vedo delle fiamme formarsi
sulle sue
spalle e sulle mani.
<< ACE!!!! ACE APRI QUESTA C***O DI PORTA O
GIURO CHE TI
AMMAZZO!!!!! >> lo minaccia sapendo che il
gemello è lì dietro la
porta.
<< non ci penso neanche,
uscirete di lì una volta che ti
sarai convinta, a domani >>
SI sentono solo i passi di Ace che si allontana dalla porta lasciandomi
solo
con Anne; forse ora riuscirò a convincerla che sono io.
<< Anne, io.... >>
<< non toccarmi, non
azzardarti a toccarmi è chiaro?!
>> dice lei al quanto irritata non facendomi
neanche iniziare la
frase.
<< io voglio solo parlarti
>> le spiego.
<< non ti voglio ascoltare bugiardo
>> afferma lei con
quella calma che fa quasi paura.
<< io sono veramente Sabo, non ti sto mentendo,
non lo farei mai
>> le dico io, voglio capisca che non le mento.
<< basta, basta, BASTA !!! smettila di mentire,
io non ti credo
>> afferma lei.
Mentre dice questa frase si accovaccia a terra con le ginocchia al
petto e le
mani a coprirle le orecchie; non mi crede davvero!
Allora devo darle una prova.
Mi siedo accanto a lei e con gli occhi chiusi inizio a parlare.
<< ti ricordi la notte delle comete?
>> le chiedo
sperando ricordi.
<< cosa? >> mi chiede
con fare sorpreso.
<< si, la notte delle comete, dove ti ho fatto
la mia promessa
>> le dico ricordando nel mentre quel dolce momento.
FLASH BACK
<<
guarda Anne!
Non è uno spettacolo magnifico?
>>
(Sabo a 10 anni).
<< si e poi guarda
il mare, le comete si riflettono
nell’acqua, è come se cielo e mare si unissero in
una cosa sola >>
(Anne a 10 anni).
<< già >>
affermo senza smettere di guardarla.
Coraggio
Sabo,
diglielo.
<<
ehi Sabo è
tutto apposto? >>
mi chiede con
quel tono dolce che la caratterizza.
<<
eh? Oh si si
tutto bene >>
la rassicuro io.
Ora
basta,
diglielo! Diglielooo!!!
<<
senti
Anne >>
la chiamo io pronto a
parlarle di un certo argomento che da un’po’ mi
blocca.
<< si? Dimmi
>> mi dice con un lieve sorriso.
<<
io d-devo
dirti una cosa >>
le dico
balbettando e diventando rosso come un peperone.
<<
non aver
paura dai, parla Sabo >>
mi
rassicura dandomi coraggio.
<
ecco…io….. Anne, mi fai una promessa? >> le dico
convinto e sperando che
accetti.
<<
quale
promessa? >>
mi chiede curiosa.
<<
prometti che
una volta diventati pirati tu ed io staremo insieme?
>> le chiedo imbarazzato.
Per tutto il tempo ho tenuto gli
occhi chiusi e solo la sua
voce me li ha fatti aprire.
<<
ma è ovvio,
certo che lo voglio >>.
<<
davvero?
Accetti? >> le chiedo credendo di aver
capito male.
<< si, ma solo se
tu mi prometti che sarò l’unica
donna della tua vita >>
mi chiede
lei come “pegno” in cambio della mia richiesta.
<<
si, te lo
prometto >>
affretto a dire.
<<
EHIII!!!
Sabo, Anne scendete a mangiare o ci spazzoliamo tutto noi!! >> ci urla
Rufy da terra, dato che noi
siamo sulla nostra casa sull’albero.
<<
NON CI
PROVATEEE!!! >>
urliamo in coro
noi due.
Scendiamo e andiamo dai nostri
fratelli prima che ci lascino
a stomaco vuoto; te lo prometto Anne, tu sarai sempre l’unica
per me, l’unica
donna della mia vita.
FINE FLASH BACK
<<
la mia
promessa che saresti stata l’unica donna della mia vita >>concludo
la frase io smettendo anche
di ricordare.
Alza lo sguardo verso di me molto
lentamente, poi mi salta
in braccio gettando le braccia dietro al mio collo, istintivamente
l’abbraccio
forte tenendola stretta a me.
POV ANNE
Dopo che ha finito di parlare gli
sono letteralmente saltata
in braccio stringendolo forte a me. Solo una persona poteva sapere di
questo
accordo, di questo patto silenzioso; non ci posso credere! E’
veramente lui!
Sabo è vivo! Ed è di nuovo qui con me.
<<
non ci posso
credere, sei veramente tu! M-mi-mi-mi dispiace tanto, come ho potuto
non
riconoscerti, mi dispiace tanto >>
gli dico piangendo dalla gioia ancora stretta a lui.
<<
tranquilla,
non è colpa tua, sono io quello che deve scusarsi per non
essermi più fatto
sentire o vedere, sono io quello che deve chiedere scusa >>>
mi dice lui per non farmi pesare
il mio comportamento.
<<
non c’è
niente da perdonare, ora come ora sono troppo felice che tu sia qui per
essere
arrabbiata >>
gli dico io puntando
i miei occhi nei suoi.
Ci siamo stretti l’uno
all’altra per diverse ore fino a che
non ci staccammo per andare a dormire.
Ma…..un’attimo….problema….il
letto è uno solo!!!
<<
ehm….e
adesso? >>
chiedo io rossa in
viso.
<<
tranquilla,
io dormo a terra >>
mi dice lui
imbarazzato quanto me.
<<
non dire sciocchezze,
siamo adulti e possiamo benissimo dormire insieme come da bambini >> gli dico
io convinta.
<<
ne sei
sicura? >>
si assicura lui.
<<
si certo,
forza mettiamoci a dormire >>
gli
dico io stanca.
Ci mettiamo sotto le coperte e
cerchiamo di dormire, io non
c riesco; sapere di avere Sabo così vicino
a me mi fa scoppiare il
cuore per la gioia.
Dopo vari minuti di silenzio
imbarazzante lui mi stringe la
vita facendomi avvicinare a lui ancor di più.
<<
buonanotte
Anne >>
mi augura lui con un dolce
sorriso.
<<
buonanotte
Sabo >>
gli rispondo io
ricambiando il sorriso.
Dopo pochi istanti finalmente ci
addormentiamo entrambi con
la luna a vegliare su di noi.
Angolo autrice
Salve, vi prego non mi uccidete, so di
essere
terribilmente in ritardo ma ho una giustificazione…
No, non ho una giustificazione valida,
ma per le
lamentele parlate coi miei prof. Che mi hanno fatto fare gli esami e
con la mia
famiglia per non avermi lasciato il tempo di scrivere.
Questo era il penultimo capitolo, spero
vi
piaccia. Aggiornerò presto con l’ultimo capitolo
promesso.
A presto
Anny
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