di fantasmi dalla pelle sporca e gatti ridicoli

di aui_everdeen_love
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°Iniziativa: Questa storia partecipa al contest “Halloween Party – La Grande Zucca” a cura di Fanwriter.it!
°Numero parole: 405
°Prompt/traccia: lenzuola bianche 

.Di fantasmi dalla pelle sporca e gatti ridicoli.


Kenma guardava Kuroo con una faccia che si poteva definire, senza esitazioni né ripensamenti, stranita.

L’amico stava in piedi, in mezzo alla stanza del primo, di fronte al più piccolo con le gambe leggermente divaricate, le mani sui fianchi e a Kozume, a primo impatto, sembrò un grande verme nero, conciato nel modo in cui si era conciato: era coperto da una tutina aderente nera, con un mantellino del medesimo colore, legato al collo da uno spago, e in testa aveva un cerchietto da quale spuntavano due orecchie da gatto glitterate e sbrilluccicose.

“Perché saresti vestito così, mh?” gli chiese Kenma, con un’evidente nota d’irritazione nella voce apatica.

“Che domande sono?! E’ Halloween!” rispose il più grande saltellando, in prenda a una inarrestabile eccitazione “E io sono il feroce gatto della notte, mentre tu sarai il fantasma assassino” aggiunse quello, allungandogli un lenzuolo che in un passato lontano doveva essere stato bianco, ma che ora era solamente grigiastro e sporco.

Il più piccolo se lo indossò, riluttante in una maniera spaventosa, scoprendo due buchi all’altezza degli occhi.

Tetsurou sorrise soddisfatto, per poi prendergli la mano attraverso il tessuto e tirarselo dietro fino alla porta d’ingresso, correndo a perdifiato.

La madre di Kenma frenò la corsa disperata dei due, non per bloccarli come il figlio aveva tanto sperato, per regalare loro due cestini arancioni a forma di zucca intagliata e un bellissimo sorriso d’incoraggiamento, per poi buttarli fuori di casa senza troppe cerimonie.

“Aspira, Kenma, aspira!! L’aria stregata di questa notte infinita!” Kuroo agitò le braccine al vento, inspirando.

Anche Kozume aspirò, ma che quello che sentì fu solamente un odore di dolciumi misto ad una nota sgradevole, probabilmente proveniente dalla roba che aveva addosso.

Sentì la mano del più grande cercare, trovare e stringere la sua da sopra il lenzuolo bianco.

E quando Kenma si voltò a guardarlo, nella penombra che li circondava, lo vide sorridere attraverso i buchi del lenzuolo.

E allora Kenma guardò dritto davanti a sé, stringendogli la mano, e pensò che sarebbe andato tutto bene.

Perché Kuroo era un gatto ridicolo e lui un fantasma dalla pelle sporca , e perché si stavano tenendo la mano, e perché era Halloween, e perché avrebbero mangiato un sacco di caramelle da lì a poche ore, e per altri milioni di motivi, sarebbe andato tutto bene.

“In fondo, io sono uno spettro…nessuno mi può vedere” si disse il più piccolo.

E anche lui sorrise


||mio angolino||
Ehy ehy ehy
Mi scuso di avervi fatto leggere tale schifezza, sorry.
Ma, anche se orribile, questa flashfic dovevo scriverla: Halloween è la mia festa preferita e l'idea per questa roba mi è venuta mentre stavo girovagando in internet alla ricerca di foto di fantasmi da stampare e appendere in camera mia.
Perciò eccomi qua.
Mi scuso per eventuali errori (o orrori) che siete liberissimi di segnalare 
zao

 
Oh, and HAPPY HALLOWEEN




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