Titolo:
Pozzo senza fondo
Serie:
X-Men Origins: Wolverine
Rating:
Nc-16
Character:
James Logan Howlett/Wolverine, Victor Creed/Sabretooth
Pairing:
VictorxLogan
Conteggio Parole: 301
Prompt:
Euforia
Warning:
Slash, incest
Note:
Lo ripeto: dei fumetti della Marvel non so una cippa*_*” ma sono masochista –e
sadica- e mi piace irritare il mondo con le mie drabble ispirate al film (più
che altro ai chara del film v_v).Nel film i due Pulciosi*_* sono fratelli,
quindi io tengo per buona questa versione, nell’improbabile attesa di riuscire
ad informarmi meglio sulle vicende del fumetto che li riguarda (ma non ci
crederei molto visto che non ha mai incontrato particolarmente i miei gusti).
Disclaimers: I personaggi di X-Men
appartengono agli aventi diritto
Drabble scritta per la challenge
special#4@it100
.Pozzo senza fondo.
Aveva smesso da un pezzo
di sentir scorrere il tempo. Lo guardava passare, ma sentirlo era tutt’altra
cosa.
Di certo non era come la
sensazione di precipitare in un pozzo senza fondo e sapere che avrebbe
continuato a cadere all’infinito.
«Cazzo…»
Nonostante non fosse
passata in un batter d’occhio come per chiunque altro, riusciva a ricordare poco
della propria infanzia. Era cosparsa di polvere, terra, sangue e grida, da
qualche parte c’era il pallido ricordo della prima volta in cui gli artigli
lacerarono la pelle delle mani, snudati per uccidere, mentre nel corpo la febbre
e l’adrenalina si mischiavano in un tutt’uno.
La seconda volta era
stata simile: paura ed eccitazione vibrarono all’unisono lasciandolo tremante,
in balia delle emozioni.
Alla terza aveva già
smesso di provare piacere. C’era solo nausea.
Così diverso da quello
che invece leggeva negli occhi scuri –predatori- di suo fratello.
«Che aspetti, Jimmy? Se non li uccidi, loro uccideranno te.»
Cazzate.
Qualcuno ci aveva
provato, alcuni ci erano andati perfino vicini, ma il risultato non era mai
cambiato: loro vivi, gli altri sei piedi sotto terra.
Eppure a Victor la scusa
piaceva, la parola uccidere piaceva. Aveva un suono diverso quando
la pronunciava lui, la sua lingua si rigirava a lungo le quattro sillabe, per
poi farla scorrere tra i denti in un ruggito basso che preannunciava il momento
dell’attacco. I muscoli guizzavano, le dita di entrambe le mani si irrigidivano
ed il suo corpo scattava in avanti, elegante nella sua imponenza. Animalesco.
Non rimaneva mai niente dopo il suo passaggio, soltanto corpi
maciullati e occhi sbarrati dal terrore. Soltanto il suo sorriso sprezzante
tramutato in una morbida curva nel momento in cui tornava a rivolgersi a Jimmy, leccandogli ruvidamente una
guancia incrostata di sangue.
«Questa è vita.»
E intanto precipitavano
in un maledetto pozzo senza fine.
.THE END. |