Altra richiesta di parte di
amici....una Seifer x Rinoa... ma lo rimarrà fino alla fine?
XD A voi l'ardua sentenza
Seifer, Rinoa, Squall e tutto FFVIII sono proprietà
Squaresoft e degli aventi diritto.
Ricordi estivi
Pena di
morte… No, no non voleva pensarci. Seifer non poteva davvero
essere morto. Se così fosse sarebbe stata anche colpa sua.
Quante volte gli aveva raccontato della situazione a Timber... Rinoa
era sicura che se lui si era presentato era stato per aiutarla.
Gliel'aveva promesso quell'estate in fondo, lo ricordava come fosse
ieri..
Era
la prima volta che metteva piede a Balamb. Dal primo momento in cui era
scesa dal treno si era sentita invasa dall'aria fresca di quel luogo
ospitale. La brezza marina le aveva scompigliato i capelli fin da
subito provocandole un broncio immediato nel tentativo di sistemarsi i
ciuffi mossi dal vento. Era il suo primo vero appuntamento con Seifer.
Il ragazzo l'aveva inviata a venire a Balamb per dimenticare almeno per
qualche ora i suoi problemi e la sua voglia di liberare Timber
dall'oppressione che ormai continua da troppo tempo.
Scosse
la testa, no, non era il momento di pensare a quelle cose. Oggi sarebbe
stato un giorno di svago, sarebbe stata una vera principessa in
compagnia del suo principe. Era stato proprio lui a nominarla tale e
tutti nel gruppo dei Gufi del bosco avevano preso quell'abitudine.
“Principessa...”
Rinoa
si voltò al suono della voce del ragazzo. Seifer si
allontanò dal muro su cui si era appoggiato, sul suo volto
un sorriso compiaciuto, quasi sbruffone, che Rinoa aveva cominciato a
comprendere. Lui le porse la mano e lei la prese con un sorriso.
“Un
vero cavaliere...” commentò.
Uno
sbuffo a nascondere un leggero imbarazzo che la ragazza non
evitò di notare. Era sicura che dietro quella maschera da
superuomo ci fosse ancora un bambino sorridente e Rinoa era
più che mai decisa a voler vedere quel sorriso.
Con
questa determinazione gli lasciò la mano e lo prese a
braccetto, sorridendogli con fare complice.
“Beh
che si fa di bello?” chiese mentre lo trascinava
giù per le scale della stazione. Seifer si lasciò
guidare per qualche metro poi si fermò di colpo.
“Vieni”
le disse dirigendosi verso il porto noncurante di aver perso il
contatto al suo braccio. La ragazza se ne rammaricò un poco,
ma sapeva che Seifer non era persona da smancerie romantiche e quindi
si apprestò a seguirlo. Scesero per le vie più
affollate e quando raggiunsero la via meno battuta che portava al porto
Seifer si fermò all'improvviso, quasi che la ragazza gli
finì addosso. Si volse per un attimo, guardando
l'espressione inquisitoria di lei, prima di tornare nuovamente a
guardare avanti, questa volta però spostando delicatamente
indietro il braccio e tenendo la mano leggermente aperta. Rinoa non
poteva vederne il volto, ma non si fece ripetere quel piccolo gesto e
afferrò con decisione la mano del ragazzo. La
sentì fredda per via del guanto che la ricopriva ma il modo
in cui stringeva la sua era caldo e avvolgente. Camminarono
così, senza dire nulla, fino ad arrivare al porto. Sul
pontile i gabbiani volavano numerosi e Rinoa non potè
fermarsi dal correre incontro ad un tale spettacolo. Seifer le
lasciò la mano permettendole di piroettare davanti a lui,
come cullata dalla brezza marina che le scompigliava ancor
più i capelli. Quando lei si girò, ridendo,
Seifer pensò non ci fosse cosa più bella al
mondo. Si avvicinò a lei con veloci falcate e
l'abbracciò forte, stringendola come se gliela dovessero
portar via da un momento all'altro. Rinoa si irrigidì un
attimo, presa alla sprovvista da quel comportamento tanto diverso da
ciò che si aspettava dal ragazzo. Si rilassò
quando sentì la presa farsi meno forte, ma non meno decisa.
I due si guardarono per qualche secondo e lei, osservandosi, negli
occhi azzurri del ragazzo pensò davvero di essere una
principessa. Stando con Seifer si sentiva davvero in grado di fare
qualsiasi cosa. Riusciva ad infonderle fiducia con una semplice parola
e anche adesso, in quell'abbraccio, ci sentiva qualcosa di importante.
Si
guardarono per qualche istante ancora finché un fischio di
un pescatore in avvicinamento non fece riscuotere Seifer che
sembrò riprendere coscienza di sé.
Lasciò andare la ragazza in tutta fretta, voltandosi dalla
parte opposta. Rinoa si sentì invadere dal vento freddo e
rivolse l'attenzione verso il pescatore lanciandogli uno sguardo
imbronciato che l'uomo non colse per nulla come irritato, ma che in
realtà lo era eccome.
“Rinoa”
la voce di Seifer la fece perdere interesse nel tentativo di mandare al
diavolo il pescatore e la portò a volgersi verso di lui.
Lui
non la guardò, si limitò a osservare il mare di
fronte a loro “Ti andrebbe di venire al Garden? Potrei
presentarti al preside e magari quando diventerò SeeD
potrò venire ad aiutarti ufficialmente...” non
finì nemmeno la frase che Rinoa lo abbracciò da
dietro. “Grazie” disse con un sorriso infinito. Lui
le prese le mani che si erano unite sul suo petto e delicatamente si
portò la ragazza di fronte. Lei gli sorrise ancora con
più trasporto, Seifer non cambiò espressione ma
si abbassò piano, donandole un piccolo bacio sulla fronte.
Rinoa lo lasciò fare e entrambi rimasero abbracciati sul
ponticciolo di Balamb noncuranti dei pescatori impiccioni e
degli sguardi curiosi dei passati. Quel momento doveva essere solo per
loro ...
Non era diventato SeeD,
ma era venuto davvero ad aiutarla alla fine e lei non aveva nemmeno
avuto modo di ringraziarlo. Non era giusto. Non poteva essere morto...
Non aveva ancora visto il suo sorriso. Il suo vero sorriso...
Si accucciò
abbracciandosi le gambe sentendo le lacrime arrivare. Tutt'ora non
sapeva se quello fosse amore, ma di certo Seifer le piaceva. Era
intelligente, le infondeva fiducia e solo pensare che lui fosse
lì da qualche parte le faceva credere di poter far qualsiasi
cosa al mondo. Era un po' la sua ancora di salvezza e ora si sentiva
andare alla deriva…
“Rinoa!”
Si riscosse al suono del
suo nome, volgendosi verso quella nuova voce.
“Andiamo!”
Era solo il ragazzo
leader dei SeeD. A lui sembrava non fregasse niente di Seifer, eppure
era un suo compagno no? Rinoa si alzò, si diede due
schiaffetti sulle guance e raggiunse Squall che l'aspettava.
“Eccomi
Leader” disse lei imitando un saluto militare. Il ragazzo
sbuffò dandole le spalle.
“Asciugati gli
occhi” le disse mentre riprese a camminare. Rinoa si
meravigliò di sentire le lacrime scenderle sul volto e si
affettò ad asciugarle con un po' di imbarazzo.
Camminarono ancora un
po', poi lui si fermò e continuando a darle le spalle
trovò modo di continuare il discorso “Raijin e
Fujin sono convinti sia ancora vivo. Se i suoi compagni credono in lui
lo dovresti fare anche tu”
Detto questo riprese a
camminare senza rivolgerle nemmeno uno sguardo. Rinoa rimase un attimo
inebetita prima di rincorrerlo e guardando la sua schiena avvolta in
quel giubbotto di pelle nera si sentì riportare verso la
riva...forse aveva trovato una nuova ancora...
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