«Un bel giorno gli dei vollero premiare i mortali. Crearono una donna, la chiamarono Pandora e la inviarono sulla Terra. “In questo vaso c’è il tuo corredo. Non aprirlo mai!”, l’ammonì Zeus; ma una vocina le sussurrava con insistenza “Aprimi, aprimi!”. Finché, un brutto giorno, Pandora aprì il vaso e tutti i demoni si sparsero per il mondo, lasciandovi all’interno la speranza.» Pausa. «Adesso hai capito perché lo scrigno delle nostre armature si chiama anche Vaso di Pandora?»
«Sì, Kanon.» Rhadamanthys sorseggia un whiskey torbato. «Ma tanto per Natale non glielo regalo lo stesso quel vaso alla nostra, di Pandora…».
Note:
Sciocchezzuola inventata tra uno spignattamento e l'altro in una pigra mattinata di dicembre, in vista dell'infausto periodo del «Anche a voi e famiglia!». Prendetea con le molle. E poi, mi piace l'idea che, se non fossero esplosi come due petardi extra-large (ma extra-extra-extra large), questi due sarebbero potuti diventare amici di bisboccia. Sempre ammesso che Kanon regga i whiskey torbati, ça va sans dire...
Il Castello di Neuschwanstein, che ha funto da base per innumerevoli castelli in casa Disney, è anche il modello per il castello di Pandora. Si trova in Baviera sud-orientale, a due passi due dal confine con la Svizzera. |