redhead

di heather16
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Mi sveglio. Il sole caldo estivo che filtra dalle persiane chiuse illumina la stanza quel tanto che mi basta per guardare il tuo viso addormentato. Avvolta nelle coperte, raggomitolata, stringi la stoffa del copriletto al petto. Le sopracciglia scure e spesse riposano, avvolgendo in un abbraccio i tuoi occhi addormentati, che mi lasciano contare le tue corte ciglia scure. La bocca sottile chiusa in un broncio dolce e infantile. Ecco, sembri quasi una bambina. Il tuo corpo si muove appena scosso da un respiro regolare. Penso a cosa vuoi dire per me, e mi rendo conto che in ogni mio ricordo ci sei tu. La mia prima lezione di teatro, la prima volta che ho visto per i corridoi la mia prima cotta, la prima volta che sono andata a casa di una ragazza delle superiori. Sei un intruso, un’essenza costante nella mia vita degli ultimi tre anni. Sei così intelligente, così allegra, così dolce, così insicura, così infelice, così delusa. I tuoi occhiali sono appoggiati sul mio comodino. Mi alzo, apro la finestra. La luce inonda con violenza la stanza, rivelandomi un pallido sole di gennaio. Non è estate, non sono felice. Mi giro, e il mio letto è vuoto. Tu non ci sei più.
Cancellata, con il gommino di una matita.
Il colore dei tuoi capelli rossi pervade ancora per qualche attimo tutta la camera, poi svanisce con la tua sagoma, disegnata sul materasso.




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