Era
una giornata ventosa e
dal cielo nuvoloso, ad ogni passo di Shadow le nubi diventavano
sempre più scure e colme d'acqua. Presto ci sarebbe stato un
acquazzone.
Ma
a Shadow non importava,
non aveva mai temuto la pioggia, anzi, gli piaceva guardare come il
cielo piangesse assieme a lui e ascoltare i tuoni rumorosi e forti
come i suoi pensieri, preceduti dai fulmini.
I
suoi passi lo
conducevano presso un parco, precisamente il parco in cui si dirigeva
assieme al suo ormai ex fidanzato Sonic per passare momenti piacevoli
e scambiare lunghe chiaccherate.
Mentre
avanzava teneva lo
sguardo rivolto ai suoi piedi, poi i suoi occhi colmi di lacrime
guardarono il cielo grigio, e dopo aver sbattuto le palpebre per
poche volte riprese a camminare a testa bassa.
Una
volta arrivato
all'ingresso del grande parco verde, si diresse verso una panchina
non poco lontana. Si sedette, e osservò l'incisione che il
riccio
blu aveva fatto mesi prima con un coltellino: c'era un cuore inciso,
con due S al suo interno.
Shadow
aveva sempre
ritenuto quell'incisione pacchiana e stupida, non amava ricevere
dediche sdolcinate o regali, bensì i sentimenti forti e le
emozioni
che Sonic riuscì a dargli quando si ritrovavano da soli, e
rivedere
quel segno sulla panchina gli aveva trasmesso tenerezza.
Si
guardò attorno, e vide
la strada composta da sassolini che si estendeva fino alla fine
dell'immenso parco, caratterizzato da pini e dal prato curato.
In
quel momento ricordò
tutti i momenti passati con l'amante: le corse di allenamento e le
gare gareggiate per stabilire chi fosse il migliore, nonostante la
loro velocità fosse sempre stata equale, le passeggiate
percorse
mano nella mano, i baci improvvisi che il blu dava al nero, gli
sguardi intensi, i sorrisi che si davano di nascosto durante le
uscite di gruppo, i litigi, da quelli più futili a quelli
più
gravi, tra cui l'ultimo, che causò la rottura del loro
rapporto.
Tutto
era perfetto quando
erano da soli, ma a causa del carattere introverso e schivo del
riccio nero non sempre regnava l'armonia all'interno del gruppo di
amici.
Sonic
era sempre allegro
con tutti, e durante le uscite dedicava la maggior parte delle sue
attenzioni ai suoi amici, com'era giusto che fosse, ma come poteva
nascondere loro i suoi sentimenti per l'amante? Ogni tanto si
lanciavano sguardi e brevi sorrisi, ma nulla di più, e a
Shadow
faceva male sentirsi ignorato da un essere così importante
per lui,
nonostante la sua freddezza.
Spesso
passava le uscite
collettive chiaccherando con Rouge, una femmina di pipistrello con
cui aveva stretto amicizia, ma secondo il riccio blu tra i due c'era
un sentimento più profondo dell'amicizia, e le
rassicurazioni di
Shadow erano inutili, e quest'ultimo provava una rabbia immensa ogni
volta che veniva accusato ingiustamente, si sentiva ferito nel
sentire il suo amato dubitare dei suoi sentimenti. Così
nacquero
litigi basati su accuse e sospetti infondati, su rinfacci riguardo la
freddezza di Shadow nei confronti del resto della comitiva e riguardo
il nascondiglio della loro relazione.
Il
riccio nero e rosso
avvertì un vortice di tristezza localizzato nella bocca del
suo
stomaco, e più pensava a Sonic, più la sensazione
aumentava.
Cominciò
a piovere.
Le
gocce d'acqua fredda
scendevano verso il basso, e colpivano il riccio immobile.
Dal
suo viso ormai bagnato
scesero le lacrime calde, e nel cuore di Shadow risiedeva un
desiderio di tornare dal suo amato, di urlare tutto il suo amore per
lui, di accarezzare il suo viso per poi baciarlo.
Ma
Sonic lo aveva
lasciato, era stato lui a porre fine al loro rapporto, e Shadow non
poteva supplicarlo di tornare assieme a lui, ma la nostalgia e
l'amore presero il sopravvento sull'orgoglio, portandolo a prendere
una decisione: gli avrebbe confessato quanto i suoi sentimenti per
lui fossero ancora vivi dentro di lui nonostante i conflitti, e gli
avrebbe chiesto di riflettere sulla sua decisione.
Ciò
non significava
supplicarlo di tornare ad essere una coppia, quindi il suo orgoglio
non sarebbe stato totalmente ferito.
La
pioggia era sempre più
fitta, e il riccio nero si alzò dalla panchina per poi
dirigersi
verso la casa di Sonic, che per fortuna non era molto lontana.
Il
riccio correva zuppo e
col cuore che batteva all'impazzata, non avrebbe mai voluto perdere
il suo amato, e dopo alcuni minuti si ritrovò davanti alla
casa del
blu.
Dalle
finestre filtrava la
luce, ciò significava che Sonic si trovava a casa al caldo,
e Shadow
era contento di sapere che almeno lui fosse al sicuro.
Bussò
alla porta, carico
di emozione e allo stesso tempo di paura.
Aspettò
circa un minuto,
e poi riprovò a bussare più forte.
Nessuno
rispose.
Urlò:.
Ancora
niente.
Shadow
decise di guardare
attraverso la finestra del salotto, ma nonostante le luci fossero
accese non c'era traccia del blu.
Decise
di entrare
attraverso quella finestra, per qualche secondo provò gioia
nel
sentire l'odore del suo amato, in quella casa avevano condiviso tanti
bei momenti.
Scacciò
le immagini dei
ricordi dalla mente e cercò Sonic in quasi tutte le stanze,
eccetto
il bagno.
“Starà
facendo i suoi
bisogni” pensò.
Ma
non udì alcun suono, e
decise di aprire la porta.
Sonic
si era impiccato con
una fune.
Gli
occhi di Shadow si
spalancarono alla vista del corpo del suo amato sospeso.
Un
urlo uscì dalla sua
bocca, un urlo di dolore ma allo stesso tempo terrore,
perchè aveva
compiuto quel gesto?
Le
sue ginocchia
cedettero, e si accasciò a terra piangente.
“Se
solo fossi arrivato
prima” pensò, e si abbandonò alla
disperazione. Non aveva mai
immaginato un mondo senza Sonic, un mondo senza la speranza di
rivivere i giorni felici di un tempo, un mondo in cui non si era mai
sentito pienamente a suo agio, a parte quando era affiancato
dall'unica persona che aveva amato veramente dopo Maria, morta anche
lei.
Si
alzò, prese il corpo
senza vita, lo portò nella camera da letto e lo stese sul
morbido
letto.
Poi
si accorse della
presenza di una lettera posata sul cuscino, sopra c'era scritto
“Shadow”.
La
aprì con impazienza, e
lesse:
“Caro
Shadow,
Non
so se leggerai
questa lettera, se sarai ancora arrabbiato con me, e soprattutto se
mi amerai ancora. Sono stato molto duro con te, ma non potevo
chiederti di perdonarmi, conosci meglio di me il mio orgoglio. Non
sono stato nemmeno capace di svelare agli altri la nostra relazione,
sono stato sciocco ad essere geloso, ma ancora adesso mentre sto
scrivendo mi domando se sia caduto tra le braccia della tua amica
Rouge..
Sono
stato e sono
ancora egoista, infatti ho deciso di porre fine alla mia vita, anche
se mi domando come possa essere definita vita senza di te.
Non
pensare che mi
avresti perdonato, il nostro rapporto non sarebbe mai stato come
prima, e ci saremmo portati rancore.
Spero
che la mia morte
non ti porti troppa sofferenza,
Sonic”
Shadow
rimase allibito dal
contenuto della lettera, Sonic ricambiava i suoi sentimenti!
Ma
era morto, e il riccio
nero non se lo sarebbe mai perdonato.
Diede
una carezza al suo
amato riccio blu che sembrava addormentato, poi guardò in
alto,
pensando al luogo in cui avrebbe risieduto l'anima del riccio
defunto, immaginava che fosse un posto confortevole e dove Sonic
sarebbe stato sereno, meritava tutta la felicità del mondo,
assieme
alla sua amica defunta.
Aveva
perso troppe persone
a causa sua, Sonic era un eroe, sarebbe stata una grande perdita per
il mondo intero.
Ma
oltre alla rottura del
loro rapporto, Sonic era depresso da molto tempo a causa del suo
lavoro, e nonostante i suoi sforzi per combattere il male veniva
malvisto da molte persone e si sentiva non speciale, ma diverso dagli
altri.
Shadow
era l'unico a
conoscenza di questo suo lato debole, e desiderava raggiungere il suo
amato, da qualche parte...
Così
pensò di togliersi
la vita anche lui, non sarebbe riuscito a vivere senza di lui,
così
prese la stessa fune che aveva usato Sonic precedentemente, e la
legò
al suo collo, per poi perdere il respiro e morire.
Angolo
dell'autrice
Ciao!
So che è un periodo
di festa, ma un po' di depressione non nuoce a nessuno xD.
E'
da un anno che non
pubblico storie sul sito, e sono tornata con questa One shot triste
(Capodanno mi mette tristezza).
Shadow
e Sonic: Abbiamo
capito, ma potevi risparmiare la nostra morte!
Io:
No! Così è più
divertente!
S&S:
*facepalm
*
Io:
Scherzi a parte, sono contenta che abbiate letto la storia.
S&S:
Ma che ne sai tu?
Io:
Prima o poi qualcuno la leggerà! Comunque, spero abbiate
passato e
che stiate passando delle buone vacanze, alla prossima!
Poison
Mushroom
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