Vivo. Aspetta... Cosa? Vivo? Davvero?
Mi scappa una risata. Mi sento davvero vivo? Dopo... Aspetta, quanti? Trent'anni?
Un'altra risata. É proprio vero, penso, la vecchiaia ti da' alla testa.
Piuttosto, dov'é Fred? Mi giro intorno.
Produco un suono... Orribile. Davvero, chi diavolo si é occupato delle mie giunture negli scorsi anni? Decido di non preoccuparmene.
I miei occhi si posano su uno specchio impolverato. Guardo il riflesso, orripilato. Non sono solo i miei suoni ad essere orribili... Anche io lo sono! Che fine ha fatto il mio orecchio destro? E i miei occhi cristallini? Per non parlare del mio colore...
Decido di andare avanti, un po' abbattuto, per trovare Fred. Dove diamine si é cacciato quel vecchiaccio?!
Forse non dovrei parlare della sua età. Sfoggio un sorriso. Dev'essere un sorriso orribile.
Mentre cerco, sento un suono provenire dalla stanza che ho appena superato.
"Hello..."
Sbaglio o é... Un bambino? Cerco di muovermi il piú velocemente possibile verso la voce. Che sia in pericolo?
Quando vedo che non c'é nessuno, mi volto. Con la coda dell'occhio vedo una telecamera.
Mi stanno osservando...?
Magari loro hanno Fred!
Corro, non so dove, ma spero di trovare chi mi sta controllando.
Un'altra voce mi riscuote, ma non ci bado.
Perché non ci bado? E se il bambino fosse in pericolo? Stringo i denti. Il bambino si arrangerà.
Continuo a muovermi, quando arrivo davanti alla porta di un ufficio. Dentro, una guardia notturna.
Sono finito di nuovo in questa merda, eh? Ridacchio, producendo un suono scricchiolante. Questo suono viene coperto da una campanella, e la guardia tira un sospiro di sollievo.
Cerco di avvicinarmi, invano.
Perché non mi muovo?
"Sono le sei, coniglione." la guardia ride. "A domani."
Ora comprendo. Fred non c'é. Mi ha abbandonato. Mi ha... Lasciato indietro.
Ora siamo solo io, questo posto e la guardia. La guardia che, entro cinque notti, scomparirà. |