Vincitrice
de “La corsa delle 24 ore” indetta da Mokochan su Torre
di Carta
#91 Tradimento
Itachi sbatte le lunghe
ciglia con snervante condiscendenza; Kakashi si trattiene dal
ringhiare.
Abbassa gli occhi sul proprio
arto, dove il braccio sparisce nella melma bianca, e il suo cipiglio
si accentua. Raddrizza la schiena, sposta il peso, flette le dita.
“Credo che avremmo
dovuto aspettarcelo, Kakashi san,” dice l'altro, odiosamente
calmo.
Kakashi grugnisce e si
racconta che lo fa per colpa di Itachi. Niente affatto per quella
specie di Zetsu, che si è trovato davanti all'improvviso, i
cui pessimi ricordi hanno permesso al suo opponente di fregarlo.
Sfila il braccio con una smorfia e si fissa la mano.
“Obito!” urla,
voltandosi di scatto, “torna subito qui! Abbiamo appena
cominciato.”
110 parole
#95 Una battuta
di troppo e le sue conseguenze
Madara smette di mangiare.
Il pezzo di frittata che era
sulla forchetta di Sakura ricade miseramente nel piatto. Lei
boccheggia, Shisui mastica lentamente osservando la scena.
La matita di Sai scorre sul
taccuino ancora per un momento, poi si ferma.
“Se la perdita dei miei
fratelli ha contribuito alla mia lunga discesa verso la pazzia, mi
chiedi?”
Madara assottiglia lo sguardo
appena Sai alza la testa. Lui annuisce, serio.
Sakura richiude finalmente la
bocca, sposta l'attenzione su Shisui e lo trova a fare la scarpetta
nel piatto.
“Sicuramente ha
contribuito.” risponde Madara. Sai scrive.
Shisui emette uno sbuffo
divertito, Sakura pensa distrattamente che un giorno Sai li farà
uccidere tutti.
110 parole
#86 Forte
depressione
Sasuke si versa del tè.
"Ti hanno diagnosticato
una depressione," dice Shisui con gli occhi sbarrati.
Madara sogghigna.
"Oh, il pulcino sta
male."
"Non è così,"
commenta Obito, sedendosi, "Sakura san gli ha solo fornito una
scappatoia."
Sasuke sorseggia.
"Una depressione..."
insiste Shisui, ignorando l'altro. Lo stupore lascia lentamente
spazio a un'espressione pensosa.
Madara schiocca la lingua sul
palato.
"Certo," sputa,
riempiendo la propria tazza.
"Ti hanno diagnosticato
una depressione!" sorride Shisui, prima di scoppiare finalmente
a ridere.
Obito sospira, afferra un
biscotto e lo spelucchia, giusto per fare qualcosa che non sia
strozzare i parenti.
"Piantatela, prima che
Itachi vi senta."
Shisui smette di ridere,
Sasuke rotea gli occhi.
110 parole
#82 Non riesce a
perdere il vizio del fumo
"Insomma, alla fine ho
mangiato tutti i dango... Itachi?"
Il cugino non risponde: fissa
qualcosa, voltato altrove.
Shisui gli si accosta.
"Cosa stiamo guardando?"
bisbiglia.
Itachi lo spinge via, prima
di iniziare a camminare in quella direzione; si ferma proprio davanti
a una panchina guarnita con un chuunin spaparanzato.
"Pensavo volessi
smettere di fumare?"
Shikamaru neanche apre gli
occhi.
"Anch'io."
Itachi si siede su un lato,
Shisui lo imita sull'altro.
"Sai che il fumo passivo
annulla gli effetti della cura che sto facendo?"
Il chuunin sorride appena; si
toglie la sigaretta di bocca e la spegne sulla suola del sandalo.
"Allora credo di non
avere scelta."
Shisui scuote la testa.
110 parole
#84 faceva la
spogliarellista
I tacchi sono alti, i capelli
sciolti, la gonna finisce prima del cappotto.
"Shisui san, stavi per
far saltare la mia copertura,” ringhia, “so badare a me
stessa!"
Lui sospira, appena dietro.
"Lo so."
Lo ha visto quando quel tizio
l'ha afferrata, lo ha visto nella postura, nella posizione delle
mani, l'espressione calcolatrice.
Tenten sbuffa sonoramente e
si volta.
"Senti," scandisce,
puntandogli un dito sul petto, "non mi serve un'abilità
innata, non mi servono rinforzi e non mi serve un accompagnatore."
Lui le sorride, impudente.
Lei lo fissa torva e subito
dopo fa pressione con il dito.
Shisui allarga comicamente
gli occhi, prima di sbilanciarsi e cadere nel fiume sottostante.
110 parole
#95 Essere in
ritardo
“Non mi interessa
quante vecchiette hai dovuto aiutare o che nessuna delle tue dieci
sveglie ti abbia svegliato o quanto tu sia stanco dopo aver sconfitto
l'orda di criceti ninja che minacciava Konoha, sensei,” sibila.
"È domenica mattina, per tutti i jinchuuriki!”
La kunoichi si volta e si
incammina sul ponticello.
“Significa che non mi
aiuterai a seppellire i criceti caduti con onore?”
Sakura dà un calcio a
un sasso e quello vola via, sparendo subito all'orizzonte.
Obito si ferma poco dietro di
lui.
“Ti chiama sensei solo
quand'è incazzata?”
Kakashi sospira, senza
voltarsi.
“Sei in ritardo,”
dice.
Obito gli lancia un'occhiata
di biasimo.
“Che faccia di culo che
sei.”
110 parole
#99 Se le cose
fossero andate diversamente
Il giovane Nara lo fa pensare
al futuro, non a un luogo o un tempo preciso, né ai bambini,
semplicemente Shikamaru lo fa sentire pieno di speranza.
Itachi si rilassa sulla
panchina e sorride quando Ino riesce a trascinare i suoi compagni in
un negozio di abbigliamento.
A volte si accorge che sta
fissando, ma non riesce a distogliere lo sguardo dalla curva del
collo del ragazzo.
Shikamaru gli fa venire in
mente pensieri strani e finisce per chiedersi cosa sarebbe stato di
loro, cosa sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente.
Itachi lo sa che le maggiori possibilità le hanno ora, lì,
senza passato, con un futuro.
109 parole
#90 Un seno
morbido, difficile da non toccare
Madara si blocca all'entrata
del giardino, appena una ragazza discinta gli viene incontro
camminando abilmente su tacchi vertiginosi.
"Madara chan,"
miagola lei, mentre allaccia le mani dietro la sua nuca. "Tu non
sapresti fare di meglio."
Quando finisce di parlare il
suo seno è schiacciato sul petto del ninja e lui necessita di
ben due secondi per connettere i puntini.
"Ragazzino,"
brontola, spingendo Sai a terra con una mano sulla sua faccia, "sei
in ritardo di duecento anni."
Osserva con lo sharingan i
sigilli che fa un concentratissimo Shisui, poi intreccia le dita a
sua volta.
"Dilettanti," dice,
facendo ondeggiare i fianchi mentre attraversa il guardino
completamente nudo- cioè, nuda.
110 parole
#85 Dita piene di
cicatrici
"Hanno un peso diverso,"
commenta lui.
Le dita di Tenten sfiorano
con inaspettata dolcezza il legno che stringe tra le mani.
"Sono due cose diverse:
quello è un bou, questo è il bastone di una naginata,"
spiega.
Shisui osserva le sue dita
risalire l'arma adagiata sul letto.
"Sono due armi diverse,
vuoi dire?"
"No, una è
un'arma, l'altra è un pezzo," dice lei, sistemandosi
meglio il lenzuolo addosso. "è incompleta."
Shisui annuisce, distratto
dalle dita di lei, dal ricordo di quelle dita su di sé, dal
pensiero improvviso di aver visto la stessa dedizione pochi minuti
prima.
Incantato, raccoglie la sua
mano dal materasso e porta quelle dita alle labbra.
110 parole
#98 Non ha mai
risposto alla sua dichiarazione
"Sas'ke, rilassa i
pugnetti, vuoi?" dice Sakura, piano, con calma.
Lui segue lentamente il suo
consiglio, ma la sua fronte non si spiana. Lo sharingan e il rinnegan
bruciano nei suoi occhi.
"Sai," continua
lei, "hai presente quando ci intromettiamo negli affari altrui?"
"Bisogna farlo sapendo
di essere già in torto," recita lui, diligente.
"Naruto," prosegue
ulteriormente la kunoichi, "mettiti seduto un attimo,
parliamone."
Tracce del chakra giallo
rimangono nell'aria, quando lui si siede.
"Che tristezza,"
commenta Madara che sorseggia sake alle otto di mattina.
Sakura lo ignora.
"Ascoltatemi bene:"
e improvvisamente ha tutta l'attenzione addosso, "non ho più
dodici anni, Sas'ke non mi deve niente e, beh, sarebbe tardi."
110 parole
#87 Non sa cosa
regalare per Natale a...
Itachi si ferma
all'improvviso, fa tre passi indietro e scruta la vetrina. Dopo dieci
secondi sbuffa e riparte.
Non lo conosce così
bene. Vorrebbe. Ma non conosce Shikamaru al punto da riuscire a
trovare un regalo sensato. Dovrebbe chiedere aiuto. Lui non è
abituato a farlo, in generale, ma ha il sentore che questa sia una di
quelle volte in cui va soppresso l'orgoglio o l'istinto ninja e si
deve chiedere aiuto.
Pensa che chiederà
aiuto per circa dodici interi estenuanti secondi. Poi lo vede. Il
regalo perfetto.
Shikamaru ancora non lo sa,
ma passerà le feste a dormire con una mascherina sugli occhi
raffigurante il muso di un cerbiatto.
110 parole
#88 Crogiolarsi
nei propri pensieri
Ha alti e bassi, come tutti,
solo che lui passa dal sentirsi bene, nel mezzo di un luminoso vivo
nuovo inizio, al sentirsi vecchio e pesante come le montagne.
È incazzato,
amareggiato, a tratti si sente ancora umiliato e solo, così
vuoto che Rin fa eco solo fissandolo con amore. Principalmente è
furioso con se stesso, ma lo è anche con Madara che non
dovrebbe avere una seconda possibilità.
E poi c'è lei, ci sono
i suoi capelli soffici, il suo sorriso vero, quegli occhi verdi,
brillanti. Troppo e tutto troppo velocemente - Obito si stropiccia la
faccia.
E non solo perché
Kakashi lo darà in pasto ai suoi cani.
110 parole
#94 Pregare
"Questo è
ridicolo, Hyuuga," ringhia, tra i denti.
Hanabi si avvicina
ulteriormente, tanto che Sasuke deve violentarsi per non fare un
passo indietro. Gli occhi chiari, perlacei, della ragazza rimangono
fissi nei suoi fin quando un brivido non gli corre lungo la spina
dorsale, freddo e spiacevole eppure intrigante.
"Come vuoi, Uchiha,"
dice. Dal tono sembra che siano seduti a bere un tè. "Prega
che non lo scopra mai, se te la fai con il futuro sposo di mia
sorella, o ti taglierò qualcosa di più prezioso degli
occhi."
Si volta e se ne va,
frustandolo con i capelli.
Itachi gli rivolge
un'occhiata divertita, Shisui sgranocchia patatine.
"Cioè, le
orecchie?"
110 parole
#81 Lui si
presenta a casa di lui
Quando apre la porta rimane
sorpreso. Non si aspettava che andasse a cercarlo per primo.
Insomma, non è stato
esattamente subdolo nel perseguire il suo obiettivo. Non è di
dominio pubblico, ma era sicuro che qualcuno con un tale QI fosse
capace di venirne a capo. Eppure per qualche ragione proprio non si
aspettava che facesse la prima mossa; è un ragazzino, ha l'età
di Sasuke. Non è piccolo e indifeso, d'accordo, è un
ninja...
"Cosa sta succedendo?
Come mai non so perché sono qui?" chiede Shikamaru,
perplesso e infastidito.
Itachi prova a trattenersi
per circa tre, quattro secondi, poi scoppia a ridere.
Shikamaru è sexy
quando assottiglia lo sguardo.
110 parole
#100 Scappare di
casa
Gli occhi di
Sakura brillano, quando si affaccia alla finestra. Lui rimane
accucciato fuori, su quella piccola parte di tetto. Non dice niente,
aspetta che sia lei a decidere.
Sakura scavalca il
davanzale un attimo dopo e finisce dritta tra le sue braccia. Ha le
mani calde quando le mette nei suoi capelli neri, mentre premono le
labbra insieme.
È vestita
leggera e trema, così lui la stringe sperando che non gliela
portino via.
Un attimo dopo si
sposta appena in tempo per vedere un kunai conficcato nel legno.
Kakashi è
ragionevolmente incazzato, lui è indeciso se farsi pestare o
resistere. Sakura sorprende entrambi, saltando dal tetto per correre
via.
110 parole
#89 Leccarsi le
ferite
Shisui sta per
rispondere alla provocazione di Obito con una pernacchia lunghissima.
Ha già la lingua tra le labbra, quando Sasuke gli ruba il
bicchiere di sake, lo butta giù d'un fiato e si siede per
versarne ancora.
Obito e Shisui si
lanciano un'occhiata, Itachi asciuga un piatto, in piedi accanto
all'acquaio, osservando attentamente la scena.
"Giornata
lunga?" chiede Obito, al terzo bicchierino riempito.
Sasuke scuote la
testa ancora prima di avere la bocca libera, poi sospira.
"Ho
incontrato quella stronza della Hyuuga."
Shisui scoppia a
ridere, Obito riempie di nuovo quel bicchierino.
"Dovresti
chiederle di uscire," dice Itachi, voltandosi a riporre il
piatto.
Sasuke si strozza
con il sake.
110 parole
#93 Un regalo non
gradito
Sakura apre la
finestra.
"Ho anche una
porta, pensa."
Prima di poter
rispondere, Obito si trova davanti un pupazzo alto un metro, con due
occhi lucini davvero inquietanti, completamente rosa. Un rosa pieno,
sgargiante sulle zampe e sul muso.
"Wow,"
commenta, "è..."
"Orribile,"
dice lei, massaggiandosi una tempia. "Mio padre mi regala spesso
cose simili."
"Imbarazzanti?"
"Intendevo
rosa, ma- Sì, anche. E devo tenerlo un po' in giro, per non
offenderlo."
Contemplano un
momento l'enorme orrore rosa. Poi Obito afferra la tazza di caffè
della ragazza e la rovescia sul pupazzo.
"Ooops,"
dice.
Sakura sorride, ammirata, intreccia le loro dita e poggia la testa sulla sua spalla.
"Mio eroe,"
sospira.
110 parole
#97 Un gesto
semplice che vale tanto
Hinata non dice
niente. Arriva fin nel suo giardino, davanti ai suoi parenti, come la
sorella, ma non si avvicina, non insinua, non minaccia. Lo fissa.
Immobile e intensa e determinata, sembra un'aquila. Elegante, fiera,
letale.
Sasuke deglutisce
aria e anche se ha cercato di nasconderlo, è sicuro che lei
l'abbia notato.
D'un tratto Hinata
si volta verso gli altri, accenna un rispettoso inchino e se ne va.
"Traduzione:"
dice Shisui, appena sono soli, "se farai del male a mia sorella
non ci sarà neanche un cadavere da trovare." poi lancia
un urletto perché Madara gli ha mosso scacco.
Sasuke sbuffa: è
l'ultima volta che segue un consiglio di Itachi.
110 parole
#83 Piccole manie
Sai non ha mai
riempito tanti taccuini come in quel periodo.
Alla fine si è
rassegnato a destinarne uno intero per Uchiha e li tiene in casa,
sullo scaffale, insieme a due libri sulle convenzioni sociali, uno
sui perché della compassione e uno sui piatti tipici di
Konoha. Li ha messi insieme perché sono tutti e quattro
incomprensibili.
Prende appunti su
un ennesimo taccuino e poi a casa divide le info.
All'inizio cercava
di essere gentile, scriveva: "Madara usa molta comunicazione non
verbale" oppure "Madara non è mattiniero", ora
invece scrive: "Madara non ama trovarsi capelli addosso",
"Madara fa le orecchie ai libri", "Madara odia i post
it sul frigo"...
110 parole
Fine. Grazie.
Madara prende a
pedate il generatore Madara aspetta che qualcuno gli apra le porte
come i cani Madara dà il pane secco alle oche Madara si
acciglia quando finisce la carta igienica Madara si accorge quando
scrivi di lui perché ridi, inutile moccioso
Potrei fare una ff
a parte. MadaraSai, chiaramente. Voi ci scherzate, ma ho già
delle richieste! Solo che questi due sono troppo ovvi e non è
nemmeno divertente... Credo. Sssssh. No. Non ho tempo di fare nessuna
MadaraSai. Non posso. Mi dispiace. Più o meno.
Non c'è lucro perché
i luoghi e i personaggi non mi appartengono. Che noia.
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