Una rosa bianca per Natale

 

 

La neve scende piano...l'odore dei biscotti appena sfornati. La casa si è svegliata da poco...tranne una persona.

Oscar da sotto le coperte, spunta piano la testa. Ha solo otto anni, quasi nove, e tutto ciò che vuole in questo momento è giocare con il suo amico Andrè.

Ma oggi no...oggi è il suo compleanno ed è pure Natale. Non vuole alzarsi dal letto, è così caldo ed accogliente che ucciderebbe chiunque la facesse alzare.
 

- Toc...toc...
 

"Zitta Oscar...non fiatare, andrà via"... pensa.
 

-Toc...toc...toc...
 

"NO...ti prego va via uff..."
 

- Oscar pigrona, alzati sono Andrè!
 

"Cavolo...è quel mollaccione di Andrè. No...non mi alzo, può bussare a quella porta all'infinito"
 

- Oscar forza alzati, la nonna mi ha mandato a chiamarti.
 

Con fare aggressivo sposta il lenzuolo dalla testa, fece uscire il viso dalla coperta. Scende giù dal letto tutta accaldata e rossa. Corre verso la porta aprendola con rabbia e facendo cadere a terra  il povero Andrè, che vi si era appoggiato.
 

- Ahiaaaa...ma sei scema?

- Scemo lo sei tu... mi vedi ora?...sono alzata, te ne puoi andare.

- NO!... Fino a quando Luise non porta l'acqua per il bagno, allora sì che me ne vado.

- L'aspetto io non preoccuparti.

- No mi dispiace, sono sicuro che appena chiudo la porta, tu ti butti sotto le coperte.

- Uff...
 

Incrociando le braccia e con passo marziale, si dirige verso il letto, per poi sedersi con rabbia.
 

- Madamigella Oscar.. Per il vostro bagno. Da bravo, André esci.....

-Va bene, ci vediamo giù Oscar.

- Andrè!

- Si?... - voltandosi verso di lei

- Prrrrrr... - facendo la linguaccia.

- Se solo non fosse il tuo compleanno...ti avrei già preso a pugni.

- Si si...sicuramente...
 

Andrè esce dalla stanza, lasciando Oscar con Luise.
 

- Madamigella vi prego, spogliatevi

- Si Luise...
 

Inizia a lavarsi, quando ad un tratto sente bussare alla porta.
 

- Sarà Marie...
 

La porta si apre ma non è la governante ma Madame Marguerite.
 

- Luise...

- Si signora?...

- Puoi andare, continuo io con mia figlia.

- Subito signora.
 

Delicatamente e con eleganza, si siede sul letto.
 

- Su Oscar, vieni qui accanto a me. Porta la spazzola, così  pettino un pò i tuoi bellissimi capelli.
 

La bambina, dopo averle dato la spazzola, si gira dandole le spalle. Ad un tratto qualcosa le passa davanti al viso, fino al collo.
 

- Cos'è questo madre?

- E' un piccolo regalo da parte mia, una catena d'argento con una rosa bianca come ciondolo. Ti piace figlia mia?

- Madre...è bellissima. Se la vedesse...

- Ohh...tuo padre non verrà mai a saperlo, sarà il nostro segreto.

- Il nostro segreto...

- Auguri figlia mia.