Rimanemmo lì, nudi, tra le lenzuola di seta, noi volgari amanti a tempo con la neve che dal cielo blu si univa al ghiaccio delle strade. Il freddo non ci fermò.

Noi eravamo il fuoco. Intenso. Forte.

Il nostro ansimare si fece mano a mano più bello e ritmico. I nostri corpi si aggrovigliarono come i fili delle cuffie nelle borse.

Il tuo respiro mi scaldò, scatenando in me una sorta di vortice mentale. Non vi era più alcun tipo di pensiero, immagini o parole.

Solo il dolce suono dell’amore che ci rendeva complici.

Le mie mani senza controllo si aggrapparono alle tue robuste spalle, accaldate e bagnate di sudore. Non ti sentii stanco, avevi solo voglia di me, del mio corpo, della mia anima. Ed io bramavo te ancora di più.

Alzai lo sguardo trovando i tuoi occhi azzurri a fissarmi ardenti per secondi interminabili.

Ah, avrei fatto l’amore anche con i tuoi splendidi occhi ghiaccio. Gli stessi che incontrai quel giorno al parco, davanti a una bibita fresca.

Sentii un brivido. Le tue braccia mi avvolsero. Mi stringesti forte ancora un po’.

Il nostro ansimare finì sfociando nell’orgasmo. Ci sdraiammo sul letto, poco a poco con il mio viso appoggiato al tuo petto.

Sentii il cuore battere forte mentre mi alzasti il mento con la tua bellissima mano per baciarmi. Baciare quelle labbra carnose era favola per me, una gioia senza confini.

Ogni volta.

Ogni giorno.

Per sempre.