Corsa contro il tempo
-
Dave, devo andare. - .
Erano le 18.30. Il sole stava tramontando. Amanda raccolse le sue cose,
e spense il pc.
- Okay, Amanda. Ci vediamo domattina. - la salutò la
giornalista.
La biondina stava per uscire, quando una bambola di pezza cadde dalla
sua borsa.
- Ehi, ti è caduto qualcosa. - fece notare Daveigh.
Amanda si girò, raccogliendo la bambola di fretta e furia.
- Una bambola? - chiese la giornalista.
- E'...di mia cugina. L'ha lasciata a casa mia ieri sera. - disse la
stagista, accennando un sorriso e chiudendo la porta.
Daveigh stava per rimettersi al lavoro, quando il telefono
squillò.
- Qui Daveigh Carroll, "Spokane Gazette". - .
- Daveigh, sono Sasha. C'è una chiamata per te. - .
- Passamela pure. - .
Dopo qualche secondo di silenzio, una voce si alzò dalla
cornetta.
- Pronto, è la signorina Carroll? - .
- Sì, con chi parlo? - .
- Sono l'agente Shay, della polizia di Farmington. - .
- Oh, buona sera, agente. A cosa devo questo piacere? - .
- Signorina Carroll, tra le sue indagini sui fatti di Villa Floyd
spuntano i nomi di Ruth, Mary e Lucy Abigail? - .
Daveigh si gelò.
- Sì...perchè? - .
- I loro genitori sono scomparsi da qualche giorno. - .
- Cosa? - .
- Non si trovano più. E non c'è più
neanche Ingrid Morrell. - .
- E' morta? - .
- Non lo sappiamo, ma non è né in casa,
né in giro. - .
- Ascolti, Shay. Contatti i suoi colleghi a Cheney.
Chieda infromazioni su Charlotte Morrell. E mi
richiamo non appena sa qualcosa. - .
- Sarà fatto. - .
La giornalista mise giù il ricevitore.
Che sta succedendo?
- Come stai, Ellen? - .
Amanda era andata a trovare la fotografa all'ospedale, che si stava
riprendendo.
- Meglio. I medici dicono che sono stata fortunata. Quel tipo per poco
non mi ha spezzato l'osso del collo. - .
- Tra quanto uscirai? - .
- Una settimana. Vogliono essere sicuri che mi ristabilisca al massimo.
- .
Il cellulare di Amanda squillò. Nel tirarlo fuori dalla
borsa, fece cadere una collanina e una bambola.
Ellen allungò l'occhio sul cellulare. Non riuscì
a
leggere tutte le lettere sul display, ma a quanto le era parso era un
promemoria.
Da Har... alla Was... ...un ...
Ab...l!
Guardò
poi la bambola. Sul piede di essa, c'era scritto un nome. "Ruth".
- Cavolo, devo andare. Stammi bene, Ellie! - fece la stagista,
rimettendo il cellulare nella borsa, insieme alle altre cose.
La fotografa alzò lievemente una mano, in segno di saluto.
Quando la biondina se ne fu andata, cominciò a vagare con la
mente.
Che situazione di merda.
Bloccata in un letto a causa della mia migliore amica.
Erano le sei e tre quarti. Presto sarebbe passata l'infermiera con la
cena.
No...quella di ieri sera
non era Daveigh. E' assurdo, ma gli occhi sembravano quelli di Chloe.
Osservò le contusioni sul braccio.
Se non fosse stato per quel dannatissimo lapsus sulle Abigail, a
quest'ora non sarebbe succe...
Spalancò gli occhi.
RUTH ABIGAIL!
Ansimò. Ripensò al messaggio sul display del
cellulare.
L'ultima parola
è "Abigail".
"Da Har..."..."Was... ...un"...la seconda parola è "Washing
Gun"...DOVE CI VIVE HARPER, IL MEDIUM!
Dalla finestra aperta, volò dentro un bigliettino, che si
posò sul letto della fotografa.
Ellen lo aprì.
Vediamo se riuscite a fermarmi,
ora.
Qualcuno bussò alla finestra. La fotografa si
girò.
Era Chloe.
Ellen la guardò incredula.
La bambina sorrise, poi si gettò dal cornicione.
Il telefono dell'ufficio di Daveigh squillò dieci minuti
dopo la prima chiamata.
- Pronto? - .
- Daveigh, un'altra chiamata per te. - .
- Passamelo. - .
Daveigh tremava. Se fossero sparite anche le altre persone...
- Signorina Carrol, sono Shay. - .
- Mi dica. - .
- Anche questa volta ci ha preso. Charlotte Morrell, che
stamattina non si è presentata al lavoro e non è
rintracciabile, è scomparsa nel nulla, come i due Abigail. -
.
La giornalista cominciò a sudare. Che stava succedendo?
Dov'erano finiti?
- La ringrazio, Shay. - .
E chiuse la chiamata.
Ancor prima che la mente di Daveigh fosse bombardata dalle domande, il
cellulare squillò.
- Dave, sono Ellen! - .
- Ellie! Come stai? Tutto bene? - .
- Sì, sì. Ascolta, Dave... - .
- Credimi, te lo giuro, non ero io ieri sera... - .
- Dave... - .
- Non è la prima volta che mi succede, ultimamente... - .
- DAVEIGH, LA VUOI PIANTARE? - .
La giornalista si ammutolì.
- Che cosa c'è? - chiese con un filo di voce.
- Amanda sta andando alla "Washing
Gun" da Harper. - .
- Harper? Il senzatetto medium che vive lì dentro? - .
- Proprio lui. Non te lo so dire con certezza, ma probabilmente sta
andando a fare qualcosa per le Abigail!
Probabilmente cercherà di contattarle!
E c'è di mezzo anche Chloe! - .
- Cazzo, dobbiamo fermarla! - .
- Non perderti in chiacchere, prendi la macchina e inseguila! E' uscita
da poco dall'ospedale, puoi ancora intercettarla! - .
La giornalista chiuse la chiamata, e uscì dall'ufficio di
corsa.
Non tornerai mai
più dall'oltretomba, Chloe. MAI PIU'!
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