-Ergh, scusate: pessimo parcheggio...-.
-Oh, sul serio?! Da cosa lo deduci?- lo schernisco istintivamente,
individuando subito dopo mio fratello muoversi verso di me, il tappeto
di calcinacci bianchi che crepita sotto le suole dei suoi stivali.
-Con chi stai parlando, Atra?- mi domanda rudemente, il viso alterato.
Ah, credevo che mi avrebbe chiesto se stavo bene; la lezione
è dura da imparare per me, a quanto pare.
-Con il grande pilota lassù-
rispondo semplicemente, ravviandomi i capelli e scuotendomi di dosso la
polvere biancastra.
Intanto "il grande pilota" si dà lo slancio per saltare
giù dal suo mezzo e atterra esattamente sul leggio,
spaccandolo in due e facendo rotolare via tutti i microfoni in un
concerto di fischi spaccatimpani.
Hyne, ma questo quanto è imbecille?!
Una volta a terra, solleva lo sguardo ad ammirare il grosso casino che
ha combinato e si gratta la testa:
-Accidenti, ho parcheggiato proprio male- constata mogio, la voce
amplificata dall'unico microfono rimasto funzionante tra quelli su cui
è atterrato.
La cresta di Zell emerge improvvisamente da dietro ciò che
resta dello scenario:
-Cos'è, un attacco terroristico?!- strilla, guardandosi
attorno febbrilmente.
-No - rispondo alzando gli occhi al cielo - E' solo una
calamità naturale-.
-Se sapessi chi sono non parleresti così, ragazza- mi
rimbecca il tipo, posando le mani sui fianchi in quella che dovrebbe
essere una posa autoritaria.
Nello stesso momento il soffitto cede completamente, fortunatamente non
quello sopra le nostre teste (che è già crollato
prima), e il mezzo di trasporto si ribalta all'indietro con uno
schianto tremendo, abbattendo anche il muro di fronte a noi e rotolando
giù dalle scale metalliche di emergenza, prima che anche
queste cedano e lo facciano precipitare nella strada sottostante.
-Oh, giusto - commento quando i rumori di ferraglia si sono fermati -
Tu sei una calamità umana-.
-Dannazione - impreca il tipo, grattandosi la testa più
velocemente - Quella Lagunarock era nuova-.
-Quella...cosa?- domanda Zell, visibilmente interessato. Mah, per me
quegli aggeggi sono solo ferraglia...questo in
particolare, dopo un volo del genere.
-Gallinaccio, taci - lo rimbecca Seifer, sguainando l'Hyperion - Tu
piuttosto, qualche altra parola prima che ti infilzi?-.
-Ehi ehi ehi! - strilla il tipo, sollevando le mani - Posso spiegare
tutto!-.
-Allora comincia alla svelta- ribatte gelido mio fratello, senza
abbassare la spada di un solo millimetro.
Nel frattempo mi guardo intorno e in un angolo della stanza scorgo il
Presidente, il volto completamente sconvolto ma senza traccia di ferite
gravi.
Non vedo Squall e le ragazze però...
-Si sono nascosti dietro le quinte - mi bisbiglia a questo proposito
Zell, che mi si è avvicinato senza che io me ne accorgessi -
Credo che stiano aspettando il momento giusto per portare via Deling-.
-Non è Deling il problema, adesso- sibilo tra i denti,
guardandomi intorno ancora con una certa apprensione; mi sembra
abbastanza ovvio il fatto che qualcun’altro
manchi all'appello.
-Allora? Mi sto innervosendo-.
La voce incalzante di Seifer mi riporta alla realtà, insieme
al tintinnio delle armi sguainate dei soldati galbadiani, che ci stanno
sorvegliando a distanza.
-Un attimo! Ma c'è ancora qualche telecamera accesa, qui?-
sbotta improvvisamente il tipo, schizzando a controllare e lasciando
mio fratello con un palmo di naso.
Cielo, questo qui è proprio scemo.
-Torna qui, imbecille!- ringhia Seifer, rincorrendolo con l'Hyperion
sguainato.
-Ah, una funzionante c'è ancora!- esclama sollevato l'uomo,
lasciandosi quindi afferrare per il colletto da Seifer, che lo scrolla
senza tanti complimenti:
-Vuoi parlare, razza di...-.
-Attento, ragazzo: non vorrei che il popolo di Esthar si offendesse a
sentire insultato in questo modo il proprio Presidente. E lo stesso
vale per la minaccia armata- risponde a sorpresa il tipo, l'aria
decisamente più rilassata.
-Che cosa?!- sbotto io, incapace di contenermi. Questo incapace qui
è il Presidente di Esthar?! E Adele che fine ha...
-Laguna Loire-.
La voce glaciale di Edea echeggia nella stanza, ancora prima che la sua
figura ricompaia proprio accanto a Seifer, che rafforza la stretta
sull'uomo e solleva il mento. Contemporaneamente ritorna anche il mio
mal di testa martellante, la cui assenza mi aveva immediatamente fatto
rendere conto della mancanza della Strega.
-Mi sembra che tu e Deling abbiate raccontato qualche bugia al popolo
di Galbadia - la accusa immediatamente Laguna, d'un tratto risentito -
Perché Esthar non ha la minima intenzione di attaccare
Galbadia e la sua Strega...anche se non posso assicurare il contrario-
conclude duramente.
Quindi Adele è coinvolta in questa storia quanto potrebbe
esserlo un morto come lei, cioè per niente; o meglio, era
solo il pretesto per scatenare l'ennesima guerra dell'ennesima Strega
avida di potere.
In questo momento Edea solleva rabbiosamente gli occhi e agita di
scatto le unghie, incenerendo con un raggio di luce l'unica telecamera
rimasta accesa.
-Non ti servirà a nulla, Strega. Ormai gli scherzi sono
finiti- la canzona trionfante il Presidente Laguna, subito scrollato da
Seifer:
-Tieni a freno la lingua quando parli alla...-.
-Seifer - lo richiama perentoria Edea osservandosi le unghie, prima di
riprendere più tranquillamente - Sono molto impressionata
del tuo arrivo qui, Loire; mi domando solo da chi tu abbia ricevuto
l'informazione-.
-Gliel'ho data io-.
Oh, ma oggi è la giornata delle sorprese?!
-Ma io non ti avevo fatto fuori?!- sbotta contrariato Seifer in
direzione di un malconcio Roger, che è appena giunto nella
stanza seguito da Squall e le altre.
-Eccoti qua! - esclama meravigliato Laguna - A dire la
verità, nemmeno mi ricordavo che fossi venuto con me...-.
-Oh grazie, Presidente - sospira la spia, gli occhi rivolti al cielo
color indaco sopra di noi - Fortunatamente sono riuscito a lanciarmi
dalla Lagunarock ancora prima che si schiantasse sul tetto degli Studi
Televisivi-.
-Ah, perché non credevi che sarei riuscito a evitare
l'impatto?!- si offende Laguna, tentando di incrociare le braccia ma
incontrando la stretta ferrea di Seifer.
-Cosa ci fai tu qui?- domanda ancora risentito mio fratello, al che
Roger fa spallucce:
-Devi aver ucciso il mio sosia - risponde semplicemente - E questo
conferma i miei sospetti-.
-Anche i miei, caro Roger- interviene la Strega, la maschera rossa sul
suo viso che si dissolve in una fine polvere scarlatta e brillante come
scintille di fuoco, rivelando il sinistro bagliore splendente delle sue
iridi.
-Una volta usato mi avresti fatto fuori, non è vero Strega?
Non mi avresti neanche concesso il privilegio di essere tuo Cavaliere!
- a queste parole Seifer fa un verso simile a una risata - Adesso
vediamo come te la cavi, dopo che ti ho scombinato i piani- aggiunge la
spia, sfidando Edea con un sorriso spavaldo.
Accidenti, devo ammettere Roger è stato furbo: quando Seifer
l'ha liberato deve averci seguito sul treno per Timber ma non fino a
Dollet, dove invece abbiamo trovato un altro uomo molto simile a lui;
invece la vera spia è andata dritta a Esthar, conoscendo
probabilmente i piani della Strega.
Effettivamente avrei dovuto domandarmi dove Roger avesse preso quel
famoso detonatore, che non aveva con sé quando l'ho visto al
Garden o sul treno (e dire che avevo incolpato il gallinaccio, quando
in realtà era Roger a passare furtivo alle mie spalle! Beh,
una sgridata in più a Zell non fa mai male).
Io certamente non potevo rendermene conto con tutto quello a cui avevo
da pensare, ma mi sembra strano che la Strega sia stata tanto ingenua
da non accorgersene.
-Oh no, Roger - ride infatti Edea, sollevando una mano e facendo
danzare le dita in aria - Tu non hai scombinato i miei piani...li hai
solo facilitati-.
Ecco, lo sapevo: la Strega sa sempre come sfruttare le situazioni a
proprio vantaggio.
Il lampo di un sorriso complice attraversa il volto di mio fratello e
improvvisamente mi rendo conto di ciò che sta per succedere,
mentre la mia mano stringe istintivamente l'elsa del pugnale,
così forte che le mie nocche scricchiolano.
-Vedi, tu hai portato da me il Presidente di Esthar e io ho un ottimo
modo per scatenare la guerra che ci serviva, senza inventarci
più il pretesto di Adele- continua tranquillamente Edea,
mentre Laguna deglutisce rumorosamente e Roger si irrigidisce dietro di
me, ormai comprendendo di essere caduto dalla padella alla brace.
La mia stretta attorno al coltello si fa più ferrea, in
risposta alla tensione che sta cominciando a irrigidirmi i nervi.
-Seifer, fallo fuori- ordina Edea, senza neanche degnare Laguna di una
seconda occhiata.
Anche a me non serve il tempo di una seconda decisione.
Strega, questo non te lo
lascio fare.
-Fermo lì, Seifer! - urlo, il pugnale già pronto
nella mano - Stai fermo o ti lancio il coltello!-.
L'aria sembra congelarsi ancora una volta attorno a noi mentre tutti
gli sguardi saettano da me a mio fratello, che è rimasto
paralizzato a guardarmi, lo spettro freddo del sorriso ancora sul volto:
-Prego, Atra?- mi domanda alla fine, un'espressione tra il perplesso e
l'interdetto sul viso.
-Tranquillo, hai sentito benissimo - lo rassicuro a denti stretti - Tu
non torcerai un capello al Presidente o...-.
-Tu non oserai combattere contro di me, sorellina!- mi interrompe con
una risata divertita Seifer, impugnando l'Hyperion con la mano libera.
Come per sottolineare la sua affermazione, la Strega mi lancia una
profonda stilettata di dolore che mi offusca la vista, facendomi
barcollare paurosamente in avanti e allentare, mio malgrado, la stretta
sul pugnale.
-Forse lei no, ma noi sì- interviene seccamente Squall,
lanciandosi in avanti verso di lui, seguito a ruota da Rinoa e Selphie.
-Stupidi, inutili, noiosi umani- commenta annoiata Edea, erigendo
davanti a mio fratello una barriera trasparente, contro la quale i tre
sbattono inesorabilmente.
-Uno, due, tre, quattro...mi sa che hai fatto male i conti, Strega-
osserva in questo istante Zell, scattando avanti e attraversando
tranquillamente la barriera di Edea.
Prima che Seifer abbia tempo di allontanare Laguna da sé per
fronteggiare l'attacco, il gallinaccio gli è già
addosso a tempestarlo di pugni:
-Questo è per quello che hai fatto a tua sorella, bastardo - lo
insulta, prima di colpirlo violentemente al mento, facendolo barcollare
all'indietro e lasciare la presa su Laguna - Questo è per
averci costretto a combattere contro gli altri - ringhia ancora,
sferrandogli un pugno in pancia che lo piega in due - E questo...-.
-Zell, basta!- grido d'istinto con voce strozzata, mentre il flash dei
SeeD che riempiono di botte mio fratello, prima che il cancello del
Garden si chiudesse a imprigionarlo dentro, mi sfila davanti agli occhi.
Zell si ferma immediatamente, il pugno a mezz'aria e un'espressione
confusa sul volto, atterrato poi da una violentissima gomitata di mio
fratello, mentre la Strega mette in ginocchio anche me con un'altra
frustata mentale.
Maledizione, avevano ragione il preside, la Trepe, Shu, Seifer
stesso...avevano ragione tutti: io non sono in grado di aiutare mio
fratello, perché non riesco a vederlo soffrire.
Ho sempre pensato al mio
sacrificio, finora. Ma al suo?
-Presidente Loire, di qua!- sento Rinoa gridare, prima che il fuoco
delle mitragliatrici dei galbadiani soffochi la sua voce, seguito dai
gemiti strozzati dei soldati che cadono sotto la lama di Squall.
-Seifer, fermali- ordina tranquillamente la Strega, prima di scomparire
nel nulla; allora mio fratello smette di infierire su Zell e mi passa
accanto correndo, senza degnarmi di un'occhiata.
Immediatamente sento qualcuno chinarsi su di me e cercare di aprirmi la
mano sinistra, quella rotta, e allora il mio viso scatta verso l'alto
per incontrare quello di Roger:
-Hai la mano rotta, bella. Vuoi che te la curi?-.
-Che diavolo ci fai ancora qui, tu? - sbotto con rabbia - Vi abbiamo
offerto un diversivo: almeno sfruttatelo bene-.
-Edea mi ucciderà comunque- replica lui con noncuranza, le
dita che indugiano sulle mie. Ritraggo violentemente la mano facendola
scivolare sul pavimento e un senso di déjà-vu mi
assale, mentre replico duramente:
-Questo è sicuro: sei stato una spia fino in fondo-.
-Ma è questo che siamo noi: spie usa-e-getta- sospira
amaramente Roger, rialzandosi e osservandomi dall'alto in basso - Spero
almeno di essere stato qualcosa di pi...-.
-Quanto a te, spia
- la Strega si materializza all'improvviso proprio di fronte a noi e
tende il braccio - Questa volta sono ben sicura di eliminarti- sorride
cinica, prima di far partire un raggio di luce viola che colpisce in
pieno Roger, il quale si schianta a terra accanto a me senza emettere
un suono, il ventre completamente squarciato e ancora fumante.
Rimango scioccata a guardare la scena, gli occhi spalancati, mentre
nello stesso istante Seifer ritorna trafelato e contrariato:
-Li ho...-.
-Li hai persi, lo so - lo interrompe Edea, riabbassando la mano e
soffiando forte la sua irritazione - C'era un altro mezzo fuori ad
attendere Loire, in uno spiazzo nascosto: quando sono arrivata io era
già lontano perché lo potessi abbattere-.
-Invece i SeeD si sono divisi e Squall ha coperto la fuga alle ragazze,
per poi buttarsi giù da una finestra del secondo piano e
sfuggirmi - ringhia rabbioso Seifer, prima di gettarmi un'occhiata
d'intesa - Ci sarebbe voluto il tuo arco, sorellina-.
-Peccato che tu mi abbia messo fuori uso una mano, fratellone caro-
borbotto con tono falsamente mellifluo, accorgendomi che la Strega ha
finito da un pezzo di divertirsi a punzecchiarmi e che posso alzarmi.
-Edea...- mormora in questo momento Deling, che è rimasto
per tutto questo tempo appiattito contro la parete. A quanto pare Rinoa
e gli altri hanno preferito coprire la fuga a Loire, il che
è stata una buona idea: Deling e la Strega sono stati
smascherati davanti a tutta la nazione e non solo, quindi la questione
dell'indipendenza di Timber (e non solo quella, ovviamente)
dipenderà dalle loro prossime mosse.
Intanto la Strega guarda il Presidente con aria annoiata e infastidita:
-Le condizioni sono cambiate, Vinzer. Nel caso in cui tu non te ne sia
accorto, quello che ha detto quel maledetto idiota è stato
mandato in diretta mondiale e a quest'ora non solo Galbadia
saprà che abbiamo mentito - dice frettolosamente,
avvicinandosi a grandi passi a lui - Sistemare la situazione non
sarà semplice-.
-Parlerò io al popolo quando ufficializzeremo la nostra
alleanza a Deling Ci...-.
-Non scomodarti, Vinzer - sussurra melliflua Edea, troneggiando sulla
sua patetica figura rannicchiata contro la parete - Ci parlo io con il mio popolo-.
Deling aggrotta le sopracciglia, confuso:
-Non capisco, sono io il Presid...-.
-Non se tu mi cedi volontariamente i tuoi pieni poteri e mi proclami ora dittatrice-
lo interrompe nuovamente lei, agitando le unghie in aria con finta
innocenza.
-Questo mi sembra assurdo: gli accordi non erano...-.
-Ti ho già detto che gli accordi sono cambiati. O mi cedi tu
il potere e ti risparmio la vita o me lo prendo da sola facendoti
fuori, sporco e viscido essere umano- ringhia Edea, afferrando Deling
per il colletto e sollevandolo da terra senza tanti complimenti.
L'uomo agita un po' le gambe in aria, prima di emettere un gemito
strozzato:
-D'accordo, Edea. Mettimi giù e chiamerò un
testimone per...-.
-Non preoccuparti - sorride lei - Chiameremo a testimoni tutti i
galbadiani: Seifer, dietro le quinte dovrebbe esserci un'altra
telecamera; sai già cosa devi fare-.
Mentre mio fratello si affretta a frugare nella stanza accanto alla
ricerca di una telecamera, la Strega posa a terra un terrorizzato
Deling e si volta verso me e Zell:
-Voi due fareste meglio a togliervi di mezzo: faremo dopo i conti- ci
sibila, gli occhi che splendono più forte per
un'agghiacciante frazione di secondo.
Vedo Zell sollevarsi a fatica in piedi per poi barcollare
più lontano e accasciarsi nuovamente contro la parete, il
più lontano possibile dai riflettori. Vado a raggiungerlo
sconsolata e mi siedo a gambe incrociate, osservando Seifer calciare
via dal suo sostegno la telecamera distrutta prima dalla Strega e
posarvi sopra quella funzionante, cominciando subito a trafficare con i
fili.
-La tua mano si è gonfiata ancora- mi fa notare Zell,
indicando con l'indice la mia sinistra, ora di un preoccupante viola
scuro.
-Non mi interessa- rispondo passivamente, rigirandomi il coltello nella
mano destra e senza nemmeno degnare di uno sguardo quella rotta.
Nel frattempo Seifer avvisa la Strega e Deling che è pronto
a girare e i due si mettono in posizione, al centro del fascio di luce.
-1...2...3...AZIONE!- ridacchia Seifer, accendendo la telecamera.
Deling prende fiato e...
-Cittadini di Galbadia...-.
Aggiornamento
infrasettimanale, edizione straordinaria!
Penultimo capitolo de "Il legame del sangue" all'insegna delle trame
politiche, comparse e scomparse improvvise, smascheramenti e chi
più ne ha più ne metta.
Laguna qui arriva subito, credo che l'abbiate riconosciuto con una
sola, disastrosa azione. Mi serviva che si sapesse subito che
è il Presidente di Esthar, perché qui non ci sono
i sogni di Squall & Co. e perché Edea doveva essere
smascherata. Avete visto come ha reagito? Ha preso subito il potere, ma
vedremo come lo comunicherà al popolo, potete aspettarvi che
volgerà la situazione a suo favore.
Ritorna anche Roger, che non sono riuscita a sprecare in quello sprazzo
di Dollet, era un personaggio a cui non volevo far fare quella fine
ingrata, ho voluto dargli un po' di onore con un pizzico di acutezza,
perché prevedere i piani della Strega non è da
tutti, ma ingannarla non è possibile, purtroppo.
Siamo al momento cruciale, nel prossimo capitolo succederà
ciò che deve chiudere questa prima parte della storia,
lasciando in sospeso cose che saranno successivamente riprese
più avanti.
Ringrazio tutti e vi do appuntamento al prossimo! Ciaoooo! |