THE GAME IS ON

di Occhi di nebbia
(/viewuser.php?uid=641389)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


 Home is wherever you are


Il primo giorno di scuola era sempre stato difficile per lei: nuovi compagni, nuove atmosfere e nuove fatiche.
Non si fermava mai un anno nella stessa città, suo padre era un diplomatico di fama internazionale
e non poteva permettersi di concedere stabilità alla sua famiglia. Ad Anthea non dispiaceva, in fondo.
Era contenta di avere l’occasione di fare così tante esperienze interessanti. Ormai in terza superiore, questa volta la vita,
o meglio, il lavoro di suo padre, l'aveva poratata in Texas. Non aveva avuto la fortuna di poter rimanere neppure in Europa.
Entrò con passo allegro in classe, pronta a qualsiasi cosa le si fosse parata davanti e con una consapevolezza nel cuore:
ci sarebbe stato qualcosa che sapeva di trovare, ne era sicura. Qualcosa che un bambino molto intelligente ma parecchio solo,
le aveva promesso tanto tempo fa. E da allora, aveva sempre mantenuto la parola. Non sapeva come ci riusciva,
ma era certa che l’avrebbe trovato lì. Infatti sul primo banco a destra, quello che era solita occupare in ogni classe in cui andava,
c’era posato un mazzo di margherite, di quelle giganti che le riempivano il cuore di allegria. Accanto, un biglietto scritto a mano:
Come promesso, non mi dimentico di te. Troverò sempre il modo di farti sentire a casa. Myc

 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3590037