La storia mai raccontata - Andrea e Beatrice

di Valdream00
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Correva l'anno 1990 ed una ragazza dai capelli rossi e gli occhi verdi era seduta sulla panchina del binario che l'avrebbe portata via dalla sua città, dai suoi amici, per portarla in un luogo di cui non le sarebbe piaciuto assolutamente niente, almeno per tre mesi.

 

POV'S BEATRICE

 

Ed eccomi qui, su questo maledettissimo treno che entro 3 ore mi porterà a Matera. Ma perchè ci devo andare dannazione! I miei da quando si sono separati sono convinti che io debba distrarmi un po', allontanarmi da casa e abbandonare, almeno per un periodo, la mia routine, così hanno ben pensato di seppellirmi per ben tre mesi in quell'orribile città in cui è cresciuta mia madre.

I miei genitori sono convinti che mi piacerà, che Matera è una città speciale e che lì sicuramente scoprirò un nuovo lato di me stessa e che sicuramente sarà un'esperienza meravigliosa.

Io invece sono convinta che siano talmente preoccupati per la loro imminente separazione da non volermi tra i piedi per un po'.

Guardo fuori dal finestrino e mi incanto ad osservare il paesaggio che lentamente muta sotto i miei occhi lasciando sempre più spazio al suolo roccioso, quasi diroccato della città natale di mia mamma.

Appena scendo dal treno corro incontro a mia zia Sofia, sarà lei ad ospitarmi per questi lunghi mesi.

 

"Ciao Bea! Come sei diventata grande, come va?"

"Ciao zia, abbastanza bene nonostante l'imminente tortura" la vedo fare una smorfia di divertimento, abbiamo uno splendido rapporto da sempre e apprezza il mio spiccato sarcasmo.

 

Mi accompagna in auto fina alla sua piccola casetta che si trova nel punto più alto di Matera, se non altro avrò un'ottima visuale.

Zia Sofia mi fa fare il giro della casa e poi mi accompagna in quella che sarà la mia stanza per i prossimi tre mesi. E' una piccola cameretta con le pareti di color verde acqua, un letto ad una piazza e mezza, un'enorme libreria e un armadio a tre ante.

"Fai come fossi a casa tua, disfa le valigie e rilassati, io tornerò per cena"

"Grazie zia, a dopo"

 

Mi guardo intorno come un cucciolo di cane che ha appena perso la sua mamma e poi mi stendo a pancia in su sul letto....sarà una lunghissima estate!





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