C’erano giorni in cui la nebbia dominava su tutto, e proprio in quei giorni il suo corpo prendeva il sopravvento su tutto ciò che di razionale ed umano vi era in lui. In quei giorni anche se la nebbia nascondeva tutto ciò che i suoi occhi bramavano , il suo corpo non si allontanava per più di pochi passi dalla finestra.
Di fronte ad essa vi era una libreria piena di testi antichi ricoperti di polvere.
Le giornate di nebbia erano molte di più di quelle che avrebbe voluto ammettere e così si era ritrovato ad aprire e sfogliare le pagine di quei logori libri più di una volta. Difficile dire di cosa trattassero dato che erano scritti in una lingua a lui sconosciuta.
C’erano alcune lettere che ricordavano vagamente il suo alfabeto, ma che unite agli altri simboli non gli ricordavano nulla.
Così svogliatamente si era ritrovato a sfogliarli, riempiendosi le mani di polvere e gli occhi di segni senza senso.
Più li sfogliava e più non capiva. Più li sfogliava e più il mal di testa prepotente si chiamava presente.
Nonostante ciò il suo corpo non riusciva ad allontanarsi dalla finestra e così l’unico modo per far passare il tempo era quello di sfogliare quei vecchi tomi.
‘’Hyung hai mai letto uno di questi libri?’’
‘’Si’’
‘’Davvero?’’
‘’Si Jeongguk’’
‘’Hyung sai cosa c’è scritto?’’
‘’Si’’
‘’Cosa c’è scritto?’’
‘’Perché tu non sai leggere Jeongguk?’’
‘’Ovvio che ne sono in grado’’
‘’Allora perché me l’hai chiesto?’’
‘’Perchè non ho mai visto questo alfabeto’’
‘’Davvero Jeongguk?’’
‘’Davvero Hyung’’
DAY 230
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