myffslashmerlin
Titolo: Dialettica servo-padrone
Autore: Harry_x_Hermione_4ever
Rating: NC17
Pairing: Merlino/Artù
Trama: Non
riusciva a non guardarla. Quella sottile linea rossa che scorreva
lungo la coscia di Artù per un paio di centimetri. Quel piccolo
graffio, taglio superficiale, ma dalle radici profonde. Non era
disavvezzo a vedere sbucci e ferite deturbare il corpo perfetto del
principe guerriero e cacciatore. Ma questa volta si trattava di
una preda diversa. Mai avrebbe immaginato di poter essere capace di
fare una cosa simile. "Farò tutto quello che mi chiederete di fare, signore, sono il vostro servo."
^*^
DIALETTICA
SERVO-PADRONE
Non poteva farne a meno.
Non riusciva a non guardarla. Quella
sottile linea rossa che scorreva lungo la coscia di Artù per un
paio di centimetri. Quel piccolo graffio, taglio superficiale, ma dalle
radici profonde. Non era disavvezzo a vedere sbucci e ferite deturbare
il corpo perfetto del principe guerriero e cacciatore. A volte poteva
preoccuparsi per la sua incolumià. A volte gli facevano effetto.
Spesso le prede si rivelavano parecchio combattive prima di lasciarsi
catturare. Ma questa volta si trattava di una preda diversa. Mai
avrebbe immaginato di poter essere capace di fare una cosa simile.
E non riuscì a trattenersi dal
toccarla. Senza neanche accorgersene, Merlino fece passare il suo
pollice lungo la piccola cicatrice. Un fremito percorse il corpo di
Artù. Appena si rese conto di essersi lasciato andare,
ridestatosi dai suoi pensieri, Merlino scostò subito la mano, e
avampò.
Il ricordo, e l'imbarazzo, dell'accaduto
era ancora fresco. Non sapeva neanche come e perchè era
successo. Non era una situazione dissimile da quella, dal solito, come
sempre Merlino stava aiutando Artù, il suo padrone, a vestirsi.
Così come quest'oggi si era soffermato decisamente troppo su
quella camba, su quel taglio, l'altro giorno doveva aver indugiato
eccessivamente su quel petto poderoso, sfiorando ogni muscolo teso
mentre stendeva le vesti, doveva essersi attardato troppo su quei
polpacci robusti e veloci, allacciando i calzari, doveva aver esitato
eccessivamente su quelle mani grosse e forti, infilando i guanti,
doveva aver destato il sospetto, titubando nell'allacciare la cintola,
mentre il suo sguardo cadeva al di sotto.
Artù lo aveva fermato, lo aveva
allontanato. E anche allora Merlino aveva preso ad ardere in volto,
vergognandosi di se stesso, del suo comportamente, della sua dannata
mente perversa. E mentre Merlino compiangeva se stesso, Artù lo
aveva colto di sorpresa, prendendogli il volto tra le mani. E gli aveva
chiesto:
- Lo vuoi? -
- Farò tutto quello che mi chiederete di fare, signore, sono il vostro servo. -
- Ma lo vuoi? -
- ... Sì...- aveva soffiato
- Allora nessuno farà domande, sei il mio servo, e il padrone può fare quel che crede col suo servo.-
Quindi Artù aveva preso a
slacciarsi la cinta, a togliersi quei vestiti che con tanta fatica
Merlino aveva tentato di mettergli addosso. E Merlino non aveva saputo
se dover fare lo stesso o meno, ma Artù lo aveva tolto da ogni
impiccio, mettendolo in una posizione che non avrebbe mai osato,
donandogli in bocca il suo stesso seme.
E lo aveva fatto accomodare sul suo caldo
letto regale, e gli aveva prestato attenzioni come nessuno mai in vita
sua, baciando e leccando le sue labbra, il collo, fino allo snello
torace, liberato dalle umili vesti. E gli aveva riservato cure che non
avrebbe mai preteso, massaggindo la sua intimità, preparandolo
con cautela e dovizia ad un piacere più forte e profondo. E lo
aveva sentito più vicino che mai, pelle contro pelle, uniti uno
dentro l'altro. E lo aveva fatto sentire importante e amato,
preoccuandosi di soddisfare ogni sua voglia e tacita richiesta,
diventando, da padrone, servo. Un brivido caldo aveva percorso il suo
corpo, un flusso che minacciava di liberarsi, mentre Merlino
raggiungeva l'orgasmo, riversandosi sul ventre dell'amante stretto a
lui, che di lì a poco lo avrebbe seguito. Ma lui, schiavo
maldestro ed irrispettoso, nel turbine delle emozioni aveva afferrato
con troppa veemenza quelle morbide fiere carni, e le aveva deturpate
rozzamente.
Nella foga, avvertì un colpo più forte, più reale.
E Merlino si svegliò, rendendosi conto di essere riverso sopra il banco, in procinto di cadere dalla sedia.
- Ohi, ti eri addormentato!- lo bacchettò Artù, il suo vicino di banco.
- E c'era bisogno di tirarmi un pugno sul braccio, asino! - ribattè Merlino ancora confuso ed assonnato.
- Non volevi svegliarti, stavo iniziando
a pensare che ti fosse preso un attacco. Hai fatto le ore piccole ieri
sera, eh?! Cosa hai combinato, maialone! -
Merlino si stropicciò gli occhi,
osservando le equazioni su suo quaderno sbiadire per la chiazza di
saliva con cui lo aveva macchiato durante il sonno. Sperò che
quella fosse l'unica cosa che aveva macchiato. Avvertiva una tensione,
una pressione sul suo basso ventre, una pressione piacevole. E lo
sguardo ammiccante di Artù confermò il suo timore.
Cercò di accavallare le gambe, per nascondere l'erezione, ma il
banco stretto lo rendeva ancora più ridicolo.
- Doveva essere proprio un bel sogno, ah,
quasi ti invidio - lo punzecchiava Artù sorridendo compiaciuto,
- a chi stavi pensando? - rise.
- Ma di cosa stai parlando...- fu l'unica cosa che riuscì a mugugnare Merlino
imbarazzato, cercando di nascondersi con la maglietta.
- Eddai che ti ho visto, dimmelo! -
Fortunatamente Merlino fu salvato dalla
campanella, e, cautamente ma repentino, si alzò in piedi per
uscire dall'aula. Artù lo seguì a ruota, tirandogli un
altro buffetto sull'esile spalla.
- Ah, Merlino, sei un vero porco...- continuava a prenderlo in giro.
- Uff... cretino! Sei proprio un
insopportabile spaccone Artù...- Merlino finse di respingerlo,
mentre Artù sornione lo avvicinava a se passandogli un
braccio dietro il collo, ancora scosso dalle risate.
E così i due amici si gettarono nella folla di ragazzi che riempiva il corridoio per raggiungere la prossima classe.
^*^
Note:
Chi avrebbe pensato che la mia diretta esperienza personale (leggasi il
graffio sulla mia gamba) sarebbe diventata una fanfic del genere! XD
Spero
che la storia sia stata di vostro gradimento. Preciso che solitamente
non scrivo ne leggo Alternative Universe, perchè in linea di massima
non mi piacciono. Cioè, se leggo una storia su un qualche fandom è
perchè mi piace la storia originale e i personaggi come sono, quindi
preferisco che rimanga più in character possibile. Altrimenti leggo fic
originali. Devo ammettere però che ho un vero debole per le commedie
scolastiche adolescenziali, e ci vedevo troppo bene Merlino e Artù in
questo contesto *-* così ho deciso di sperimentare!
Fatemi sapere cosa ne pensate. Ciao! ^__^
P.S.: Mi scuso con Hegel per il titolo! xDDD
|