0. Prologo
Milly
Mi
chiamo Milly, ho tredici anni e sono una vampira.
Tutto
sarebbe fichissimo… fino a qui, certo!
Però,
purtroppo non è così.
Il
mio vero nome è Mildred, odioso come nessuno. Abbrevio con un bel Milly, per farlo sembrare più
decente… Ma poi, ecco che arriva mia madre e con la sua voce da civetta
mi urla
<< Miiiiildreeeeed!! >>. Non la sopporto,
giuro. Alle mi volete mi
verrebbe… ma… lasciamo stare.
Sono
alta un metro e un tappo di acqua minerale. Ho i capelli e occhi neri
come il
petrolio; e c'è chi dice che puzzino come il petrolio, il che non è
fantastico.
Ho
un naso sempre pronto ad essere punto da qualsiasi animale volante,
comunemente
chiamati insetti.
Porto
gli occhiali spessi due dita e per finire… le lentiggini.
Insomma,
sono una di quelle persone che tutti amano definire cozza.
Sono
brutta. Lo specchio quasi si rifiuta di vedermi.
E
non è tutto.
Ora…
Porto anche l’apparecchio.
Ve
ne rendete conto??
Un
apparecchio!
Un
vampiro con l’apparecchio… è… è umiliante, insomma!
Non
bastava essere definita puzzola, bimba,
quattrocchi, cecata, tappa, analfabeta, piattola, lentiggine, mocciosa,
scarto,
ragazzina petulante, pulce, nullità, fenomeno da baraccone, lenzuolo,
stupida,
succhiasangue a tradimento, impedita e tappeta… adesso ci
mancava anche l’handicappata e la denti d’oro.
Questo
succedeva se portavi ai denti un apparecchio d’oro e avevi una sorella
maggiore
crudele. Basti pensare che il ben novanta per cento di quei nomignoli
me li
affibbia lei.
Ed
ora… trauma dei traumi!
Ci
siamo trasferiti!
Trasferiti?!
Capite?! Oh, no!
Non
solo non ho amici adesso, appena mi trasferirò in una nuova scuola,
dovrò
ricominciare tutto daccapo!
E’
una vera tragedia!
Insomma,
come faccio?
E’
dura per me ricominciare!
Tu
che ti presenti di fronte a tutta la tua nuova classe; i tuoi nuovi
compagni di
classe – ovvero i tuoi futuri incubi – cominciano a farti delle
domande… Da dove
vieni? Sei anemica? Come hai detto
che ti chiami?
Ben
presto cominceranno a tirarti in testa palline di carta… se sei
fortunata… Una
volta mi hanno tirato un temperino! E giuro che strangolerei quelli che
dicono
che i vampiri sono più resistenti degli uomini! Il mio bernoccolo non
gli
avrebbe dato ragione…
Ah…
ecco… Grazie a questo, ora mi sono ricordata un altro dei nomignoli che
si è
tirata fuori mia sorella… Porcellana!
Mi rompo subito!
Oltretutto
sono molto pallida, e quindi quel nomignolo mi sta abbastanza bene…
secondo mia
madre!
Non
ho una famiglia del tutto a posto!
Già…
La
famiglia…
Mio
nonno… è sempre buttato in un angolo con la sua sedia a rotelle a
dormire a
bocca spalancata. I miei cugini adorano raccogliere la bava che pende
dalla sua
bocca; la utilizzano per i loro gavettoni.
Mio
padre… sta sempre attaccato al teleschermo.
Tu
lo parli, ma non ti risponderà mai. Se vuoi attaccare bottone con mio
padre,
devi trattare un solo argomento: la corsa dei cavalli! E’
l’unica, vera cosa
che gli interessa davvero. Non esiste nient’altro! La moglie, le
figlie, i
partenti, i vicini di casa, le bombe a mano… sono solo le interruzioni
della
corsa dei cavalli!
Interruzioni
fastidiose e noiose, oltretutto.
Mia
madre… lei è la classica “donnetta di casa”.
Sta
tutto il giorno a pulire casa, esce per fare la spesa, torna e urla a
destra e
sinistra.
Urla
a mio padre, a mio nonno e alla sottoscritta. Mia sorella, no. No, no,
no, no,
no. Per lei è “il pupillo”.
Mia
sorella è bella, è brava nello sport, sa cucire, cucinare, ballare,
recitare…
questo soprattutto, lo sa fare benissimo. Oltretutto, lei è strapiena
di ragazzi
che le corrono dietro.
Gli
unici che corrono dietro a me, sono quelli che mi vogliono tirare le
palle di
carta in testa!
Mia
madre stravede per lei.
E’
sempre pronta per la sua figliola, per qualsiasi cosa! Per me…? Neanche
per
sogno! Io, per lei, sono incomprensibile! Non che spenda un decimo del
tempo
che dà a mia sorella, per provare a capirmi!
Mia
madre per me, c’è solo per sgridarmi!
Fai
questo, fai l’altro, non fare questo, non fare l’altro! Non ne posso
più!
Anf…
La vita è dura in casa mia!
Poi…
Mia sorella… Mah vabbhè… L’ho già descritta abbastanza…
Se
io sono la cozza… mia sorella è la sirena!
Sarei
proprio curiosa di sapere come se la caverà, se un giorno qualcuno
dovesse
chiederle come mai tutti i ragazzi con cui è stata sono diventati
improvvisamente anemici!
Quanto
vorrei che accadesse una cosa del genere!
Mia
sorella me ne deve talmente tante, che non vedrei l’ora di fargliela
pagare un
pochino! Almeno un pochino, insomma!
Ma
questo, purtroppo… credo che difficilmente accadrà!
Mia
sorella è quella fortunata! Io quella sfigata!
Aah…
Per ora non posso fare altro che sbuffare!
Sono
ancora piccola e non conto granché per nessuno…
Ma
se cresco, e divento più brutta… Beh… a questo punto, preferisco
metterci il
più tempo possibile!
-
Il vampiro con l’apparecchio
-
Sopravvivere
oggi…
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Ok,
lo ammetto, non so scrivere storie comiche; ne sono negata, credo.
Ma
voglio tentarci! (Forse si rivelerà una sfida contro me stessa,
chissà…)
Almeno
non potete dire che io non ci provi! ^___- Premiate la mia buona
volontà XD
Allora,
questa storiella sta ancora crescendo nella mia testa in verità, non è
perfettamente delineata e sicuramente la scriverò – o si scriverà – in
lunghi
periodi (infatti questo piccolo prologo l’ho scritto mesi e mesi fa).
Non
contate in aggiornamenti rapidi, ho bisogno di essere in status
particolari per scrivere ‘sta roba XD
*Sì,
non sono particolarmente sana di mente XP Ma chi oggi giorno lo è?*
Un
po’ di info:
Sono
stata totalmente ispirata dai telefilm americani
adolescenziali e/o pre-adolescenziali,
indi per cui, se qualcosa la dovreste trovare simile a questo genere
ora sapete
il perché XD
La
notte, quando sto male o non ho il computer, mi piace stare a guardare
in tv
cartoni animati o telefilm scemi e – come li chiamo io – “intrattivi”
(sì, m’invento le parole ù.ù), ovvero che
m’intrattengono e mi fanno passare il tempo. Questa storiella scema e
banale è
derivante dallo sclero di notti insonne.
Tutto
questo parla di Milly e della sua famiglia, ma soprattutto della vita
difficile
di questa piccola vampira in fase di crescita: tra amicizie, amori
appena nati,
disperazioni senza senso, problemi esistenti e inesistenti, che,
naturalmente,
possono anche far parte della sua natura diversa.
Diciamo che è un mist tra adolescenza umana e demoniaca in una vita
“normale”,
per così dire.
Ah,
se il tutto vi è sembrato un po' troppo colloquiale (e con parole che
appunto si utilizzano solo nel linguaggio parlato) sappiate che è
puramente creato apposta dalla sottoscritta.
Quella che sta parlando è una tredicenne, non dimenticatelo! ^___-
Nei capitoli successivi ci saranno spezzoni in persona dalla
protagonista, ma la narrazione sarà in terza persona.
Non
so cos’altro dire, forse perché non c’è altro da dire ^^’
Se
vi va di seguirmi mi rendereste felice! Altrimenti, forse è meglio per
la vostra incolumità XD
Vabbhè,
ci rivedremo al prossimo, primo, capitolo! =3
Ciao,
ciao da Ghen =^_______^=
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