Sorelle e
fratelli gelosi
Durante
l'incontro tra i due kage e le gemelle nell'ufficio del kazekage,
Shikamaru aveva evitato ulteriori incidenti trascinando i suoi
connazionali -e una isterica, gelosa, inviperita e assassina sorella
maggiore - verso la locanda più vicina.
Lì
trovarono i ninja di Iwa che, dopo le scuse pubbliche di fronte il
palazzo del kazekage, erano stati congedati anche se tenuti a vista
da un team di Suna.
Ci
fu un momento di imbarazzo.
<<
Saaalve >> disse Naruto accennando un gesto con la mano.
Temari
invece si fece avanti chiedendo chiarimenti sulle due Hime, perchè
ogni singola cellula del suo corpo si rifiutava di credere che Maturi
discendesse da un clan di alto lignaggio.
Un
anziano jounin prese la parola e,
purtroppo per la Sabaku, spiegò al gruppo che Matsuri e Sumire erano
le due gemelle eredi del clan Murasaki, il più potente di Hana.
<<
Ma durante la battaglia avete usato un nome diverso... Jasma o
qualcosa del genere... >>
<<
Jasmine. Tradizionalmente le famiglie nobili solevano dare il doppio
nome alla propria progenie, sia per sottolineare il loro grado
sociale sia per precauzione >>
<<
Wakatta... >> disse lei assimilando le nuove
informazioni.
La
kunoichi continuò a spiegare che quello era il motivo per cui le due
hime erano note ai più coi loro secondi nomi: Jasmine, come il
fiore, per sottolineare la delicatezza e la dolcezza della ragazza e
Koneko per le sue caratteristiche tipicamente feline.
Continuò
raccontando la triste storia dei loro genitori, dell'ordine da parte
del Kazekage di distruggere il villaggio di Tsuki e del triste
destino dei suoi abitanti.
Matsuri
era stata considerata morta sino a quel momento mentre Sumire era
stata affidata alle cure dello Tsuchikage.
<<
Cavolo ma è incredibile! >> Disse Naruto seduto a terra con le
gambe incrociate e con l'espressione un bambino di sei anni che
ascolta una favola.
Temari
chiese quanto di vero c'era riguardo al potere delle due e a
rispondere questa volta fu la kunoichi che poco prima si era battuta
con lei.
Spiegò
che Matsuri possedeva i chakra elementari del vento e della terra
mentre Sumire quello del vento e dei liquidi.
Su
Matsuri non seppe dire molto ma quell'informazione servì a Temari
per spiegarsi come la ragazza riuscisse a controllare la sabbia anche
se in piccolissime quantità.
Su
Sumire invece spiegò che aveva il controllo su tutti i tipi di
liquidi e l'abilità innata del ghiaccio oltre a presentare, come già
detto, delle capacità molto simili a quelle dei felini.
<<
Un po' come me... >> intervenne Kiba riferendosi alle sue
capacità tipicamente canine.
Il
Daimyo di Tsuchi aveva scoperto che le due avevano delle proprietà
innate che si mostravano solo se si trovavano a stretto contatto.
Purtroppo
non riuscì a dare ulteriori informazioni poiché queste abilità si
erano presentate in rare occasioni e di certo le due non erano in
grado di averne il pieno controllo.
*
Non
ci volle molto tempo per risolvere il passaggio di cittadinanza da
Iwa a Suna, dopotutto Sumire essendo nata a Suna aveva tutto il
diritto di rimanere lì.
Anche
organizzare le nuove formazioni e le squadre non richiese particolare
attenzione dunque dopo pochi minuti Kurotsuchi e lo Tsuchikage
uscirono dal palazzo dando disposizioni ai ninja di Iwa.
Kankuro
incrociò Naruto in uno dei corridoi del palazzo e non riuscì più a
staccarselo di dosso.
Matsuri
si recò nell'appartamento che aveva da poco preso in affitto per
potersi togliere di dosso quello scomodo abito da cerimonia.
Rimasti
soli Sumire si mise di fronte all'ex jinjuriki.
<<
A proposito Gaara... >>
Il
ragazzo percepì una strana sensazione.
E
poi dov'era finito il -sama?
<<
… mi sento in dovere di informarti che ho sentito la discussione
tra te e la mia sorellina questa mattina >>
Lui
arrossì non sapendo che cosa dire.
<<
Ora vorrei fare una piccola precisazione: come kunoichi di Suna sarò
sempre diligente e fedele a questo villaggio e presterò completa
obbedienza al suo Kazekage ma... >>
Si
ritrovò spalmato sulla sua poltrona col piede di Sumire a pochi
centimetri da un punto molto sensibile.
Dove
aveva già visto questa scena?
<<
... Spezzale il cuore e io ti spezzo il collo. Capito? >>
Gaara
aprì la bocca ma sopraffatto dalla sorpresa non seppe come
ribattere.
L'aveva
fregato un'altra volta.
*
Quando
Temari cominciò a realizzare cos'era accaduto alle sue spalle negli
utimi mesi rimase frastornata.
Non
solo Gaara si era avvicinato ulteriormente a quella piccola chunin un
po' troppo petulante per i suoi gusti, ma adesso anche Kankuro aveva
trovato una ragazza.
Non
una cotta passeggera, non un'infatuazione da niente, non una
storiella così tanto per passare il tempo.
Si
era innamorato e, visto come la ragazza si era comportata durante la
battaglia, risultava evidente che era ampiamente ricambiato.
Il
suo fratellino, quello che da piccolo si nascondeva sotto le sue
coperte quando c'era un temporale o quando Gaara era sotto l'effetto
di un demone sanguinario.
Quel
furbetto che montava le sue marionette tutto contento perso nel suo
mondo magico e fatato dipinto di blu.
Quel
ragazzino che non sapeva mai quando tacere e che si buttava a
capofitto nei pasticci. E poi puntualmente toccava a lei cacciarlo
fuori dai guai.
Kami
quante volte lo aveva visto in fin di vita. Le volte in cui aveva
rischiato un attacco cardiaco a causa sua erano incalcolabili.
Adesso
quel piccolino era cresciuto e non sarebbe rimasto chiuso nella sua
stanza circondato
dalle sue marionette e dai veleni, intento ad occuparsi di complicati
esperimenti.
Si
sarebbe costruito una sua vita, magari avrebbe persino cambiato casa.
Oddio
forse si sarebbe trasferito!
Più
ci pensava più le saliva il sangue al cervello.
Inevitabilmente
cominciò ad associare la figura della principessa di Iwa ad una
piccola stronzetta viziata ed antipatica.
Serrò
la mascella e continuò a fissare un punto indefinito dello spazio.
Merda.
*
Se
la rideva il bastardo.
<<
Smettila >>
Se
la rideva sotto i baffi e lo nascondeva pure male.
<<
Ti ho detto di smetterla >>
Sghignazzava
allegramente e gli erano pure spuntati i lacrimoni.
<<
Stronzo di un cry-baby... >>
Shikamaru
si era accorto dello stato d'animo della sua compagna e non riusciva
a non trovarlo estremamente comico.
Dopo
essersi limitato a sghignazzare scoppiò a ridere in una grassa
risata evitando all'ultimo secondo una poderosa ventagliata in testa.
<<
Ti hanno fottuto alla grande Tem! >>
Un'ora
prima erano stati informati da Baki-sensei delle decisioni prese
all'interno dell'ufficio: Sumire avrebbe fatto parte di un team
capitanato da Matsuri, e Kankuro sarebbe stato il suo sensei.
<<
Adesso avrai non una “piccola mocciosa” da tenere a bada ma
ben... >> chiuse la mano a pugno alzando solo l'indice ed il
medio << DUE >>
<<
Shikamaru? >>
Il
ragazzo venne interrotto nel suo momento di gloria da un Naruto
stranamente serio.
<<
Si? >>
<<
Sono appena andato da Gaara. Visti gli eventi mi sono assicurato che
stia bene... >>
<<
E allora? >>
<<
Sia lui che Kankuro vorrebbero sapere perchè Temari singhiozzava tra
le tue braccia durante la battaglia... >>
Shikamaru
sbiancò.
Temari
lo guardò con un ghigno divertito.
<<
Si parlava di mocciosi da tenere a bada... >> mormorò crudele
la kunoichi per una volta non così tanto seccata dalla gelosia dei
fratelli.
Un
potente rumore di passi e legno ed un sinistro fruscio si udì in
lontananza.
<<
...E vorrebbero saperlo adesso >> concluse Naruto.
Shikamaru
iniziò a correre il più velocemente possibile tentando di sfuggire
alle ire dei due fratelli.
<<
Pietà! >>
***
Angolo dell'autrice.
Salve a tutti lettori. Eccoci giunti
alla fine di questa ff, ma prima di andare aspettate un secondo.
Come accennato nel precedente capitolo
c'era un motivo per cui ho aggiornato a rilento negli ultimi capitoli
ed il motivo è che * rullo di tamburi * ho scritto il seguito di questa
ff.
Eh si “Gelosia fraterna" è una trilogia.
Grazie di cuore a tutti i lettori spero
che questa storia vi sia piaciuta. Ci si vede la prossima volta con Omeostasi.
Ciao a tutti.
Violetta_
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